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    Effective Field Theory Methods in Gravitational Physics and Tests of Gravity

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    In this PhD thesis I make use of the "Effective Field Theory of Gravity for Extended Objects" by Goldberger and Rothstein in order to investigate theories of gravity and to take a different point of view on the physical information that can be extracted from experiments. In the first work I present, I study a scalar-tensor theory of gravity and I address the renormalization of the energy-momentum tensor for point-like and string-like sources. The second and third study I report are set in the context of testing gravity. So far experiments have probed dynamical regimes only up to order (v/c)^5 in the post-Newtonian expansion, which corresponds to the very first term of the radiative sector in General Relativity. In contrast, by means of gravitational-wave astronomy, one aims at testing General Relativity up to (v/c)^(12)! It is then relevant to envisage testing frameworks which are appropriate to this strong-field/radiative regime. In the last two chapters of this thesis a new such framework is presented. Using the effective field theory approach, General Relativity non-linearities are described by Feynman diagrams in which classical gravitons interact with matter sources and among themselves. Tagging the self-interaction vertices of gravitons with parameters it is possible, for example, to translate the measure of the period decay of Hulse-Taylor pulsar in a constraint on the three-graviton vertex at the 0.1% level; for comparison, LEP constraints on the triple-gauge-boson couplings of weak interactions are accurate at 3%. With future observations of gravitational waves, higher order graviton vertices can in principle be constrained through a Fisher matrix analysis.Comment: This PhD Thesis has been conducted at the University of Geneva (Switzerland) under the direction of Professor Michele Maggiore and the codirection of Doctor Riccardo Sturani. Version 2: abstract slightly changed; one typo corrected; layout issue fixe

    Projecte Cl@ssi 2.0. El primer pas cap a l'escola 2.0

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    The following article aims at describing the main features of the “Cl@ssi 2.0” project, which was carried out in Italy by the Ministry of Education (MIUR). The project is embedded in a larger action plan launched in 2009: the National Plan for the Digital School. The main aim of the Plan is to integrate ICT into the daily activities of a school. The article analyses two main aspects of the project: the modification of the learning environment due to ICT integration and teacher training based on a coaching model provided by a network of universities and by the National Agency for the Support of School Autonomy (ANSAS, now known as Indire).  El presente artículo pretende describir los aspectos más destacados del proyecto Cl@ssi 2.0 que se inscribe en una acción más amplia que el Ministerio de Educación italiano (MIUR) inició en 2009, el Plan Nacional Escuela Digital. Con el proyecto Cl@ssi 2.0, el MIUR ha puesto en funcionamiento un proceso de difusión de las TIC en las clases como instrumentos de apoyo a la actividad didáctica cotidiana. El artículo examina dos aspectos que han caracterizado el proyecto: la transformación del ambiente de aprendizaje y el apoyo a la experimentación llevado a cabo por una red de universidades italianas comprometidas con la Agencia Nacional para el Apoyo a la Autonomía Escolar (ANSAS, hoy INDIRE).El present article pretén descriure els aspectes més destacats del projecte Cl@ssi 2.0 que s'inscriu en una acció més àmplia que el Ministeri d'Educació italià (MIUR) va iniciar el 2009, el Pla nacional Escola Digital. Amb el projecte Cl@ssi 2.0, el MIUR ha posat en funcionament un procés de difusió de les TIC a les classes com a instruments de suport a l'activitat didàctica quotidiana. L'article examina dos aspectes que han caracteritzat el projecte: la transformació de l'ambient d'aprenentatge i el suport a l'experimentació dut a terme per una xarxa d'universitats italianes compromeses amb l'Agència Nacional per al Suport a l'Autonomia Escolar (ANSAS, avui INDIRE)

    Sviluppo e rappresentazione digitale di superfici architettoniche complesse per la documentazione e il restauro

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    Questa ricerca presenta la metodologia che \ue8 stata utilizzata nella rappresentazione delle colonne del Tempio C nel parco archeologico di Selinunte (TP). Tale metodologia \u2013 basata sull'impiego di superfici matematiche ausiliarie e tools di modellazione NURBS \u2013 ha permesso di sviluppare sul piano le superfici mesh di modelli 3D texturizzati realizzati da dati acquisiti con tecniche di rilevamento laser scanning e fotogrammetriche

    Valutazioni sull'impiego della fotogrammetria sferica nella costruzione di modelli digitali 3D: l’oratorio della chiesa di Santa Caterina a Zejtun (Malta).

