18 research outputs found

    SYRPHIDAE (DIPTERA) FROM LAMPEDUSA ISLAND

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    Diptera of Lampedusa are poorly known, and the only published data are those of VENTURI (1960) and PISCIOTTA et al. (2008). In the present paper the authors report new records of Syrphidae (Diptera) for Lampedusa island discovered during field investigations carried out for a broader research project in the island. Data are updated to November 2009. Eleven species of Syrphidae new for Lampedusa have been found of which one is new for the Sicilian fauna

    I Sirfidi (Ditteri): biodiversit\ue0 e conservazione. Manuale operativo

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    I Sirfidi sono una famiglia di Ditteri Brachiceri che a livello mondiale presenta pi\uf9 di 6000 specie, di cui 887 in Europa e 531 in Italia. L\u2019elevata diversit\ue0 presente in Italia \ue8 trova una giustificazione nella ricchezza di ambienti e complessit\ue0 del nostro patrimonio paesaggistico. Negli ultimi trent\u2019anni i Sirfidi sono stati oggetto di molte attenzioni, in quanto rispondono agli stress ambientali - spesso di origine antropica \u2013 in modo differenziato e specifico. In altre parole, monitorando i Sirfidi nei loro ambienti \ue8 possibile ottenere, in tempi brevi e con costi ragionevoli, indicazioni attendibili sullo stato di salute di un ecosistema. Basta questo per comprendere il grande interesse suscitato da questi insetti nella comunit\ue0 scientifica europea, di gran lunga sueriore a quello in Italia. Fortunatamente, negli ultimi decenni la ricerca e lo studio di questo gruppo si sono fatti pi\uf9 vivaci anche sul territorio nazionale, riuscendo a coprire, seppure ancora parzialmente, le molte lacune sulla conoscenza della fauna italiana. Questi progressi hanno reso possibile un utilizzo dei Sirfidi come bioindicatori in molti ambienti del nostro Paese, soprattutto in quelle zone del nord Italia dove si dispone di una maggior mole di dati e informazioni. Nonostante l\u2019elevato numero di specie segnalate, la fauna italiana di Sirfidi ha bisogno di essere ancora intensamente studiata. Infatti, sebbene i Sirfidi siano considerati anche insetti di \u201cbell\u2019aspetto\u201d, e quindi gradevoli esteticamente, i \u201csirfidologi\u201d italiani sono al momento ancora troppo pochi. Questo volume nasce dall\u2019esigenza di realizzare uno strumento pratico, che possa fornire le conoscenze di base su questi Ditteri e offrire un\u2019analisi dei criteri da utilizzare per un loro impiego nella valutazione dello stato di conservazione e diversit\ue0 di un ambiente. Il libro \ue8 stato pensato come uno strumento in grado di mettere a disposizione una panoramica della biologia e dell\u2019ecologia di questi insetti, con l\u2019obiettivo prioritario di favorire interesse e stimolo per future ricerche. Il piano dell\u2019opera \ue8 strutturato in capitoli relativi a diversi aspetti che caratterizzano i Sirfidi e il loro studio. I primi capitoli curano gli aspetti morfologici, la sistematica, la biologia e l\u2019ecologia; seguono capitoli e parti pi\uf9 pratiche, che contengono informazioni sul campionamento, l\u2019elaborazione dei dati ed esempi pratici di utilizzo dei Sirfidi come indicatori. Per facilitare il riconoscimento di alcune specie anche a non esperti, sono stata compilate una sessantina di schede \u201cdidattiche\u201d per l\u2019identificazione \u201csul campo\u201d delle specie italiane pi\uf9 comuni ed interessanti. Al presente manuale sono state allegate alcune appendici che intendono fornire utili strumenti per approfondire lo studio dei Sirfidi. Viene riportato un aggiornamento della checklist delle specie italiane con dati nuovi ed inediti, oltre ad un adeguamento della nomenclatura alle pi\uf9 recenti revisioni tassonomiche. La bibliografia elenca i testi pi\uf9 importanti che permettono un approfondimento sia dello studio dei Sirfidi sia di molti dei temi affrontati nel volume. L'elenco delle principali collezioni italiane vuole essere uno strumento per facilitare l\u2019accesso a esemplari di riferimento identificati in modo corretto ed aggiornato. Viene infine proposta una bozza di lista rossa dei Sirfidi che cerca di colmare, sebbene in modo incompleto, la mancanza di questo strumento oramai abbondantemente utilizzato in molti altri gruppi di insetti. Auspichiamo che questo manuale possa essere un utile strumento innanzitutto per gli Enti e i privati che operano nella salvaguardia e conservazione del territorio italiano, nella valutazione dello stato di salute dell\u2019ambiente e nell\u2019analisi della biodiversit\ue0. Speriamo che questo nostro volume sia facilmente fruibile anche per studenti, dottorandi, ricercatori e appassionati. L\u2019augurio che ci facciamo, e che facciamo a tutti, \ue8 che in futuro l\u2019utilizzo dei Sirfidi come bioindicatori trovi sempre pi\uf9 adepti, perch\ue9 \ue8 ormai accertato come questi insetti rappresentino una componente fondamentale per le importanti informazioni che riescono a fornire sul complesso mosaico degli ecosistemi

