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    Does the development of new medicinal products in the European Union address global and regional health concerns?

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    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>Since 1995, approval for many new medicinal products has been obtained through a centralized procedure in the European Union. In recent years, the use of summary measures of population health has become widespread. We investigated whether efforts to develop innovative medicines are focusing on the most relevant conditions from a global public health perspective.</p> <p>Methods</p> <p>We reviewed the information on new medicinal products approved by centralized procedure from 1995 to 2009, information that is available to the public in the European Commission Register of medicinal products and the European Public Assessment Reports from the European Medicines Agency. Morbidity and mortality data were included for each disease group, according to the Global Burden of Disease project. We evaluated the association between authorized medicinal products and burden of disease measures based on disability-adjusted life years (DALYs) in the European Union and worldwide.</p> <p>Results</p> <p>We considered 520 marketing authorizations for medicinal products and 338 active ingredients. New authorizations were seen to increase over the period analyzed. There was a positive, high correlation between DALYs and new medicinal product development (ρ = 0.619, p = 0.005) in the European Union, and a moderate correlation for middle-low-income countries (ρ = 0.497, p = 0.030) and worldwide (ρ = 0.490, p = 0.033). The most neglected conditions at the European level (based on their attributable health losses) were neuropsychiatric diseases, cardiovascular diseases, respiratory diseases, sense organ conditions, and digestive diseases, while globally, they were perinatal conditions, respiratory infections, sense organ conditions, respiratory diseases, and digestive diseases.</p> <p>Conclusions</p> <p>We find that the development of new medicinal products is higher for some diseases than others. Pharmaceutical industry leaders and policymakers are invited to consider the implications of this imbalance by establishing work plans that allow for the setting of future priorities from a public health perspective.</p

    Linee Guida per allestimenti museali archeologici di qualitĂ  in edifici storici

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    Le Linee guida per allestimenti museali archeologici di qualità in edifici storici derivano da un censimento sulle strutture museali italiane d’interesse archeologico e da una successiva selezione dei cosiddetti musei “di qualità”. Musei “di qualità” che si riferiscono ad allestimenti d’interesse archeologico ovvero a musei archeologici o con sezioni archeologiche, a musei lapidari o epigrafici, a musei della ceramica o della marineria, a musei paleontologici od a mostre archeologiche permanenti, escludendo così depositi archeologici, aree e parchi archeologici e mostre archeologiche temporanee. Sono, poi, allestimenti ospitati in edifici monumentali, in edifici con valore storico e/o artistico, in edifici d’interesse culturale e si tratta di edifici storici caratterizzati da architetture di tipo religioso, militare, di architettura industriale o di edifici con funzioni pubbliche o adibiti a residenze private, escludendo così gli edifici costruiti ex novo. Infine, si tratta di allestimenti accessibili e di musei che raggiungono un giusto equilibrio tra operazione museografica ed edificio storico. Censimento accompagnato da un’analisi della normativa nazionale di riferimento in campo museale (in particolare l’Allegato “A” del D.M. del MiBAC 10 maggio 2001, Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei) e di quella relativa all’accessibilità in edifici storici (in particolare il D.M. del MiBAC 28 marzo 2008, Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale). Strutturate in singole voci, precedute da uno o più riferimenti normativi e seguite da uno o più esempi presi dal panorama museale italiano d’interesse archeologico, le Linee guida vogliono suggerire aspetti museografici o tecnologici importanti su cui soffermarsi. Proposte che analizzano la realtà normativa esistente, confermandola o aggiungendovi alcune indicazioni. Singoli elementi che, se sommati, vogliono portare ad un “museo di qualità”. Analisi (censimento), valutazione (selezione) e progetto (Linee guida). Questi sono i tre momenti fondamentali di questa Tesi che vuole proporre delle Linee guida dove accessibilità e restauro diventano due costanti all’interno dell’allestimento museale. “Presenze” che vogliono divenire sinonimo di qualità di allestimenti museali archeologici in edifici storici. Il tutto accompagnato, passo dopo passo, dalla normativa nazionale di riferimento
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