28 research outputs found

    Cosimo Bartoli and Michelangelo. A study of the sources for Michelangelo by Bartoli with excerpts from the Ragionamenti accademici di Cosimo Bartoli gentil' humo et accademico fiorentino, sopra alcuni luoghi difficili di Dante (Venezia: de Franceschi, 1567) and other works by Bartoli (FONTES 64)

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    FONTES 64 is a study of the sources for the life and art of Michelangelo Buonarroti written by Cosimo Bartoli (1503-1572), a Florentine humanist, translator, art theorist, and diplomat. Primarily texts from Bartoli’s "Ragionamenti accademici" (Venezia 1567) are treated. The relevant texts are quoted completely in full-text form, together with other texts taken from Bartoli’s letters to Giorgio Vasari and from other printed works by Bartoli

    Vasari's Castration of Caelus. Invention and programme. Giorgio Vasari: The "Castrazione del Cielo fatta da Saturno" [1558], in: Ragionamento di Giorgio Vasari pittore Aretino fatto in Firenze sopra le invenzioni delle storie dipinte nelle stanze nuove nel Palazzo Ducale con lo illustrissimo Don Francesco De’ Medici primo genito del Duca Cosimo duca di Fiorenza, Firenze, Biblioteca della Galleria degli Uffizi (Manoscritto 11) and Cosimo Bartoli: "Castratione del Cielo", 1555, in: "Lo Zibaldone di Giorgio Vasari", Arezzo, Casa Vasari, Archivio vasariano, (Codice 31) (FONTES 47)

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    FONTES 47 publishes two sixteenth-century iconographical texts for Giorgio Vasari’s cycle of paintings in the Palazzo Vecchio in Florence: (1) Cosimo Bartoli’s "invenzione" for the Castration of Caelus, and (2) Giorgio Vasari’s description of his painting based on this invention. Vasari’s "Castration of Caelus" constitutes the central work of the upper level of Vasari’s decoration in the Palazzo Vecchio, the Quartiere degli Elementi. An essay examines the consequences of the iconographical invention for the visual appearance of the painting

    The Italian Implementation of the EU Directives on Procedural Safeguards for Accused Persons in Criminal Proceedings

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    Questo saggio è stato sviluppato nel corso di un progetto di ricerca di 30 mesi finanziato dalla Commissione europea - CrossJustice (https://site.unibo.it/cross-justice/en), condotto sotto la supervisione dell'Università di Bologna. L'obiettivo del progetto era verificare il livello di attuazione delle sei direttive sui diritti dell'imputato adottate dal 2009 nell'ambito del Programma di Stoccolma. La ricerca ha esaminato criticamente i diritti dell'imputato riconosciuti e tutelati dalla Direttiva 2010/64/UE del 20 ottobre 2010 sul diritto all'interpretazione e alla traduzione; dalla Direttiva 2012/13/UE del 22 maggio 2012 sul diritto all'informazione; la Direttiva 2013/48/UE sul diritto di accesso a un difensore e di informazione di terzi; la Direttiva 2016/343/UE del 9 marzo 2016 sulla presunzione di innocenza e il diritto di presenziare al processo; la Direttiva 2016/800/UE sulle garanzie procedurali per gli imputati minorenni; la Direttiva 2016/1919/UE del 26 ottobre 2016 sul patrocinio a spese dello Stato. I ricercatori coinvolti hanno combinato due diverse metodologie, esaminando la questione sia da una prospettiva tradizionale, condotta da studiosi specializzati in diritto dell'UE e diritto processuale penale nazionale, sia da una nuova analisi computazionale. Nell'ambito di quest'ultimo approccio, la ricerca ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale semi-automatizzata, per evidenziare meglio le lacune scoperte dei testi normativi e migliorare l'analisi comparativa tra i sistemi giuridici (https://www.crossjustice.eu/en/index.html#crossjustice-platform)   Il presente contributo si concentra – adottando un metodo tradizionale - sul modo in cui il legislatore italiano ha recepito e attuato le suddette direttive, sia con riferimento alle disposizioni normative sia nell'interpretazione giudiziaria dei vertici del sistema. Infatti, mentre l'acquis dell'UE stabilisce standard minimi comuni in materia di diritti processuali penali, la necessità di promuoverne un'applicazione efficace e coerente rimane particolarmente pressante a causa della forte frammentazione della legislazione nazionale e della relativa giurisprudenza. In termini generali, il quadro che emerge mostra alcuni punti di forza del sistema italiano, con particolare riferimento al diritto al difensore, al diritto all'informazione e alla disclosure (e, in misura meno uniforme, alle regole di esclusione probatoria quando si tratti di tutelare le violazioni delle garanzie difensive). Non mancano tuttavia alcune criticità, spesso legate alla prassi (ad esempio, la necessaria formazione che i difensori degli imputati vulnerabili dovrebbero ricevere, il patrocinio a spese dello Stato, la qualità e l'efficacia del diritto all'interprete e la tradizione degli atti). La presente analisi del sistema italiano, insieme a quella sviluppata per gli altri 10 Stati Membri dell’UE coinvolti nel progetto (Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia) ed ai risultati dell’analisi semantica dei testi normativi, fondata su tecniche di Intelligenza Artificiale, ha consentito di sviluppare una ricerca innovativa nei metodi e nei contenuti, che, oltre alla piattaforma Crossjustice, ha trovato recente pubblicazione anche in un volume edito da Brill (Giuseppe Contissa, Giulia Lasagni, Michele Caianiello, Giovanni Sartor (eds.), Effective Protection of the Rights of the Accused in the EU Directives. A Computable Approach to Criminal Procedure Law, 2022)

