61 research outputs found

    Valutazioni sull'impiego della fotogrammetria sferica nella costruzione di modelli digitali 3D: l’oratorio della chiesa di Santa Caterina a Zejtun (Malta).

    Get PDF
    L’utilizzo di immagini sferiche per la documentazione dell’architettura ù una realtà ormai da tempo consolidata, tuttavia solo di recente si assiste all’implementazione di procedure e allo sviluppo di software per l’estrazione di informazioni metriche da manufatti architettonici. Il presente contributo indaga l’efficacia e le potenzialità d’impiego delle immagini sferiche nella fotogrammetria digitale per la costruzione di modelli 3D attraverso tecniche di image-based 3D modeling utilizzando dati metrici acquisiti nell’ambito di uno studio su manufatti in pietra da taglio maltesi realizzati tra il XVI e XVIII secolo. Nello specifico si descrivono le procedure di modellazione e comparazione di informazioni metriche degli spazi interni dell’oratorio del Santissimo Sacramento annesso alla chiesa di Santa Caterina a Zejtun

    Ruined Archeological Heritage: Survey, 3D Modeling, Virtual Anastylosis.

    Get PDF
    The study focuses on the use of 3D surveying and digital representation tools for the purpose of documenting archaeological monuments whose restoration involves the disassembly and repositioning of blocks. The case study in question is a building at the west end of the San Biagio archaic sanctuary, located within the archaeological site of Agrigento. The monument is a rectangular building encompassing two pools, whose foundations are suffering from deep decay and there are large spaces between the walls which have become disconnected. Surveying and 3D modelling have been used to illustrate the existing state of the building. Plans, sections and orthophotos have been created to support the indexing of ashlars and to evaluate the structural decay. A 3D model of the most dilapidated part of the building, the north-eastern corner, has been constructed in order to document the direction of the ashlars and where they are positioned in relation to each other. Finally, a restoration model of this building has been built

    Modernity Dealing with the Past. Giovanni Amico and the Late-Baroque Transformation of the Santissima Annunziata Church in Trapani

    Get PDF
    The Carmel church and monastery of the Santissima Annunziata - later the Agostino Pepoli Regional Museum- were among the most important centres of worship in western Sicily. The church is an interesting case study for the coexistence of elements from the fourteenth, the sixteenth and the eighteenth centuries and for the late-baroque transformation led by the Sicilian architect Giovanni Amico. A survey campaign conducted with laser scanning and photogrammetry in the crossing and apses revealed architectural and constructive solutions developed by Amico in his innovative project. The research methodology was based on interdisciplinary approach that integrated the disciplines of the history and representation of architecture. It enabled a deeper understanding of the "nuova idea di architettura" by the architect and offered insights into his approach to the ancient, balancing preservation and function

    Ricostruire 2. Architettura - Storia - Rappresentazione

    Get PDF
    Dall'editoriale di Marco Rosario Nobile: "Il 2014 Ăš stato l’anniversario (bicentenario della nascita) di un grande architetto come Eu- gĂšne Viollet-le-Duc. Per noi, associarsi al ricordo significa anche rilevarne le scomode pre- ferenze (espresse da un ventenne), che farebbero indispettire molti colleghi: «Je le dis peut-ĂȘtre Ă  ma honte, mais je trouve Palladio, Sansovino, Vignole, plus qu’ennuyeux» (lettera da Venezia, estate 1837). Forse questo impietoso giudizio si giustifica con la perfezione delle opere del Cinquecento del centro-nord Italia, nell’assenza di stimoli a rielaborare mentalmente e poi graficamente completamenti, ricostruzioni che comportino qualche difficolta' suppletiva, opere che nella migliore circostanza delineano di per sĂ© la soluzione di un rebus troppo facile, “noioso” per un esperto enigmista. Ricostruire racconta, per esempi di studio, il ridisegno per la storia, ovvero presenta contributi che contemplano il desiderio di prefigurare i casi falliti, quelli sospesi, le vicende in- 5 terrotte o sommerse dai detriti del tempo. Negli ultimi anni, i campi di attivitĂ  che comportano l’intreccio tra ipotesi storiche e la loro verifica di attendibilitĂ  si sono amplificati grazie a strumenti di rappresentazione sempre piĂč sofisticati. Naturalmente si tratta di esercizi, il cui valore non Ăš comunque da derubricare semplicemente alla voce “speculazioni”. Questo gioco ha coinvolto anche storici del Cinquecento di altissima levatura, da Arnaldo Bruschi a Manfredo Tafuri, e con precedenti di questa portata, cercare giustificazioni non serve. Esistono perĂČ spiegazioni: si tratta forse di un fascino che gli architetti conoscono bene, quel processo mentale che in passato poteva debordare anche in opere di comple- tamento, mentre, per chi come noi ha assimilato la passione di Ruskin, consente la soprav- vivenza di un angolo per continuare a coltivare le logiche complesse di Viollet-le Duc. Questo numero Ăš stato curato dai dottori Giuseppe Antista e Mirco Cannella"

    Chapter Mostrare l’invisibile: il soffitto trecentesco nascosto del convento di Santa Caterina a Palermo