    I Sirfidi (Ditteri): biodiversitĂ  e conservazione. Manuale operativo

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    I Sirfidi sono una famiglia di Ditteri Brachiceri che a livello mondiale presenta più di 6000 specie, di cui 887 in Europa e 531 in Italia. L’elevata diversità presente in Italia è trova una giustificazione nella ricchezza di ambienti e complessità del nostro patrimonio paesaggistico. Negli ultimi trent’anni i Sirfidi sono stati oggetto di molte attenzioni, in quanto rispondono agli stress ambientali - spesso di origine antropica – in modo differenziato e specifico. In altre parole, monitorando i Sirfidi nei loro ambienti è possibile ottenere, in tempi brevi e con costi ragionevoli, indicazioni attendibili sullo stato di salute di un ecosistema. Basta questo per comprendere il grande interesse suscitato da questi insetti nella comunità scientifica europea, di gran lunga sueriore a quello in Italia. Fortunatamente, negli ultimi decenni la ricerca e lo studio di questo gruppo si sono fatti più vivaci anche sul territorio nazionale, riuscendo a coprire, seppure ancora parzialmente, le molte lacune sulla conoscenza della fauna italiana. Questi progressi hanno reso possibile un utilizzo dei Sirfidi come bioindicatori in molti ambienti del nostro Paese, soprattutto in quelle zone del nord Italia dove si dispone di una maggior mole di dati e informazioni. Nonostante l’elevato numero di specie segnalate, la fauna italiana di Sirfidi ha bisogno di essere ancora intensamente studiata. Infatti, sebbene i Sirfidi siano considerati anche insetti di “bell’aspetto”, e quindi gradevoli esteticamente, i “sirfidologi” italiani sono al momento ancora troppo pochi. Questo volume nasce dall’esigenza di realizzare uno strumento pratico, che possa fornire le conoscenze di base su questi Ditteri e offrire un’analisi dei criteri da utilizzare per un loro impiego nella valutazione dello stato di conservazione e diversità di un ambiente. Il libro è stato pensato come uno strumento in grado di mettere a disposizione una panoramica della biologia e dell’ecologia di questi insetti, con l’obiettivo prioritario di favorire interesse e stimolo per future ricerche. Il piano dell’opera è strutturato in capitoli relativi a diversi aspetti che caratterizzano i Sirfidi e il loro studio. I primi capitoli curano gli aspetti morfologici, la sistematica, la biologia e l’ecologia; seguono capitoli e parti più pratiche, che contengono informazioni sul campionamento, l’elaborazione dei dati ed esempi pratici di utilizzo dei Sirfidi come indicatori. Per facilitare il riconoscimento di alcune specie anche a non esperti, sono stata compilate una sessantina di schede “didattiche” per l’identificazione “sul campo” delle specie italiane più comuni ed interessanti. Al presente manuale sono state allegate alcune appendici che intendono fornire utili strumenti per approfondire lo studio dei Sirfidi. Viene riportato un aggiornamento della checklist delle specie italiane con dati nuovi ed inediti, oltre ad un adeguamento della nomenclatura alle più recenti revisioni tassonomiche. La bibliografia elenca i testi più importanti che permettono un approfondimento sia dello studio dei Sirfidi sia di molti dei temi affrontati nel volume. L'elenco delle principali collezioni italiane vuole essere uno strumento per facilitare l’accesso a esemplari di riferimento identificati in modo corretto ed aggiornato. Viene infine proposta una bozza di lista rossa dei Sirfidi che cerca di colmare, sebbene in modo incompleto, la mancanza di questo strumento oramai abbondantemente utilizzato in molti altri gruppi di insetti. Auspichiamo che questo manuale possa essere un utile strumento innanzitutto per gli Enti e i privati che operano nella salvaguardia e conservazione del territorio italiano, nella valutazione dello stato di salute dell’ambiente e nell’analisi della biodiversità. Speriamo che questo nostro volume sia facilmente fruibile anche per studenti, dottorandi, ricercatori e appassionati. L’augurio che ci facciamo, e che facciamo a tutti, è che in futuro l’utilizzo dei Sirfidi come bioindicatori trovi sempre più adepti, perché è ormai accertato come questi insetti rappresentino una componente fondamentale per le importanti informazioni che riescono a fornire sul complesso mosaico degli ecosistemi

