714 research outputs found

    Metabolic Alterations in Cardiomyocytes of Patients with Duchenne and Becker Muscular Dystrophies

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    Duchenne and Becker muscular dystrophies (DMD/BMD) result in progressive weakness of skeletal and cardiac muscles due to the deficiency of functional dystrophin. Respiratory failure is a leading cause of mortality in DMD patients; however, improved management of the respiratory symptoms have increased patients’ life expectancy, thereby also increasing the clinical relevance of heart disease. In fact, the prevalence of cardiomyopathy, which significantly contributes to mortality in DMD patients, increases with age and disease progression, so that over 95% of adult patients has cardiomyopathy signs. We here review the current literature featuring the metabolic alterations observed in the dystrophic heart of the mdx mouse, i.e., the best-studied animal model of the disease, and discuss their pathophysiological role in the DMD heart. It is well assessed that dystrophin deficiency is associated with pathological alterations of lipid metabolism, intracellular calcium levels, neuronal nitric oxide (NO) synthase localization, and NO and reactive oxygen species production. These metabolic stressors contribute to impair the function of the cardiac mitochondrial bulk, which has a relevant pathophysiological role in the development of cardiomyopathy. In fact, mitochondrial dysfunction becomes more severe as the dystrophic process progresses, thereby indicating it may be both the cause and the consequence of the dystrophic process in the DMD heart

    The oxidative damage to the human telomere: effects of 5-hydroxymethyl-2'-deoxyuridine on telomeric G-quadruplex structures

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    As part of the genome, human telomeric regions can be damaged by the chemically reactive molecules responsible for oxidative DNA damage. Considering that G-quadruplex structures have been proven to occur in human telomere regions, several studies have been devoted to investigating the effect of oxidation products on the properties of these structures. However only investigations concerning the presence in G-quadruplexes of the main oxidation products of deoxyguanosine and deoxyadenosine have appeared in the literature. Here, we investigated the effects of 5-hydroxymethyl-2’-deoxyuridine (5-hmdU), one of the main oxidation products of T, on the physical–chemical properties of the G-quadruplex structures formed by two human telomeric sequences. Collected calorimetric, circular dichroism and electrophoretic data suggest that, in contrast to most of the results on other damage, the replacement of a T with a 5-hmdU results in only negligible effects on structural stability. Reported results and other data from literature suggest a possible protecting effect of the loop residues on the other parts of the G-quadruplexes

    Chronotopes in learner-generated contexts. A reflection about the interconnectedness of temporal and spatial dimensions to provide a framework for the exploration of hybrid learning ecologies of doctoral e-researchers

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    This work is concerned with a reflection on the construct of “chronotope” (Bakhtin, 1981) as a conceptual tool suitable for illustrating the affordances of emerging Web 2.0 learning ecologies of doctoral researchers. For the purposes of this work, the chronotope is considered as an analytical lens suitable for illustrating the movements of PhD researchers across shifting space/time configurations (affordances) arising from scholarly environments increasingly permeated by digital mediation.The conceptual framework under construction looks at the intersection of time and space being produced by self-directed PhD students, engaged in sifting the learning opportunities provided both by institution-bounded and self-organized learning ecologies in the open Web. The focus is on the role that personal technologies – especially social Web tools and environments – play in the function of supporting academic identity building in the course of a doctorate and in affecting the boundary crossing activities undertaken by PhD e-researchers in their efforts to draw opportunities from hybrid (analog/digital; formal/informal) learning ecologies.The developmental phases of a doctoral journey (Gardner, 2009), along with the interweaving of past-present-future in the “identity-trajectory” of PhD students (McAlpine & Amundsen, 2011), are adopted to provide a preliminary frame for the object of study. It is argued that the notion of chronotope, understood as multiple and variously appearing institutional constraints and individual motivations, can help to make sense of the extent to which this new ‘species’ of doctoral e-researcher is able to co-evolve within the academic culture of the local research training environments

