53 research outputs found

    Reliability of computed tomography (CT) quantitative analysis in lung transplantation follow-up

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    Functional analysis of CT imaging in lung-transplanted patients is an emerging tool for the interpretation of parenchymal (patterns) evolution after lung transplantation (LT). Aim of this study was to determine the trends of pulmonary function (PFT) indices and quantitative CT parameters within 1-year followup. We prospectively collected PFT parameters (FEV1, FVC) and inspiration/expiration CT scans of LT patients at standard time-points (3-6-12 months). Specific gas volume (SV , ml/g) was measured on CT images as previously described (Salito et al, Radiology 2009; Aliverti et al, ERJ 2013). Selected quantitative indexes were lung volume at inspiration (V ) and the difference between inspiration and expiration SV normalized on expiration SV : \u394SV /SV EXP. Patients who experienced uneventful 12 months postoperative course after bilateral LT were included. Fifteen patients completed the trial. As expected, FEV1 and FVC values significantly improved at each time-point until the 12-month check. Correspondingly, V and \u394SV / SV EXP increased in the same fashion with a trend toward healthy values (Fig1, bottom panels). This preliminary trial evidenced the reliability of specific gas volume analysis as an attractive quantitative CT parameter of lung function after LT. Future studies are requested to verify the accuracy of specific gas volume analysis in the evaluation of patients with lung allograft dysfunction

    Indicazioni per la chirurgia della caviglia dello sportivo

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    La cartilagine articolare della caviglia presenta caratteristiche morfologiche e molecolari che la differenziano dalle altre articolazioni: l’organizzazione in clusters planari,contenenti multipli condroni nello strato superficiale,la relativa espressione di recettori di superficie dei condrociti (IL-1) e produzione di metallo proteasi (MMP-8). Tali osservazioni spiegano in parte la bassa frequenza di condropatie degenerative primitive in questa diartrodia. Al contrario,la patologia cartilaginea traumatica è di comune riscontro nella pratica clinica a causa del costante aumento della pratica sportiva agonistica e non. I termini osteocondrite dissecante,frattura transcondrale,frattura osteocondrale e difetto osteocondrale sono utilizzati in letteratura per descrivere la separazione di un frammento di cartilagine,con o senza osso subcondrale. Da questo ampio panorama di patologie nasce la necessità di inquadrare il problema per meglio valutare la corretta indicazione al trattamento chirurgico e/o conservativo. Oltre ad un’accurata anamnesi ed attento esame obbiettivo,utili strumenti per definire la lesione cartilaginea ed evidenziare eventuali patologie predisponenti sono le radiografie sotto carico dell’articolazione,la TAC ed in particolar modo la RM o meglio la artro-RM. Tale indagine infatti consente di stadiare in modo accurato il grado della lesione,agevolando di conseguenza la scelta terapeutica. Diverse sono le classificazioni proposte dai vari autori: dalla tradizionale Berndt Harty alla moderna classificazione della Università di Pittsburgh,la quale integra i dati artroscopici con quelli RM pur mantenendo la distinzione in quattro gradi o stadi. I diversi parametri che definiscono l’indicazione all’intervento chirurgico sono: tipo di lesione,grado,sede,dimensione,età del paziente. Fattori che influenzano la scelta del tipo di trattamento sono: lesioni concomitanti o predisponenti il danno condrale,richieste funzionali,aspettative del paziente,tempi di recupero dell’attività sportiva

    Indicazioni per la chirurgia della caviglia dello sportivo

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    La cartilagine articolare della caviglia presenta caratteristiche morfologiche e molecolari che la differenziano dalle altre articolazioni: l\u2019organizzazione in clusters planari,contenenti multipli condroni nello strato superficiale,la relativa espressione di recettori di superficie dei condrociti (IL-1) e produzione di metallo proteasi (MMP-8). Tali osservazioni spiegano in parte la bassa frequenza di condropatie degenerative primitive in questa diartrodia. Al contrario,la patologia cartilaginea traumatica \ue8 di comune riscontro nella pratica clinica a causa del costante aumento della pratica sportiva agonistica e non. I termini osteocondrite dissecante,frattura transcondrale,frattura osteocondrale e difetto osteocondrale sono utilizzati in letteratura per descrivere la separazione di un frammento di cartilagine,con o senza osso subcondrale. Da questo ampio panorama di patologie nasce la necessit\ue0 di inquadrare il problema per meglio valutare la corretta indicazione al trattamento chirurgico e/o conservativo. Oltre ad un\u2019accurata anamnesi ed attento esame obbiettivo,utili strumenti per definire la lesione cartilaginea ed evidenziare eventuali patologie predisponenti sono le radiografie sotto carico dell\u2019articolazione,la TAC ed in particolar modo la RM o meglio la artro-RM. Tale indagine infatti consente di stadiare in modo accurato il grado della lesione,agevolando di conseguenza la scelta terapeutica. Diverse sono le classificazioni proposte dai vari autori: dalla tradizionale Berndt \uf026 Harty alla moderna classificazione della Universit\ue0 di Pittsburgh,la quale integra i dati artroscopici con quelli RM pur mantenendo la distinzione in quattro gradi o stadi. I diversi parametri che definiscono l\u2019indicazione all\u2019intervento chirurgico sono: tipo di lesione,grado,sede,dimensione,et\ue0 del paziente. Fattori che influenzano la scelta del tipo di trattamento sono: lesioni concomitanti o predisponenti il danno condrale,richieste funzionali,aspettative del paziente,tempi di recupero dell\u2019attivit\ue0 sportiva

