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Innovazione nel trasporto marittimo: inquadramento teorico e casi applicativi
Sempre più frequentemente si rilevano processi innovativi in tutti i settori del trasporto inclusa l’intermodalità. In particolare, si possono identificare diverse tipologie di innovazioni, siano esse di carattere tecnologico, organizzativo o socio-culturale. Considerando lo stato dell’arte di tali innovazioni, è evidente la mancanza di analisi di benchmarking o di altre metodologie di analisi delle innovazioni nei sistemi di trasporto. In questo paper si intende innanzi tutto identificare valutare i paths alla base dei nuovi processi innovativi in ambito marittimo-portuale, oltre alle principali determinanti, agli attori coinvolti e al loro ruolo in tali processi, ed infine quali azioni di policy sono o potrebbero essere adottate. Si procederà quindi all’analisi di alcune best practices a livello sia globale che locale per identificare e valutare le condizioni economicoorganizzative e di policy che consentono l’applicazione di concetti e processi innovativi nell’ambito del trasporto marittimo. A tal fine, saranno stabilite tipologie di variabili che determineranno le possibili path options. Esse costituiranno la base per l’identificazione di casi innovativi di successo, ma anche di quelli classificabili come “non ancora di successo”, ad esempio a seguito di barriere all’implementazione e alla trasferibilità di concetti e processi innovativi. Sarà così possibile determinare quali innovazioni possono essere ulteriormente sviluppate e quali invece sono state applicate per un tempo relativamente breve, risultando ad oggi fallimentari nel caso di sistemi innovativi di trasporto marittimo-portuale.innovation, maritime transport, path options, innovation benchmarking
Il benchmarking di un terminal container: il posizionamento competitivo dei terminalisti in Liguria
Le analisi di questo paper mirano a delineare un quadro conoscitivo sullo stato dell’offerta dei terminal container nell’ambito competitivo europeo. In particolare, tale studio si prefigge di identificare i punti di forza e debolezza dei porti liguri rispetto ai principali competitor. A questo proposito occorre precisare che non esiste in letteratura un indicatore sintetico in grado di esprimere la dotazione delle risorse distintive di una catena del valore portuale. Soltanto recentemente ne è stato proposto uno per definire l’efficienza di un terminal container A fronte di tali considerazioni e delle fonti di informazioni disponibili (precarie quanto a significatività e a confrontabilità nello spazio), l’analisi della situazione dell’offerta dei maggiori terminal container europei è stata condotta secondo i seguenti criteri metodologici: delimitazione dell’ambito competitivo, ovvero individuazione degli scali europei, attuali e potenziali, in concorrenza con il sistema dei porti liguri; analisi e valutazione della capacità offerta mediante la costruzione di appositi indicatori di dotazione strutturale e di performance.container terminal, competitive positioning, benchmarkin
Key factors and barriers to the adoption of cold ironing in europe
The first cases of successful implementation of cold ironing can be found in Alaska about twenty years ago. In that case, the energy cost was lower than in Europe where cold ironing has been developed only in the latest years at few ports. The present paper investigates the innovative process of cold ironing at European level. Firstly, its recent development in Europe is documented as well as the main concern of its corresponding legislation. Then, the adoption of this initiative by the “green ports” concept is discussed. Secondly, the technical barriers, such as lack of standardization of electricity parameters are mentioned. And given that port electrical infrastructure needed onshore represents a huge investment that not all ports are financially able to do, the financial problematic is treated explicitly taking into account the cost of energy at ports (directly provided by electric centrals or converted) against the energy cost onboard. Finally, conclusions are drawn covering the main barriers confronted by this technology and the future premises of cold ironing at European ports considering the social and environmental benefits in terms of air and noise pollution.cold ironing, energy cost, technology barrier, European ports, environmenta
Il car sharing come business development area: analisi del settore, strategie d’impresa e ricadute socio economich
In economia della mobilità urbana, con il termine inglese car sharing si definisce la fruizione in sequenza di un unico veicolo da parte di una pluralità di utenti, sia attraverso iniziative di multiproprietà poste in essere da soggetti privati, sia attraverso iniziative pubbliche tendenti a costituire un parco di auto fruibili dall’utenza e reperibili in punti prestabiliti, dietro il pagamento di un prezzo. Si tratta di una misura che si colloca nell’indirizzo strategico di incremento dei coefficienti di carico delle automobili, ed è quindi volta a favorire il corretto dimensionamento dei veicoli rispetto alla domanda di mobilità, ossia l’adeguatezza delle dimensioni dei veicoli e, più in generale, delle dimensioni dell’offerta rispetto alla consistenza della domanda. Il car sharing è generalmente erogato da un gestore che può essere costituito in diverse forme societarie, e offre la condivisione di un parco di autovetture ai propri associati, ciascuno dei quali paga solo l’utilizzo effettivo dei veicoli. Un’unica auto nell’arco della giornata viene dunque guidata da più