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Reconstructing the recent West Nile virus lineage 2 epidemic in Europe and Italy using discrete and continuous phylogeography
West Nile virus lineage 2 (WNV-2) was mainly confined to sub-Saharan Africa until the early 2000s, when it was identified for the first time in Central Europe causing outbreaks of human and animal infection. The aim of this study was to reconstruct the origin and dispersion of WNV-2 in Central Europe and Italy on a phylodynamic and phylogeographical basis. To this aim, discrete and continuous space phylogeographical models were applied to a total of 33 newly characterised full-length viral genomes obtained from mosquitoes, birds and humans in Northern Italy in the years 2013-2015 aligned with 64 complete sequences isolated mainly in Europe. The European isolates segregated into two highly significant clades: a small one including three sequences and a large clade including the majority of isolates obtained in Central Europe since 2004. Discrete phylogeographical analysis showed that the most probable location of the root of the largest European clade was in Hungary a mean 12.78 years ago. The European clade bifurcated into two highly supported subclades: one including most of the Central/East European isolates and the other encompassing all of the isolates obtained in Greece. The continuous space phylogeographical analysis of the Italian clade showed that WNV-2 entered Italy in about 2008, probably by crossing the Adriatic sea and reaching a central area of the Po Valley. The epidemic then spread simultaneously eastward, to reach the region of the Po delta in 2013, and westward to the border area between Lombardy and Piedmont in 2014; later, the western strain changed direction southward, and reached the central area of the Po valley once again in 2015. Over a period of about seven years, the virus spread all over an area of northern Italy by following the Po river and its main tributaries
Memoria del passato
Il saggio, integrato da un ricco corredo iconografico, segue le tappe principali della costruzione e trasmissione dei principali miti fondativi dell'identitĂ nazionale: dal Risorgimento alla Grande Guerra, dal fascismo alla resistenza, i momenti periodizzanti della storia postunitaria sono osservati attraverso l'angolazione delle immagini e della battaglia sui simboli e sulle memorie del passato nazionale
Alla scoperta dell'Italia. Scritture private nell'Ottocento italiano
Il saggio prende in esame una copiosa produzione di testi di scrittura privata
del XIX secolo (lettere, diari, memorie), conservati all'Archivio diaristico
nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo). L'analisi punta a presentare il
contesto nel quale questi documenti sono stati prodotti, gli autori, le
tematiche presenti, le questioni di ordine metodologico e storiografico che il
loro utilizzo solleva. Si tratta di un corpus documentario ricco e variegato,
che spazia dalla descrizione delle campagne per l'indipendenza ai resoconti di
viaggio nelle cittĂ italiane, dalle note di un ispettore scolastico ai bilanci
biografici di una stagione umana, affettiva e professionale. Emerge la
possibilitĂ di rivisitare in chiave critica alcuni passaggi della storia del
Risorgimento e dell'Italia unita, che sono esplorati da un'angolazione in cui
pubblico e privato si mescolano e danno sostanza alla complessitĂ del quadro
storico, in decenni cruciali per la formazione dello stato nazionale.
Intervista sul Risorgimento
Riflessione sui passaggi storiografici della discussione recente sul Risorgimento e sul loro intreccio nel discorso pubblico nazional
Predappio. Politiche della memoria e dell’oblio tra fascismo e repubblica
Predappio come luogo della memoria e oggetto di uso pubblico della storia, tra fascismo e Italia repubblican
Il racconto del Risorgimento
Linee del racconto museale del Risorgimento, articolo inserito nel dossier "Rappresentare la storia. Musei e contemporaneitĂ ", a cura di P. Tamassia
Recensione a Luca G. Manenti, Massoneria e Irredentismo. Geografia dell’associazionismo patriottico in Italia tra Otto e Novecento, Trieste, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione, Quaderni di "Qualestoria", 2015.
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