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    Wearable sensor networks: A measurement study

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    Abstract Wearable technology is no longer science fiction. Thanks to the growing capability in the production chain to miniaturize complex electronics, a wide variety of gadgets that can be worn or included in dresses and accessories have emerged. These smart gadgets can collect data about the physical condition of the user and/or the environment providing the basis for innovative and valuable services. The main goal of this paper is to assess this context through field experiments undertaken in a testbed comprised of sensing hardware deployed on open source boards such as Arduino. Moreover, coupled with the sensing tier, we propose a proof-of-concept deployment architecture enabling a wide range of wearable sensors to collect and transmit data to a logically centralized unit

    A mobile sensing and visualization platform for environmental data

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    The ubiquity of mobile technology has opened the door to the new era of mobile sensing. Through this new paradigm, physical phenomena can be observed in a distributed way, crowd-sourcing the data measurement tasks to smartphones and/or other popular smart wearables. Mobile sensing and wireless communications can hence be employed to gather data and generate new information and services, benefiting our society. As a proof-of-concept, we have developed a mobile sensing platform able to pervasively collect environmental data. To improve the quality of collected data we have also created an application for pedestrian navigation that works both on smartphones (also using Augmented Reality) and on smartwatches, thus ensuring an appropriate exposition of the mobile device (and its sensors) when collecting data. Furthermore, our navigation app is able to provide users with personalized pedestrian routes that take into account environmental parameters and not only the route length. Finally, we have also devised a web service able to provide graphical visualization and historical evolution of sensed data

    Influenza della temperatura sulle cinetiche di accumulo di Hg° in tre specie licheniche

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    Lo scopo di questo lavoro è stato quello di definire, utilizzando talli di Evernia prunastri (L.) Ach., Pseudevernia furfuracea (L.) Zopf. e Xanthoria parietina (L.) Th.Fr. i meccanismi di accumulo di Hg° propri delle tre specie, la loro correlazione fra la concentrazione in aria di Hg° e le relative velocità di accumulo a diverse concentrazioni di esposizione a tale metallo e definire gli effetti della temperatura sulla loro velocità di accumulo di Hg°. Sono state condotte quattro cinetiche di accumulo di mercurio alle concentrazioni di esposizione di 9,3, 15,8, 31, 45,1 μg/m3, alla temperatura di 20 °C e due cinetiche di accumulo alle temperature di 10 e 30 °C, alla concentrazione di esposizione di 46 μg/m3. I risultati hanno confermato quanto già osservato in studi precedenti su E. prunastri ed hanno mostrato una differente velocità di accumulo per le altre due specie licheniche. I risultati hanno evidenziato una minore velocità di accumulo per il lichene E. prunastri, una velocità intermedia per il lichene X. parietina ed una velocità nettamente maggiore per il lichene P. furfuracea. Gli esperimenti di cinetica condotti a diverse temperature hanno mostrato un effetto importante di tale parametro sulla velocità di accumulo per le specie E. prunastri e P. furfuracea mentre per X. parietina non si sono avute differenze apprezzabili

    INFLUENZA DELLA TEMPERATURA SULLE CINETICHE DI ACCUMULO DI HG° IN TRE SPECIE LICHENICHE

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    Che i licheni siano degli ottimi bioindicatori e bioconcentratori è un fatto ormai acquisito, al punto che la pratica del transplant è una metodologia largamente utilizzata. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di definire, utilizzando talli di Evernia prunastri (L.) Ach., Pseudevernia furfuracea (L.) Zopf e Xanthoria parietina (L.) Th.Fr., i meccanismi di accumulo di mercurio in fase di vapore propri delle specie, la loro correlazione fra la concentrazione in aria di mercurio e le relative capacità di accumulo a diverse concentrazioni di esposizione a tale metallo e, inoltre, definire gli effetti della temperatura sulla capacità di accumulo di mercurio da parte delle suddette specie. Sono state effettuate quattro cinetiche di accumulo di mercurio alla concentrazione di esposizione di 9.3, 15.8, 31, 45.1 microgrammi metro cubo, alla temperatura di esercizio di 20 gradi Celsius. Successivamente sono state effettuate due cinetiche di accumulo alle temperature di 10 e 30 gradi Celsius, alla concentrazione di esposizione di 46 microgrammi metro cubo. I risultati hanno confermato le cinetiche già osservate in passato sul lichene E. prunastri ed hanno messo in luce una differente velocità di accumulo per le altre due specie licheniche. Inoltre è stato possibile definire le correlazioni fra le velocità di accumulo dei talli, mettendo in relazione fra di loro i coefficienti angolari ottenuti. Dal confronto dei dati è stata evidenziata una minore velocità di accumulo per il lichene E. prunastri, una velocità intermedia per il lichene X. parietina ed una velocità nettamente maggiore per il lichene P. furfuracea. Inoltre gli esperimenti di cinetica condotti a diverse temperature hanno evidenziato un effetto importante sulla velocità di accumulo per le specie E. prunastri e P. furfuracea ed hanno convalidato l’inalterabilità di questo per la specie X. parietina

    The new classmate: An exploration of how CoVid-19 affected primary schools activities in Italy

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    Among all the others, one of the groups of persons most affected by the restrictions applied to contrast Corona-Virus spread is surely represented by children. In particular, closing school has been an action applied by several countries (195 at the beginning of April 2020), involving 1,600,000,000 students all over the world. In Italy, distance learning activities have been adopted all over the country, at each educational stage, but with substantial differences (i.e., in terms of modalities and digital platforms). With the aim of investigating the most adopted technologies, didactic methodologies, as well as the impact on schools population, we have involved families of more than 1,000 Italian students, asking them to fill a survey. This paper presents the analysis of the results we have obtained, focusing on a delicate group of students: the ones attending primary schools, where kids learn fundamental knowledge and basic skills
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