persone, autonomamente e in periodi diversi, per il tempo necessario a ciascuno a soddisfare le proprie esigenze di mobilità. Il potenziale competitivo del servizio risiede nell’originalità dell’offerta: si acquista l’uso del mezzo anziché il mezzo stesso, vengono quindi garantiti benefici simili a quelle dell’auto privata in termini di flessibilità e comfort, ma a costi (privati ed esterni) inferiori rispetto alla proprietà. Nel presente lavoro, dopo una disamina dei cambiamenti nella domanda di mobilità (§2), una premessa economica relativa al car sharing (§3) e al suo posizionamento nell’ambito della mobilità urbana (§4), si descrivono l’espansione e lo sviluppo storico del car sharing (§5) e il suo potenziale come mercato di nicchia (§6); si procede quindi ad un’analisi critica delle più significative esperienze europee (§7) ed extra europee (§8) per poi effettuare una comparazione della realtà italiana con due casi esteri (§9), con l’obiettivo di tracciare una valutazione complessiva dei casi analizzati e di suggerire le leve utilizzabili e gli sforzi imprenditoriali che i gestori italiani dovrebbero compiere per ricalcare l’esperienza dei leader nella fornitura del car sharing (§10).car sharing, public finance, business development area
HLA-C dysregulation as a possible mechanism of immune evasion in SARS-CoV-2 and other RNA-virus infections
One of the mechanisms by which viruses can evade the host's immune system is to modify the host's DNA methylation pattern. This work aims to investigate the DNA methylation and gene expression profile of COVID-19 patients, divided into symptomatic and asymptomatic, and healthy controls, focusing on genes involved in the immune response. In this study, changes in the methylome of COVID-19 patients' upper airways cells, the first barrier against respiratory infections and the first cells presenting viral antigens, are shown for the first time. Our results showed alterations in the methylation pattern of genes encoding proteins implicated in the response against pathogens, in particular the HLA-C gene, also important for the T-cell mediated memory response. HLA-C expression significantly decreases in COVID-19 patients, especially in those with a more severe prognosis and without other possibly confounding co-morbidities. Moreover, our bionformatic analysis revealed that the identified methylation alteration overlaps with enhancers regulating HLA-C expression, suggesting an additional mechanism exploited by SARS-CoV-2 to inhibit this fundamental player in the host's immune response. HLA-C could therefore represent both a prognostic marker and an excellent therapeutic target, also suggesting a preventive intervention that conjugate a virus-specific antigenic stimulation with an adjuvant increasing the T-cell mediated memory response
Non-AIDS defining cancers in the D:A:D Study - time trends and predictors of survival : A cohort study
Background: Non-AIDS defining cancers (NADC) are an important cause of morbidity and mortality in HIV-positive individuals. Using data from a large international cohort of HIV-positive individuals, we described the incidence of NADC from 2004-2010, and described subsequent mortality and predictors of these.Methods: Individuals were followed from 1st January 2004/enrolment in study, until the earliest of a new NADC, 1st February 2010, death or six months after the patient's last visit. Incidence rates were estimated for each year of follow-up, overall and stratified by gender, age and mode of HIV acquisition. Cumulative risk of mortality following NADC diagnosis was summarised using Kaplan-Meier methods, with follow-up for these analyses from the date of NADC diagnosis until the patient's death, 1st February 2010 or 6 months after the patient's last visit. Factors associated with mortality following NADC diagnosis were identified using multivariable Cox proportional hazards regression.Results: Over 176,775 person-years (PY), 880 (2.1%) patients developed a new NADC (incidence: 4.98/1000PY [95% confidence interval 4.65, 5.31]). Over a third of these patients (327, 37.2%) had died by 1st February 2010. Time trends for lung cancer, anal cancer and Hodgkin's lymphoma were broadly consistent. Kaplan-Meier cumulative mortality estimates at 1, 3 and 5 years after NADC diagnosis were 28.2% [95% CI 25.1-31.2], 42.0% [38.2-45.8] and 47.3% [42.4-52.2], respectively. Significant predictors of poorer survival after diagnosis of NADC were lung cancer (compared to other cancer types), male gender, non-white ethnicity, and smoking status. Later year of diagnosis and higher CD4 count at NADC diagnosis were associated with improved survival. The incidence of NADC remained stable over the period 2004-2010 in this large observational cohort.Conclusions: The prognosis after diagnosis of NADC, in particular lung cancer and disseminated cancer, is poor but has improved somewhat over time. Modifiable risk factors, such as smoking and low CD4 counts, were associated with mortality following a diagnosis of NADC. © 2013 Worm et al.; licensee BioMed Central Ltd
Il benchmarking di un terminal container: il posizionamento competitivo dei terminalisti in Liguria
Mirabilia Romae : fusione tra architettura romana e couture: Valentino a Villa Adriana
LAUREA MAGISTRALEIl progetto propone di trasformare Villa Adriana a Tivoli in un palcoscenico unico, dove l'eredità storica si fonde armoniosamente con l'eleganza moderna della haute couture. In collaborazione con il prestigioso marchio di alta moda Valentino, si darà vita a una sfilata di moda, celebrando la sinergia tra creatività contemporanea e patrimonio culturale.
