153 research outputs found

    Fasti dei sacerdoti del culto di Vulcano ad Ostia

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    Come è noto, il tratto distintivo del panorama religioso ostiense è costituito dal culto di Vulcano. Ciononostante, nella letteratura scientifica è stato trascurato l’importante contributo offerto dai frammenti dei Fasti dei sacerdoti minori del culto, aediles e praetores. Partendo da questi e riprendendo in esame le numerose iscrizioni che li riguardano si è cercato di ricostruire il tessuto sociale che li ha prodotti, individuando nell’età di Commodo un momento di svolta nel reclutamento. Tale svolta può essere interpretata come il riflesso di una maggiore ingerenza di Roma in un culto che, ai suoi massimi livelli, aveva il controllo su tutto le aree sacre della colonia.As we know, the most distinctive feature in the history of Ostia's religion is the pre-eminence of the cult of Vulcan. Nevertheless, in the scientific literature has been overlooked the important contribution offered by the fragments of the Fasti of minor cult priests, aediles and praetores. Starting from these and taking into consideration the numerous inscriptions which concern them we tried to reconstruct the social context that has produced them, identifying the age of Commodus a turning point in recruitment. This turning point can be interpreted as a reflection of greater Rome's interference in a cult that, at its highest levels, had control over the sacred areas of the colony

    I protagonisti della scena tra immagine e testo

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    Questo contributo intende indagare se e in che modo per i protagonisti dello spettacolo dell’Occidente romano di età imperiale sia stato elaborato un sistema di segni, verbali e figurati, che fosse al tempo stesso individuante della professione praticata e capace di esprimere l’eccezionalità della prestazione, quale riconosciuta dal pubblico, non disgiunte da un’intenzione di durata. Come si potrà vedere, in realtà l’eccezionalità di tali personaggi trova un riflesso diretto assai limitato e comunque quasi esclusivamente in contesti non ufficiali, privati e sepolcrali, preferendo il testo, più spesso che l’immagine, per tramandare il ricordo della vittoria.This paper aims to investigate whether and how in the Western Roman empire the stage stars were identified by a system of verbal and iconic signs, both individualising their profession and capable of expressing the exceptionality of their performance — as recognized by the public —, not separated by an intention of being long-lasting. As a result, we will have to admit that the exceptionality of these stars had a very limited echo, almost exclusively in non-official contexts, private and burial. Text, more often than images, carried out the task of perpetuating the memory of victory

    EDF (Epigraphic Database Falsae) e le copie di iscrizioni urbane nella collezione del Museo Civico di Catania

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    A new open-access online database, EDF (Epigraphic Database Falsae), aims to collect and to make freely accessible to multiple users all known typologies of forged inscriptions made in Italy from the Middle Age up to now. It concerns copies of ancient inscriptions, intentional forgeries, modern transcriptions of literay textes or coins. EDF research project is funded by the Italian Ministry of Education, University, and Research (MIUR) and it is entitled “False testimonianze. Copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi del documento epigrafico antico”. This paper aims to provide a presentation of its potential, taking as an example the extraordinary collection of copies of Roman epigraphs housed in the Civic Museum of Catania.Un nuovo database informatico di testi e immagini, EDF (Epigraphic Database Falsae), ha lo scopo di riunire e mettere a disposizione di un pubblico di utenti quanto più vasto possibile le iscrizioni falsae prodotte in Italia dal Medioevo a oggi, con falsae intendendo realtà molto differenti tra loro, quali le copie di iscrizioni di età greco-romana, le epigrafi d'invenzione che imitano dolosamente l'antico, trascrizioni o rielaborazioni di passi letterari o di monete, alterazioni di iscrizioni antiche. Con questo contributo, il progetto, frutto del finanziamento PRIN 2015 - False testimonianze. Copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi del documento epigrafico, intende fornire una presentazione delle sue potenzialità, prendendo come esempio la straordinaria collezione di copie di epigrafi di epoca romana ospitata nel Museo Civico di Catania