    BOMBYLIIDAE (Diptera) FROM LAMPEDUSA ISLAND

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    The authors report new records of Bombyliidae (Diptera) for Lampedusa Island discovered during field investigations carried out for a broader research project in the island. Data are updated to July 2010. Four species of Bombyliidae new for Lampedusa have been found, one of which has not been recorded for Sicilan dipterofauna. The present data bring to 60 the species of Diptera reported for Lampedusa Island

    Ceriana brunettii Shannon 1927

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    <i>Ceriana brunettii</i> (Shannon, 1927) <p>Figs 1, 2, 19, 20, 37, 56–58, 64, 166</p> <p> <i>Tenthredomyia brunettii</i> Shannon, 1927b: 45. Type locality: Pakistan [HT ♂, AT ♀, NHM]. <i>Ceriana brunettii</i>: Violovitsh (1974) comb. nov.</p> <p> <b>Redescription</b>. <b>MALE</b> (Figs 1, 19). Body length: 9.1–11.5 mm; wing length: 6.3–7.8 mm. <b>Head</b> (Fig. 37). Face slightly protruding antero-ventrally, with a weakly demarcated tubercle and slightly concave below antennae. Head 2.1–2.2 times wider than face just below the antennae; eye contiguity 0.59–0.67 times as long as length of frons; angle of eyes at eye contiguity 115–125o. Face with a rectangular vitta from eye margin to mouth edge, a short medial vitta on tubercle and an upside down turned V-shaped black macula at level of the frontal prominence. Vertical triangle, dorsal surface of head capsule and a squarish macula on the area of the dorsal surface of head capsule posterior to the ocelli black (the reminder yellow). Frontal prominence 5.0–5.8 times longer than wide; relative length of pedicel is as 1.0–1.1: 1: 0.71–0.83. Antenna and frontal prominence brownish yellow to black; arista with white pile.</p> <p> <b>Thorax</b>. Scutum black; yellow maculae on postpronotum and notopleuron connected by a broad yellow vitta. Scutum with a lateral, oval, yellow macula between postalar callus and transverse suture, sometimes without macula. Scutum with white pollinose maculae medially to the transverse suture and two vague white-grey vittae along antero-medial margin. Pleuron black except for the yellow 1/2–3/5 of posterior anepisternum posteriorly, 1/ 3–1/4 of katepisternum dorsally and nearly the entire anepimeron. Metasternum with short pile and a low, rounded elevation medially on antero-ventral part. Scutellum entirely yellow. <b>Legs</b>. Colour yellow with black; coxa black; trochanter yellow; apical 1/8–1/6 of profemur black; apical 1/6–1/5 of meso- and metafemur black; apical 1/4–1/3 of pro- and mesotibia black; apical 1/5–1/3 of metatibia black; tarsus dark-brown to black, sometimes first 2 tarsomeres of pro- and mesotarsus brown-yellow to yellow. Metatrochanter with dense black setulae medially and scattered black setulae posteriorly (Fig. 64). Mesofemur without flattened area antero-basally; metatrochanter with a weak sulcus and a narrow rim laterally. Metatibia without an appendix; metafemur elongate and slightly curved. <b>Wing</b>. Hyaline except for anterior 1/2, along vein R4+5, and along spurious vein. Loop of vein R4+5 deep, with a short appendix. Cross-vein r-m slightly curved. Wing microtrichose, except for the basal half of cell br, area posterior to vena spuria and along apical half of cell bm. Alula microtrichose, more sparsely on the posterior half; alula 2.4–2.7 times longer than wide.</p> <p> <b>Abdomen</b>. Length of tergite I: II: III: IV is as 1: 1.5–1.6: 1.7–1.8: 1.5–1.6. Width of yellow fascia medially: length of tergite of respectively tergite II, III and IV as 1: 3.3–3.7, 1: 3.5–4.1 and 1: 2.4–2.6. Tergite II wider than long, although anterior margin narrower than posterior margin; length of tergite II: width of tergite II at respectively anterior: posterior as 1: 1.0–1.1: 1.1–1.4. Tergite I with a large triangular yellow macula on each antero-lateral corner (maculae separated by a short distance). Posterior margin of tergites II–IV with a broad, yellow fascia tapering abruptly just before lateral margin of tergite; lateral margin of tergite IV black