    Get PDF
    The 43rd UID conference, held in Genova, takes up the theme of ‘Dialogues’ as practice and debate on many fundamental topics in our social life, especially in these complex and not yet resolved times. The city of Genova offers the opportunity to ponder on the value of comparison and on the possibilities for the community, naturally focused on the aspects that concern us, as professors, researchers, disseminators of knowledge, or on all the possibile meanings of the discipline of representation and its dialogue with ‘others’, which we have broadly catalogued in three macro areas: History, Semiotics, Science / Technology. Therefore, “dialogue” as a profitable exchange based on a common language, without which it is impossible to comprehend and understand one another; and the graphic sign that connotes the conference is the precise transcription of this concept: the title ‘translated’ into signs, derived from the visual alphabet designed for the visual identity of the UID since 2017. There are many topics which refer to three macro sessions: - Witnessing (signs and history) - Communicating (signs and semiotics) - Experimenting (signs and sciences) Thanks to the different points of view, an exceptional resource of our disciplinary area, we want to try to outline the prevailing theoretical-operational synergies, the collaborative lines of an instrumental nature, the recent updates of the repertoires of images that attest and nourish the relations among representation, history, semiotics, sciences

    Attraversare

    Get PDF
    Gli studiosi di teoria e storia della rappresentazione si interrogano, da sempre, su ‘i problemi del disegno’; percorrendo strade solo apparentemente già tracciate analizzano diverse categorie di disegno, evidenziando le molteplici sfaccettature implicite nel gesto grafico, alla ricerca di significati comunicativi, rappresentativi, scientifici e simbolici. Il disegno come strumento di indagine trova ampia applicazione, da una parte come risultato dell’osservazione e dello studio della natura, per comprendere e trovare spiegazioni ai fenomeni naturali, dall’altra come strumento di analisi critica: studiare un’architettura o un’opera d’arte attraverso il disegno significa approfondirne la conoscenza utilizzando lo stesso strumento adoperato per la loro ideazione, l’unico efficace per comprenderne il significato. Nel corso degli ultimi decenni le discipline del rilievo e della rappresentazione hanno vissuto un costante processo evolutivo, una mutazione continua e ‘dinamica’ fondata sostanzialmente su approcci metodologici nuovi, che attinge e integra dati e conoscenze provenienti dai più diversi ambiti scientifici. Alla base di questa crescita è sottesa una sfumatura essenziale del concetto di attraversamento, la permeabilità, la capacità cioè di determinate discipline – nel nostro caso il rilevo e la rappresentazione dell’architettura – di recepire e sfruttare le nuove tecnologie facendole proprie e determinando nuove prospettive di ricerca. È, inoltre, in atto un dibattito sul ruolo delle Intelligenze Artificiali nei futuri sviluppi del Disegno e in tutte le manifestazioni della disciplina. Ma quanto si può demandare all’intelligenza artificiale nella conquista di ‘terre non ancora colonizzate’? Le intelligenze artificiali già a disposizione degli utenti permettono, di generare immagini dall’inserimento di un testo, passando dal linguaggio verbale a quello grafico. Ciò permette anche a chi non ha dimestichezza con le tecniche e i linguaggi della ‘rappresentazione’ di elaborare disegni possibili. Resta da capire fino a che punto questi disegni, elaborati per descrivere l’architettura, siano in grado di rispettare correttamente anche metodi e codici della rappresentazione. Verso queste frontiere si dirigerà, con buona probabilità, l’indagine della nostra disciplina nel futuro prossimo.Scholars of the theory and history of representation have always wondered about ‘the problems of drawing’; following paths that are only apparently already mapped out, they analyse different categories of drawing, highlighting the multiple facets implicit in the graphic gesture, in search of communicative, representative, scientific and symbolic meanings. Drawing as a tool of investigation finds wide application, on the one hand as a result of the observation and study of nature, to understand and find explanations for natural phenomena, and on the other hand as a tool for critical analysis: studying an architecture or a work of art through drawing means deepening knowledge of them using the same tool used for their conception, the only effective one for understanding their meaning. Over the past decades, the disciplines of surveying and representation have undergone a constant evolutionary process, a continuous and ‘dynamic’ mutation based substantially on new methodological approaches and drawing on and integrating data and knowledge from the most diverse scientific fields. Underlying this growth is an essential nuance of the concept of traversal, permeability, that is, the ability of certain disciplines-in our case, the surveying and representation of architecture-to take up and exploit new technologies, making them their own and determining new research perspectives. There is an ongoing debate on the role of Artificial Intelligence in the future developments of Drawing and in all manifestations of the discipline. How much can artificial intelligence be entrusted with the conquest of ‘lands not yet colonised’? Artificial intelligences already available to users allow them to generate images from text input, switching from verbal to graphic language. This allows even those unfamiliar with the techniques and languages of ‘representation’ to come up with possible drawings. It remains to be understood how far these drawings, elaborated to describe architecture, are also able to correctly respect methods and codes of representation. Towards these frontiers will, in all likelihood, direct the investigation of our discipline in the near future
    • 

    corecore