761 research outputs found

    Famiglia e conflitti sociali in una società a velocità crescente

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    Il tema della famiglia e quello dei conflitti sociali che si innescano nell’ambito familiare non possono essere interpretati né analizzati se non come espressione, e conseguenza diretta, di una società che vive un’accelerazione continua e inarrestabile, al punto che le definizioni dei sociologi che hanno tentato di descrivere icasticamente la realtà sono costrette ad essere integrate in modo frenetico e costante, ed è addirittura opportuno sospendere il giudizio sul problema della definizione e parlare pragmaticamente di famiglie al plurale Se è innegabile che dal 1942 ad oggi la normativa sul diritto di famiglia si è evoluta ed è stata integrata in più occasioni, tuttavia, a ben guardare, questa evoluzione e questa integrazione, ha riguardato più aspetti specifici della materia, come la regolazione della filiazione, quella sul divorzio, quella sulla gestione giudiziale dei figli, che non la materia nella sua interezza come il mutamento sociale intervenuto negli oltre settanta anni di vita del codice avrebbe richiesto ed imposto. Si scontrano, in sostanza, due posizioni, una posizione sociale che vede la famiglia in continua evoluzione e inserita in una società che viaggia a velocità crescente e continua e dall’altra parte una normazione che non riesce a tenere il passo a fronte di questa velocità crescente. Se solo si pensa che è divenuto impossibile persino tentare di definire la famiglia nei suoi contenuti anche solo formali ed apparenti e tuttavia si continua a parlare del codice di famiglia e di diritto di famiglia e se solo si pensa che a fronte del termine famiglia sarebbe più opportuno sostituirlo con quello di famiglie manca del tutto non solo la normativa ma anche l’idea stessa del diritto di famiglie. L’esito di tutto questo è uno scontro inconciliabile tra un diritto che viaggia a velocità ridotta e una società, e conseguentemente un concetto di famiglia o meglio di famiglie, che viaggia a velocità elevatissima: l’intervallo e la differenza tra queste due velocità, quella ridottissima della normativa e quella elevatissima della società che si evolve, segna precisamente il crinale del conflitto o dei conflitti familiari. Se queste sono le premesse nessuno stupore può suscitare nel nostro paese la circostanza di un calo nettissimo della nuzialità e il contemporaneo esponenziale au- mento della conflittualità matrimoniale. La ragione è tanto semplice quanto evidente: l’elemento società con la sua caratteristica di mobilità e di fluidità, come spesso e fortunatamente accade, tende a prevalere e di fatto prevale sull’elemento giuridico infinitamente più statico e più ingessato dell’altro. È la legge del mutamento sociale, cui nessun elemento, o per dirla in termini funzionalistici nessuna struttura e nessuna funzione sociale, men che meno il diritto può sottrarsi. L’elemento dinamico prevale sempre e comunque sull’elemento statico. In buona sostanza, questa situazione di disequilibrio tra le spinte sociali che si susseguono nell’ambito delle relazioni matrimoniali, e delle potenziali relazioni matrimoniali, che sono in continuo fermento e che sono immerse in una società a consistenza liquida, per rubare le parole a Bauman, o comunque a consistenza variabile, e la regolazione normativa e giudiziaria che queste spinte dovrebbero indirizzare ed orientare appare del tutto inadeguata a gestire il mutamento sociale in questo campo. È davvero singolare, o forse niente affatto, che il nostro legislatore non si accorga di questa anomalia che è invece chiarissima ad un numero crescente di cittadini i quali rinunciano a contrarre matrimonio ed a formare ufficialmente “una famiglia” e si rivolgono a forme diverse di famiglie. Questa sorta di gioco di specchi, rivendicazione del diritto all’autoregolazione dei rapporti familiari da un lato e richiesta di protezione normativa e giudiziaria dall’altra, che potrebbe a prima vista essere giudicato come un vistoso paradosso senza in realtà esserlo, realizza la più profonda e la più incisiva trasformazione dei rapporti familiari e nei rapporti familiari che la storia del diritto in Italia abbia mai registrato. Una trasformazione così determinante che ha modificato alla radice il concetto stesso della regolazione familiare e il suo stesso spirito, addirittura la sua filosofia costruttiva.Se la sfera di autonomia nei rapporti personali si è andata sempre più dilatando sino a costituire il verbo assoluto negli scambi e nelle relazioni fra soggetti singoli e collettivi si capisce ancor meno l’ostinazione da parte del legislatore a non voler estendere questo principio proprio al mondo dello scambio primario delle relazioni intersoggettive, quello del matrimonio e della famiglia, consentendo, fra l’altro, quei patti prematrimoniali così diffusi in regimi di common law, a cui tanto il nostro ordinamento guarda sempre più con occhio interessato e ammiccante

    NONLINEAR ANALYSIS OF BRITTLE MATERIALS

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    The problem of the evaluation of the nonlinear response of damaged structures is considered. In order to circumvent the numerical difficulties which can affect standard numerical strategies because of the high sensitivity of the stress response to small changes of displacements, a specific implementation of the standard path–following procedure is presented. The approach is based on a parametrization of the equilibrium curve which takes into account also the variables used in the modelling of the damage process. Two damage models, an isotropic one and an orthotropic one, are implemented in order to verify the numerical procedure in the analysis of 2D continua subjected to plane stress condition