and very narrowly emarginated. Tergite I with a low medial elevation. Tergites III and IV medially with a very inconspicuous longitudinal elevation. Tergites III and IV with variable amount of grey-white pollinosity mediolaterally (tergite IV entirely pollinose). Sternites I–III with narrow yellow posterior margin. <b>Genitalia</b>. Epandrium with rather narrowly emarginated ventral rim (Figs 56, 57); in dorsal view, cerci bean shaped (Fig. 57), with pile about as long as the width of cerci; surstylus bi-lobed, dorsal lobe elongate, ventral lobe circular (Fig. 56); surstylar apodeme separated in two triangular shaped sclerotized parts; superior lobe and lingula as in Fig. 56; aedeagus with an elongated and apically pointed extension baso-ventrally; with an elongate extension, originating from the medial part of aedeagus, ventro-medially, with a triangular-shaped projection apically on dorsal margin; apex of aedeagus duck-head shaped (Fig. 58). <b>FEMALE</b> (Figs 2, 20). Body length: 9.5–10.2 mm; wing length: 7.2–7.9 mm. Similar to male, except for normal sexual dimorphism and the following characters. <b>Head</b>. 2.0–2.1 times wider than face just below the antennae. Frontal prominence 5.2–5.9 times longer than wide; relative length of pedicel is as 1.0– 1.1: 1: 0.79–0.88. Frons with a yellow fascia from eye to eye; vertex black with a large, triangular, yellow macula medially; dorsal surface of head capsule yellow with a squarish black medial macula posterior to the ocellar triangle. <b>Legs</b>. Metatrochanter with black setulae medially. <b>Wing</b>. Alula broad, 2.3–2.5 times longer than wide. <b>Abdomen</b>. Length of tergite I: II: III: IV: V is as 1: 1.6–1.8: 2.1–2.4: 1.7–2.0: 0.5–0.7. Width of yellow fascia medially: length of tergite of respectively tergite II, III and IV as 1: 3.1–3.5, 1: 3.3–3.6 and 1: 2.1–2.3. Tergite II wider than long (anterior margin narrower than posterior); length of tergite II: width of tergite II at respectively anterior: posterior as 1: 1.1–1.2: 1.5–1.6. Tergites II–IV extensively pollinose.</p> <p> <b>Material examined</b>. Holotype and allotype of <i>Ceriana brunettii</i>: 1 Ć‹, "Holo- / type " [round white label with red margin], "British Baluchistan / Quetta / July 1902 / Lt. Col. C.G. Nurse", " Quetta / 7.02.", " <i>Tenthredomyia</i> / <i>brunettiii</i> / Shannon " (NHM); 1 ♀, "allo / Type " [round white label with red margin], "British Baluchistan / Quetta / July 1902 / Lt. Col. C.G. Nurse", " Quetta / 7.03." (NHM). Additional material: 26 Ć‹, 15 ♀ (NHM, MZLU, NBC, ZIN).</p> <p> <b>Distribution</b> (Fig. 166). Afghanistan, Pakistan, Tajikistan, Turkmenistan, Uzbekistan.</p> <p> <b>Biology</b>. Adults have been found visiting flowers of <i>Matricaria chamomilla</i>. They fly from late May to mid September, with an apparent peak in late August to early September. Larva unknown.</p>Published as part of <i>Steenis, Jeroen Van, Ricarte, Antonio, Vujić, Ante, Birtele, Daniele & Speight, Martin C. D., 2016, Revision of the West-Palaearctic species of the tribe Cerioidini (Diptera, Syrphidae), pp. 151-209 in Zootaxa 4196 (2)</i> on pages 164-166, DOI: 10.11646/zootaxa.4196.2.1, <a href="http://zenodo.org/record/167924">http://zenodo.org/record/167924</a&gt

    FIGURES 98–101 in Revision of the West-Palaearctic species of the tribe Cerioidini (Diptera, Syrphidae)

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    FIGURES 98–101. Metafemur of Ceriana species 98 Ceriana conopsoides male, Russia 99 Ceriana conopsoides female, Sweden 100 Ceriana media sp. n., holotype 101 Ceriana skevingtoni sp. n. paratype, male. Scale line = 1 mm.Published as part of Steenis, Jeroen Van, Ricarte, Antonio, Vujić, Ante, Birtele, Daniele & Speight, Martin C. D., 2016, Revision of the West-Palaearctic species of the tribe Cerioidini (Diptera, Syrphidae), pp. 151-209 in Zootaxa 4196 (2) on page 179, DOI: 10.11646/zootaxa.4196.2.1, http://zenodo.org/record/16792

    Aspects of biological diversity in the CONECOFOR plots. IV. The InvertebrateBiodiv pilot project

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