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Coronavirus Disease 2019: Cardiac Complications and Considerations for Returning to Sports Participation.
Coronavirus disease 2019 (COVID-19) is caused by the severe acute respiratory syndrome coronavirus 2. While the majority of symptoms and morbidity relate to the lung, cardiac complications have been well reported and confer increased mortality. Many countries in Europe have passed the peak of the pandemic and adaptations are being made as we progress towards a 'new normal'. As part of this, governments have been planning strategies for the return of elite sports. This article summarises the potential implications of COVID-19 for athletes returning to sport, including common cardiac complications of the disease; consensus recommendations for the return to sport after having COVID-19; and international recommendations for the management of cardiac pathology that may occur as a result of COVID-19. The authors also examine the potential overlap of pathology with physiological change seen in athletes' hearts
Regional Redistribution and Risk Sharing in Italy: The Role of Different Tiers of Government
The effect of Pr co-doping on the densification and electrical properties of Sr-LaAlO3
Il sistema fiscale e la ricerca della crescita perduta
Il paper analizza i principali interventi in ambito fiscale del 2014. Dopo aver illustrato l’andamento del gettito tributario si sofferma in particolare sull’analisi del taglio del cuneo fiscale e sui provvedimenti contenuti nella legge di stabilità e nella legge delega per migliorare l’efficienza della tassazione sulle imprese e il contrasto all’evasione fiscale
La perequazione delle Regioni e degli Enti locali
In un paese dai molti dualismi come l’Italia, il problema della
redistribuzione delle risorse pubbliche tra le diverse aree territoriali occupa un posto centrale nel dibattito politico ed economico. Il sistema dei trasferimenti interregionali gestito dal bilancio pubblico ha lo scopo di ridurre le disparità fiscali (in senso orizzontale) tra le varie giurisdizioni territoriali dovute alle loro diverse capacità di produrre gettito e/o ai loro diversi bisogni di spesa pubblica. Il problema di come disegnare un sistema di relazioni finanziarie che persegua obiettivi di equalizzazione territoriale preservando al
contempo adeguati incentivi per i responsabili locali delle politiche
pubbliche per un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche e per un
adeguato sforzo fiscale sul territorio è questione che coinvolge tanto gli Stati unitari quanto quelli a struttura istituzionale decentrata.
Tuttavia, mentre nei primi la redistribuzione interregionale si realizza mediante trasferimenti impliciti attivati da programmi di intervento pubblico di prelievo o di spesa che hanno come unità di riferimento individui, famiglie, o imprese (e che redistribuiscono il reddito sulla base di caratteristiche ritenute rilevanti quali il reddito, l'età , lo stato di salute, il settore di attività , ecc.), negli Stati federali o fortemente decentrati la riallocazione delle risorse pubbliche tra territori passa anche attraverso programmi esplicitamente designati a tale scopo come sono gli schemi di perequazione regionale o locale, o i programmi di investimento pubblico a sostegno delle aree sottoutilizzate .
La legge delega sul federalismo fiscale interviene sui meccanismi di equalizzazione fiscale delle Regioni e degli Enti locali essenzialmente con la finalità di fondare su basi più razionali o obiettive (quelle che dovrebbero derivare, nei loro principi fondamentali, dall’art. 119 della Costituzione) il sistema dei trasferimenti perequativi esistente nel nostro paese. Si tratta di un obiettivo ambizioso, inseguito senza successo per le Regioni con la riforma del decreto legislativo n. 56/2000 e per i Comuni con i ripetuti tentativi di riordino del sistema dei trasferimenti statali a loro favore succedutisi negli ultimi vent’anni (in particolare il d.l. n. 504/ 1992). Si tratta al contempo di una riforma che va costruita a partire dall’esistente: nella sanità le Regioni ricevono parte dei finanziamenti (quelli corrispondente all’ex-Fondo sanitario nazionale) sulla base di quote capitarie pesate che configurano in qualche misura per quel settore un sistema perequativo sui fabbisogni, mentre per i Comuni il progressivo svuotamento della riforma del sistema dei trasferimenti erariali del 1992 ha portato ad una ripartizione delle risorse tra Enti segnata da forti sperequazioni.
Questo lavoro illustra innanzitutto i principi direttivi della riforma
dei meccanismi perequativi di Regioni ed Enti locali previsti dalla
legge delega (par. 2). Nel tentativo di colmare in qualche misura la mancanza di valutazioni quantitative ufficiali a corredo della riforma, viene poi presentata una serie di simulazioni sui possibili effetti redistributivi tra Regioni e tra Comuni dei nuovi sistemi di
perequazione (par. 3). Anche in ragione della loro indeterminatezza, la riforma dei meccanismi perequativi presenta alcuni profili critici che sono discussi nel par. 4. Il par. 5 è infine dedicato ad un approfondimento sul tema della perequazione delle spese infrastrutturali promosse sia dallo Stato che dagli Enti decentrati
Problemi applicativi dell’Irap sull’intermediazione bancaria
Il lavoro discute dei problemi della valutazione del valore aggiunto dei servizi offerti dalle istituzioni finanziarie e della sua tassazione mediante l'Iva e l'Irap
Designing Intergovernmental Fiscal Relations: Some Insights from the Recent Italian Reform
During the last decade, the Italian system of intergovernmental fiscal relations has been involved in a radical process of reform that is still under way. The reform has assigned Regions new taxing powers and has introduced a new system of interregional transfers. This paper provides a review of the recent reform and offers some tentative answers to the issues still open, relying on a series of simulations and projections. A number of conclusions have been reached. First, when the long-run performance of the new financing systems is investigated, regional resources may no longer be adequate to meet future health needs. Second, the incentives for active tax policies seem either to prove too weak or even to cause undesirable results. Finally, the complete devolution to the Regions of some significant public expenditure functions risks strengthening the polarisation of financial flows between the Northern and Southern Regions in the long run
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