    Total extrusion of the talus: A case report

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    Total extrusion of the talus without recovery of the bone is a very unusual injury. The authors present a case of a 25-year-old man who sustained an open total enucleation of the talus in a motorcycle accident. The talus was not recovered at the scene of the accident. An immediate tibiocalcaneal stabilization was performed by using an external fixator. In the postoperative period, a polymicrobic infection was observed and treated with parenteral antibiotics. Nine months after injury, the patient developed an infection of both the empty space and the distal third of the tibia. A wound debridement with tibial sequestrectomy and insertion of gentamicin-impregnated polymethylmethacrylate beads was performed. Three months later, after multiple negative bacteriologic examinations, a tibiocalcaneal arthrodesis with staples and autogenous bone graft was performed. Because of a pseudoarthrosis, the patient underwent a revision of the arthrodesis by retrograde tibiocalcaneal nailing, achieving clinical and radiographic success. The definitive treatment of total enucleation of the talus is still controversial because of its rarity and the high rate of complications, such as avascular necrosis, osteomyelitis, and ankle stiffness. In this case, without recovery of the talus, retrograde nailing afforded good stability by bypassing the bone defects

    Trattamento delle lesioni cartilaginee della caviglia con l\u2019impianto di condrociti autologhi su membrana collagenica

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    L'impianto di condrociti autologhi su membrana (MACI\uf0d2) \ue8 una tecnica di ingegneria tissutale utilizzata per il trattamento delle lesioni cartilaginee articolari a tutto spessore della caviglia, superiori a 2 di cm2 diametro. Condrociti autologhi, prelevati per via artroscopica dal ginocchio, sono coltivati in vitro per 4 settimane in siero autologo e seminati quindi su una membrana di collagene tipo I/III la quale, in un secondo tempo artrotomico, \ue8 applicata nel difetto condrale utilizzando esclusivamente colla di fibrina. La struttura della membrana ed il fenotipo condrocitario sono stati indagati utilizzando tecniche di microscopia (ottica e SEM), immunoistochimica (collagene tipo I e II) ed elettroforetica (SDS PAGE 7 %). Con questa metodica sono stati trattati 6 pazienti (4 uomini, 2 donne) con et\ue0 compresa tra i 18 ed i 44 anni. La misura media del difetto era 3.3 cm2 (min. 2.5, max 4). In ogni intervento \ue8 stata eseguita un\u2019osteotomia del malleolo mediale per l\u2019accesso chirurgico. In cinque casi la lesione era localizzata sulla superficie astragalica, mentre il sesto paziente presentava una kissing lesion. Il follow up medio \ue8 di 27.5 mesi (min. 18, max 38). La scala dell\u2019AOFAS \ue8 stata utilizzata per la valutazione clinica e funzionale. I pazienti sono stati valutati con la RM (GE e FSE Fat suppressed T2-w scans) preoperatoriamente ed a 6 e 12 mesi dall\u2019impianto. A 24 mesi dall\u2019intervento \ue8 stata eseguita un Artro-RM. Alla rimozione della vite dal malleolo, tutti i pazienti sono stati sottoposti a second look artroscopico. I dati forniti dalla microscopia ottica e dalla SEM hanno evidenziato una struttura a bilayer della membrana collagenica: liscia e porosa, all\u2019interno della quale sono stati osservati condroblasti attivi nella produzione di fibrille collageniche. L\u2019analisi immunoistochimica ed elettroforetica ha dimostrato la presenza di collagene II prodotto dalle cellule coltivate. I risultati clinici risultano essere uniformemente buoni con un incremento dei punteggi rispetto al controllo preoperatorio ad eccezione del paziente con kissing lesion. La RM ha mostrato la presenza di tessuto cartilagineo simil-ialino con riduzione dell'edema nell'osso subcondrale rispetto alla valutazione preoperatoria. Alla Artro-RM non sono state osservate fissurazioni superficiali del tessuto neoformato. Nella kissing lesion non \ue8 stato evidenziato alcun tipo di tessuto di riparazione. Ai second look si \ue8 registrato il ripristino della superficie articolare con un tessuto ben integrato alla cartilagine circostante, stabile alle sollecitazioni tangenziali ed in compressione. Sulla base della nostra esperienza preliminare, il MACI\uf0d2 si presenta come una tecnica valida per il trattamento delle lesioni cartilaginee della caviglia. Una attenta selezione dei pazienti \ue8 fondamentale per la buona riuscita del trattamento
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