    Sopravvenienze e contratto di appalto

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    2009 - 2010L’indagine prende le mosse dallo studio da un lato dell’intreccio delle regole civilistiche e pubblicistiche, partendo dall’assunto che l’attività amministrativa, volta alla cura di interessi pubblici, ben può essere esercitata attraverso istituti di diritto privato, nella considerazione che l’autonomia negoziale debba necessariamente innestarsi nell’autonomia funzionale della quale l’amministrazione è portatrice, e dall’altro lato dallo studio del fatto che il perdurare nel tempo del rapporto contrattuale e delle relative situazioni giuridiche possa venire intralciato da accadimenti esterni che possono ostacolare l’attuazione e la realizzazione degli interessi sottesi. La scelta di esaminare proprio il contratto di appalto dipende dal fatto che trattasi di fattispecie in grado di coniugare i due momenti fondamentali della ricerca: per un verso infatti racchiude, quando si tratta di appalto pubblico, sia la fase pubblicistica contraddistinta dall’attività della pubblica amministrazione quale il soddisfacimento dell’interesse pubblico affidato alla sua cura, attraverso l’obbligato rispetto dei canoni fondamentali di trasparenza, efficienza, parità di condizioni nell’accesso al mercato ed economicità, sia la fase privatistica della stipulazione di un contratto, utilizzando tutti quegli strumenti posti a disposizione dei contraenti dal diritto civile e costituenti l’autonomia contrattuale (art. 1321 c.c.), secondo cui le parti sono libere di determinare il contenuto, ovviamente nei limiti imposti dalla legge e sempre che si realizzino interessi meritevoli di tutela secondo il nostro ordinamento. La stessa scelta del contraente dovrà avvenire secondo procedure di evidenza pubblica che, ai sensi dell’art 2, co. 1 d. lgs. 163/2006, dovranno “svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità”. L’altro momento della ricerca riguarda un’analisi più strettamente privatistica dello schema negoziale del contratto di appalto, in cui l’interesse del committente e dell’appaltatore alla realizzazione del risultato pone in primo piano le vicende che intercorrono tra la conclusione del contratto di appalto ed il compimento dell’opera. Infatti l’appalto è suscettibile di subire nel corso del suo svolgimento una serie di trasformazioni mutamenti e alterazioni riconducibili alla nozione di modificazione. La ricerca analizza la fase successiva alla stipulazione contrattuale, perché è proprio in questa fase che si fondono i due temi della ricerca. La conclusione del contratto rappresenta il momento finale attraverso il quale si esprimono e si consolidano gli effetti dell'atto negoziale, a sua volta comprendente il bilanciamento delle opposte aspettative controfattuali degli stipulanti. Successivamente alla conclusione, ognuno dei contraenti beneficia della tranche favorevole della stipula, ponendo conseguentemente in essere i comportamenti che, da soli o in concorso con quelli della propria controparte, hanno la funzione di eseguire il contratto. Proprio dallo studio di questo momento si comprende come la stipulazione non sia idonea a cancellare il dna di autorità della pubblica amministrazione che, pur dopo la stipula del contratto, può tornare a valutare l’interesse pubblico per il quale si è determinata a contrarre, decidendo di annullare l’aggiudicazione per motivi di legittimità (entro un termine ragionevole e tenendo conto, ai sensi dell’art. 21 nonies, degli interessi dei destinatari e dei controinteressati) o di revocarla, ai sensi dell’art. 21 quinquies, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse per mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario. Assumono, altresì, rilevanza giuridica quelle sopravvenienze in grado di alterare notevolmente sul piano qualitativo (impossibilità e presupposizione) o quantitativo (eccessiva onerosità) la prestazione. In linea di principio, secondo il diritto privato, non è in discussione che il contratto possa subire modifiche le quali possono intervenire o in esecuzione di una specifica clausola di rinegoziazione, inserita preventivamente nel contratto, oppure perché le parti si accordano per rivedere il regolamento contrattuale successivamente alla sua definizione. Dopo una panoramica sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione, che conduce al riconoscimento