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    L’utilizzo di immagini sferiche per la documentazione dell’architettura è una realtà ormai da tempo consolidata, tuttavia solo di recente si assiste all’implementazione di procedure e allo sviluppo di software per l’estrazione di informazioni metriche da manufatti architettonici. Il presente contributo indaga l’efficacia e le potenzialità d’impiego delle immagini sferiche nella fotogrammetria digitale per la costruzione di modelli 3D attraverso tecniche di image-based 3D modeling utilizzando dati metrici acquisiti nell’ambito di uno studio su manufatti in pietra da taglio maltesi realizzati tra il XVI e XVIII secolo. Nello specifico si descrivono le procedure di modellazione e comparazione di informazioni metriche degli spazi interni dell’oratorio del Santissimo Sacramento annesso alla chiesa di Santa Caterina a Zejtun

    Building Resilience in Closed-Loop Supply Chains through Information-Sharing Mechanisms

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    In this paper we reflect on the role of information sharing on increasing the resilience of supply chains. Specifically, we highlight the lack of studies addressing this relevant topic in closed-loop supply chains. Then, we introduce the works covered by the Special Issue “Information Sharing on Sustainable and Resilient Supply Chains” to investigate the relationships between information sharing and resilience in sustainable supply chains.Universidad de Sevilla V PPIT-USDICAR-UniCT (Dpto. Ing. Civil y Arqu. Univ. Catania) Plan de investigación Departamental 2016-201

    Analisi e miglioramento del sistema di misurazione della Customer Satisfaction nel settore B2B: il caso Kuehne+Nagel

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    Il lavoro, prendendo spunto da un’esperienza di stage maturata presso la società Kuehne+Nagel di Livorno, espone l’analisi del sistema per la misurazione della Customer Satisfaction attualmente in uso sviluppandone una serrata critica. Viene infine proposto un nuovo sistema per la misurazione, con l’implementazione dei contributi teorici di una selezionata letteratura accademica e spirito sempre pronto alla comprensione e all’accoglimento di concrete esigenze operative aziendali

    Ricostruire 2. Architettura - Storia - Rappresentazione

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    Dall'editoriale di Marco Rosario Nobile: "Il 2014 è stato l’anniversario (bicentenario della nascita) di un grande architetto come Eu- gène Viollet-le-Duc. Per noi, associarsi al ricordo significa anche rilevarne le scomode pre- ferenze (espresse da un ventenne), che farebbero indispettire molti colleghi: «Je le dis peut-être à ma honte, mais je trouve Palladio, Sansovino, Vignole, plus qu’ennuyeux» (lettera da Venezia, estate 1837). Forse questo impietoso giudizio si giustifica con la perfezione delle opere del Cinquecento del centro-nord Italia, nell’assenza di stimoli a rielaborare mentalmente e poi graficamente completamenti, ricostruzioni che comportino qualche difficolta' suppletiva, opere che nella migliore circostanza delineano di per sé la soluzione di un rebus troppo facile, “noioso” per un esperto enigmista. Ricostruire racconta, per esempi di studio, il ridisegno per la storia, ovvero presenta contributi che contemplano il desiderio di prefigurare i casi falliti, quelli sospesi, le vicende in- 5 terrotte o sommerse dai detriti del tempo. Negli ultimi anni, i campi di attività che comportano l’intreccio tra ipotesi storiche e la loro verifica di attendibilità si sono amplificati grazie a strumenti di rappresentazione sempre più sofisticati. Naturalmente si tratta di esercizi, il cui valore non è comunque da derubricare semplicemente alla voce “speculazioni”. Questo gioco ha coinvolto anche storici del Cinquecento di altissima levatura, da Arnaldo Bruschi a Manfredo Tafuri, e con precedenti di questa portata, cercare giustificazioni non serve. Esistono però spiegazioni: si tratta forse di un fascino che gli architetti conoscono bene, quel processo mentale che in passato poteva debordare anche in opere di comple- tamento, mentre, per chi come noi ha assimilato la passione di Ruskin, consente la soprav- vivenza di un angolo per continuare a coltivare le logiche complesse di Viollet-le Duc. Questo numero è stato curato dai dottori Giuseppe Antista e Mirco Cannella"
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