    NONLINEAR ANALYSIS OF BRITTLE MATERIALS

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    The problem of the evaluation of the nonlinear response of damaged structures is considered. In order to circumvent the numerical difficulties which can affect standard numerical strategies because of the high sensitivity of the stress response to small changes of displacements, a specific implementation of the standard path–following procedure is presented. The approach is based on a parametrization of the equilibrium curve which takes into account also the variables used in the modelling of the damage process. Two damage models, an isotropic one and an orthotropic one, are implemented in order to verify the numerical procedure in the analysis of 2D continua subjected to plane stress condition

    Liver X Receptors: Regulators of Cholesterol Metabolism, Inflammation, Autoimmunity, and Cancer

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    The interplay between cellular stress and immune response can be variable and sometimes contradictory. The mechanisms by which stress-activated pathways regulate the inflammatory response to a pathogen, in autoimmunity or during cancer progression remain unclear in many aspects, despite our recent knowledge of the signalling and transcriptional pathways involved in these diseases. In this context, over the last decade many studies demonstrated that cholesterol metabolism is an important checkpoint for immune homeostasis and cancer progression. Indeed, cholesterol is actively metabolized and can regulate, through its mobilization and/or production of active derivatives, many aspects of immunity and inflammation. Moreover, accumulation of cholesterol has been described in cancer cells, indicating metabolic addiction. The nuclear receptors liver-X-receptors (LXRs) are important regulators of intracellular cholesterol and lipids homeostasis. They have also key regulatory roles in immune response, as they can regulate inflammation, innate and adaptive immunity. Moreover, activation of LXRs has been reported to affect the proliferation and survival of different cancer cell types that show altered metabolic pathways and accumulation of cholesterol. In this minireview we will give an overview of the recent understandings about the mechanisms through which LXRs regulate inflammation, autoimmunity, and cancer, and the therapeutic potential for future treatment of these diseases through modulation of cholesterol metabolism

    La Funzione di indirizzo socio-normativo della Giurisprudenza o la funzione di indirizzo socio-propositivo della Giurisprudenza

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    Nel momento in cui i sistemi di civil law di cui il nostro ordinamento è una delle espressioni più tipiche si commistionano a sistemi di common law, tipici di un ambito giuridico e giudiziario di tipo marcatamente anglosassone, inevitabilmente i due sistemi finiscono per acquisire caratteristiche comuni l’uno all’altro, e ciò è ovviamente inevitabile in un mondo in cui gli scambi sono di tipo globale ed anche il diritto è necessariamente di tipo globale, per cui nessuno dei due sistemi (per riferirci esemplificativamente ai due macro sistemi ma potremmo sul punto sottilizzare ancora di più) può operare in un ambito suo esclusivo senza dialogare con l'altro sistema e quindi il frutto del dialogo è anche e soprattutto l'interscambio dei meccanismi che regolano questi sistemi. L’esistenza del diritto giurisprudenziale costringe, come afferma Luigi Lombardi Vallauri, in più modi a modificare e ad abbandonare la concezione dell'ordinamento come costruzione a gradi di stampo kelseniano, almeno nella sua pretesa di fornire un modello globale. Insomma la teoria generale la teoria pura si palesa come una teoria non generale. Anziché una rappresentazione fondata in alto come quella kelseniana, il diritto giurisprudenziale induce ad adottare una rappresentazione fondata in basso e cioè su una concatenazione di osservanze piuttosto che di investiture, su un sistema di obbedienze come afferma Capograssi piuttosto che su un sistema di comandi. Il radicale mutamento che progressivamente subisce il mondo giuridico nel nostro Paese con l'introduzione di elementi sempre più decisi provenienti dall'ambito di common law, conseguenza inevitabile di un mondo che si globalizzata ogni giorno di più e che non conosce ormai più alcun limite geografico neanche nel campo giuridico, fa sì che questa funzione socio normativa o come noi più prudentemente preferiamo qualificarla, sociopropositiva, perché evidentemente l’altro termine può nascondere e di fatto nasconde più d'una insidia, sia una realtà consolidata e imprescindibile

    Efficiency of CFRP NSM strips and EBR laminates for flexural strengthening of RC beams

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    The efficiency of Fiber Reinforced Polymer (FRP) materials for strengthening existing Reinforced Concrete (RC) structures according to the Near Surface Mounted (NSM) technique can be greater than the External Bonded Reinforcement (EBR) technique since the tensile strength of the FRP materials is in general better exploited. Firstly, this paper deals with analyzing the effect of the loading pattern on RC beams strengthened with both types of strengthening technique; in particular, two loading patterns have been used for the experimental tests on simple supported beams: 1) a four points bending scheme, and 2) a scheme with distributed loads, in order to check the sensitivity of failure modes and ultimate loads to different distributions of bending moment and shear along the beam. Then, a comparison between the results of flexural tests on RC beams strengthened with both NSM and EBR techniques is dealt with

    GPS- GIS and Neural Networks for Monitoring Control, Cataloging the Prediction and Prevention in Tectonically Active Areas☆

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    Abstract Monitoring the system of active faults in Castrovillari, carried out in time by the Geomatics of the University Mediterranean of Reggio Calabria, through GPS measurement onsite on test networks, created a database of crustal movements, useful for different studies and analysis of tectonic and deformation type. With the help of the powerful spatial and temporal data processing tools offered by GIS, and integration with traditional artificial intelligence models of neural networks, we created a platform that can not only to handle the huge amount of data processing, analysis and visualization tools, but also can get the first results for predicting displacements/distortions also useful for civil protection
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