    EAGLE: storia di un'idea dalle origini all'ingresso di EDF

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    Il contributo fornisce una breve storia di EAGLE: nasce nel 2003 come Electronic Archive of Greek and Latin Epigraphy, una federazione di banche dati che si riconoscono nello stesso modo di concepire l’epigrafia digitale; si evolve tra il 2013 e il 2016 come aggregatore e content provider di Europeana (Europeana network of Ancient Greek and Latin Epigraphy); dal 2020 accoglie EDF (Epigraphic Database Falsae), la prima banca dati dedicata al fenomeno della falsificazione epigrafica.The paper provides a short history of EAGLE: it was born in 2003 as Electronic Archive of Greek and Latin Epigraphy, a federation of databases that share the same concept of digital epigraphy; in the period 2013-2016 it becomes Europeana network of Ancient Greek and Latin Epigraphy, aggregator and content provider of Europeana: since 2020 it includes also EDF (Epigraphic Database Falsae), the first database devoted to different kinds of epigraphic forgeries

    Un inedito archetto medievale iscritto dal Foro Romano

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    Tre frammenti inediti dai Magazzini del Lapidario Forense, congiunti con un quarto dal Museo Nazionale dell'Alto Medioevo, restituiscono parte di un archetto databile alla prima metà XIII secolo con testo d'apparato di difficile integrazione, in cui è forse menzionato il protomartire Stephanus

    Le iscrizioni della via Puteoli - Neapolis

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    Sono qui riunite 44 iscrizioni, per lo più inedite, ritrovate tra il 1992 e il 1997 nel settore nord di Pozzuoli, lungo la via Antiniana che collegava Pozzuoli e Napoli. Ai lati della strada si ergevano numerosi monumenti funerari : tombe familiari a nord, colombari a sud. Le iscrizioni ci permettono di conoscere gli occupanti dei sepolcri, il loro livello sociale, le loro possibilità economiche tra l’ultimo secolo della Repubblica e la tarda antichità. 44 inscriptions are gathered here, mostly unpublished, found between 1992 and 1997 in the northern part of Pozzuoli, along the via Antiniana that connected Pozzuoli and Naples. On either side of the road stood a number of funerary monuments: the family graves in the north, columbaria in the south. The inscriptions enable us to know the occupants of the tombs, their social status, their economic possibilities between the last century of the Republic and late antiquity

    La titolatura di Plauziano. Una messa a punto

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    Una nuova iscrizione ritrovata a Teano è occasione per riprendere in esame la complessa questione della titolatura di Plauziano, il prefetto al pretorio di Settimio Severo, assassinato in una congiura nel 205 dopo essere stato “quasi un quarto cesare”, secondo la definizione di Cassio Dione. Dall’analisi delle oltre 30 iscrizioni in cui Plauziano risulta menzionato emerge una evoluzione caratterizzata da un cumulo di cariche, epiteti fissi ed epiteti occasionali, che, sommandosi, danno vita ad una ridondante titolatura, che non trova confronti se con quella imperiale.A new inscription is found in Teano and gives the opportunity to analyse again the names of Plautianus, the praetorian prefect of Septimius Severus, who was murdered in a conspiracy in 205 A.D. after being "almost a fourth Caesar," according to the definition of Cassius Dio . The analysis of more than 30 inscriptions in which Plautianus is mentioned show an evolution of the name, with several offices, fixed epithets and occasional epithets. These elements, all together, produce a redundant name, which has no comparison except imperial name

    I falsi epigrafici

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    L'epigrafia dei prefetti dell'annona tra Principato e Tardo Impero

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    Il contributo si propone lo scopo di fare una riflessione sulla epigrafia dei praefecti annonae, cercando di quantificarla, di indagarne la distribuzione attraverso il tempo, di vedere se tutte le tipologie epigrafiche sono rappresentate ed eventualmente interrogarsi sulle assenze, di studiarne la distribuzione geografica e di identificare i contesti di appartenenza. Ne emerge un quadro molto sfaccettato, con picchi della documentazione nel II e nel IV secolo, con una concentrazione pressoché esclusiva a Roma e ad Ostia, con una prevalenza di iscrizione onorarie e di iscrizioni di varia natura in cui il prefetto dell'annona appare nell'esercizio delle proprie funzioni.The contribution aims to think over the epigraphy of the praefecti annonae, trying to quantify the inscriptions, to investigate its distribution through time, to see if all epigraphic typologies are represented (and possibly to investigate the absence), to study its geographical distribution and to identify the contexts of belonging. What emerges is a very multifaceted picture, with peaks of the documentation in the second and fourth centuries, with a concentration almost exclusive at Rome and Ostia, with a prevalence of honorary inscriptions and inscriptions of various kinds in which the praefectus annonae appears in exercise of his functions
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