    Del modo di misurare le distantie, le superficie, i corpi, le piante, le prouincie, le prospettiue & tutte le altre cose terrene, che possono occorrere a gli huomini, secondo le vere regole d'Euclide & de gli altri piu lodati scrittori

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    El nombre del autor precede al tít.ColofónPort. grab. xil. alegóricaLas h. de grab. y las il. xil.En sign. A2, grab. xil. ret. de Cosimo BartoliEnc. Perg.Sign.: A4, A-Z4, Aa-Nn

    Título: Del modo di misurare le distantie, le superficie, i corpi, le piante, le provincie, le prospettive & tutte le altre cose terrene

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    ColofónSign.: A-S\p8\s, T\p4\s, [ ]\p2\sFol. desde h. 4Port. con grab. xilA-S\p8\s, T\p4\s, [ ]\p2\sRetrato xil. del autor en h. [2]Las h. de grab. pleg. son xil. de figuras geométricasLas il. son grab. xil., en su mayoría figuras geométricasPort. con grab. xilLas h. de brab. pleg. son xil. de figuras geométrica

    Conversion of post-industrial PET-PE scraps into compatibilized plastic blends for new applications

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    Poly(ethylene terephthalate) (PET) / poly(ethylene) (PE) granules coming from a post-industrial packaging stream were directed to new applications .The collected material was first characterized through selective extractions followed by infrared analysis. After the characterization work the presence of poly(ethylene-co-vinyl acetate) (EVA) copolymer was evidenced. Moreover the degree of yellowing was shown to increase by increasing the PE content in the granules batch. The blending of PET/PE with a stabilizer allowed to control its thermal stability, moreover the addition of compatibilizers resulted in the possibility of modulating both rheological and mechanical properties. Hence the use of stabilizers and compatibilizers .allowed to upgrade postindustrial PET/PE based materials for the use in different industrial application

    Adaptive message packing for group communication systems

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    Abstract. Group communication is one of the main paradigms for implementing replication middleware. The high run-time costs of group communication may constitute a major performance bottleneck for modern enterprise applications. In this paper we investigate the applicability of message packing, a technique originally proposed by Friedman and Van Renesse in 1997 for improving the performance of group communication, to modern hardware and group communication toolkits. Most importantly, we extend this technique with a policy for varying the packing degree automatically, based on dynamic estimates of the optimal packing degree. The resulting system is adaptive in that it allows exploiting message packing efficiently in a dynamic and potentially unknown run-time environment. Several case studies are analyzed.

    POLYESTER BLENDS NANOCOMPOSITES AND COMPOSITES WITH INCREASED THERMAL STABILITY OR FLAME ESTINGUISHING PROPERTIES

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    The dispersion of phyllosilicates into polymer or blends at nanometer scale [1] allows improving the properties of the polymer matrix [2] including thermal stability and flame retardancy .Indeed the dispersion of nanoclays favors char formation on the burning surface [3]. Poly(ethylene terephthalate) (PET), which is one of the most diffused polymers, is used in a wide variety of applications. PET-based nanocomposites which contain phyllosilicates are considered superior for providing improved gas barrier properties, due mainly to the strong effect of confinement as the result of a high surface: volume ratio (i.e., reducing chain mobility and permeability [4]), as well as to the enhancement of tortuosity [5] of the path required for small molecules to permeate through the polymer film due to the presence of silicate lamellae. Flame retardancy and gas barrier functions are much-required properties in the area of textiles and civil engineering, the main aim being to develop fabrics or security panels and interior decorations with flame self-extinguishing properties [6]. PET based micro-composites can also show flame estinguishing properties when filled with phosphorous derivatives which are quite effective for imparting flame estinguishig properties to PET blends [7]. In the present contribution some insights on the preparation of PET nanocomposites with modified nanosilicates (dellite) and ipophosphite based microcomposites are reported
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