Attraverso un percorso appositamente concepito per l'evento, gli invitati avranno l'opportunità di immergersi in un viaggio unico, esplorando una parte della villa che culminerà nella presentazione della collezione Valentino. In parallelo, si svilupperà un museo permanente che si integrerà armoniosamente nelle antiche rovine dell'antiquarium, dedicato a evidenziare il profondo legame tra moda e patrimonio culturale.
La connessione tra moda e patrimonio culturale sarà ulteriormente enfatizzata attraverso la creazione di un museo permanente, in cui saranno esposti elementi che evidenziano il rapporto intimo tra fashion e heritage. Questo museo, integrato con armonia nella struttura esistente di Villa Adriana, si trasformerà in uno spazio espositivo e esplorativo destinato a lasciare un'impronta duratura. Gli allestimenti per la presentazione della collezione di moda lasceranno un'impronta semi-permanente, trasformandosi successivamente in ulteriori spazi espositivi annessi al museo e parte di nuovi percorsi per l'esplorazione di Villa Adriana.
La scelta del brand Valentino è stata motivata dalla sua profonda connessione con l'heritage e dalla sua relazione speciale con la città di Roma, attingendo ispirazione dalla storia, dall'arte e dall'architettura che caratterizzano la capitale. In conclusione, questo progetto si propone di non solo creare un'esperienza straordinaria durante la sfilata, ma anche di contribuire alla preservazione e alla promozione del ricco patrimonio storico di Villa Adriana.The project proposes to transform Hadrian's Villa in Tivoli into a unique stage, where historical heritage blends harmoniously with the modern elegance of haute couture. In collaboration with the prestigious haute couture brand Valentino, a fashion show will take place, celebrating the synergy between contemporary creativity and cultural heritage.
Through a path specially designed for the event, guests will have the opportunity to immerse themselves in a unique journey, exploring a part of the villa that will culminate in the presentation of the Valentino collection. In parallel, a permanent museum will be developed that will be harmoniously integrated into the ancient ruins of the antiquarium, dedicated to highlighting the deep link between fashion and cultural heritage.
The connection between fashion and cultural heritage will be further emphasized through the creation of a permanent museum, in which elements that highlight the intimate relationship between fashion and heritage will be exhibited. This museum, harmoniously integrated into the existing structure of Hadrian's Villa, will be transformed into an exhibition and exploratory space destined to leave a lasting imprint.
The installations for the presentation of the fashion collection will leave a semi-permanent imprint, subsequently transforming into additional exhibition spaces attached to the museum and part of new paths for the exploration of Hadrian's Villa.
The choice of the Valentino brand was motivated by its deep connection with heritage and its special relationship with the city of Rome, drawing inspiration from the history, art and architecture that characterize the capital. In conclusion, this project aims not only to create an extraordinary experience during the parade, but also to contribute to the preservation and promotion of the rich historical heritage of Hadrian's Villa
CEO’s decision-making and corporate social performance: Disentangling the role of serendipity
The aim of this research is to investigate the influence of the CEO’s decision-making on corporate social performance, in particular by analyzing the role of serendipity over the CEO’s decisions oriented to sustainability. This study contributes to the ongoing debate about the influence of individual-level characteristics on corporate sustainability outcomes, shedding some light on the role of serendipity. Understanding how to raise a serendipitous leader embracing sustainability tenets can be beneficial to both the firm and society.</jats:p