per la pubblica amministrazione della piena soggettività giuridica e quindi la piena e generale possibilità di essere titolare di tutte le posizioni giuridiche tipiche del diritto privato; si analizza, brevemente, la procedura di aggiudicazione dei contratti di appalti pubblici al fine di ricostruire la stessa seguendo lo schema negoziale tipico del diritto privato. Da una siffatta analisi si deduce che soltanto la stipulazione e non l’aggiudicazione equivale ad accettazione dell’offerta, e per tali ragioni si affrontano le vicende modificative successive alla stipula del contratto. Particolare rilievo è dato alla cessione del contratto e al sub-appalto, istituti osservati spesso con sfavore perché in grado di incidere in profondità lo stretto rapporto fiduciario insito nel rapporto tra committente ed appaltatore; da tale sfiducia ne è derivata, infatti, l’impossibilità di disporre mutamenti nella figura del privato contraente senza apposita adesione della stazione appaltante, che autorizzi la modifica soggettiva del rapporto contrattuale. Da tener presente sono anche i casi di successione di un soggetto giuridico nella titolarità di un’impresa appaltatrice, in cui il principio cardine su cui ruota tale interpretazione è quello dell’immodificabilità del soggetto partecipante alla gara, in quanto “l’immutabilità della persona dell’esecutore delle opere ha sempre rivestito per l’amministrazione particolare importanza, se non altro per il fatto che lo stesso viene scelto o dovrebbe essere scelto di regola al termine di un complesso procedimento concorsuale volto innanzitutto a consentire la più ampia partecipazione di imprese e poi ad individuare il soggetto meglio qualificato”. Le modifiche contrattuali affrontate nel lavoro comprendono anche il fenomeno del cd. jus variandi dell’amministrazione sui progetti di opere pubbliche già posti in esecuzione. La relativa disciplina consente all’amministrazione, ove se ne verifichi il bisogno, di introdurre nei progetti di lavori, già in corso di esecuzione, “variazioni od aggiunte” che non siano previste dal contratto e di provvedere a tale scopo “mediante una perizia suppletiva che servirà di base ad una distinta sottomissione o ad un’appendice al contratto principale”. Nel caso di varianti e addizioni oltre i limiti consentiti, l’interesse dell’appaltatore è tutelato mediante il diritto potestativo allo scioglimento del contratto. E da qui parte lo studio circa le fattispecie di estinzione dell’appalto diverse dalle cause tipiche di estinzione dell’appalto comuni ai altri contratti, quali l’adempimento, la risoluzione per inadempimento o per impossibilità sopravvenuta della prestazione dell’appaltatore, il mutuo consenso, il decorso del tempo. Infine, non può mancare un considerevole riferimento alla sorte del contratto nel caso di annullamento dell’aggiudicazione, ed il correlato tema del risarcimento dei danni. Molti degli atti del procedimento amministrativo in tema di pubblici appalti sono infatti suscettibili di essere riguardati sia sotto l’angolo visuale del diritto pubblico, sia sotto quello del diritto privato. Si pensi, per esempio, al bando di gara, che può essere considerato come atto amministrativo, lex specialis della procedura selettiva, sia come invito a offrire; e così all’aggiudicazione, che può essere vista come l’atto conclusivo del procedimento amministrativo in cui la pubblica amministrazione esprime definitivamente la propria volontà (certamente impugnabile davanti al giudice amministrativo) o come accettazione della proposta contrattuale. Dall’analisi effettuata si evidenzia l’impossibilità di descrivere compiutamente il fenomeno rappresentandolo nella rigida contrapposizione di due distinte fasi, senza tener conto degli effetti che ciascuna produce sull’altra, facendone sfumare peraltro i connotati anche in ragione della frequente possibilità di qualificare sotto il profilo privatistico le medesime fattispecie a seconda del particolare caso concreto che di volta in volta occorre affrontare e risolvere. [a cura dell'autore]IX n.s

    Geological constraints for a conceptual evolutionary model of the slope deformations affecting Mt. Nuovo at Ischia (Italy)

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    ischia island was the scenario of several Holocene slope in- stability events occurred at different scales, from shallow mass movements, triggered by meteo-climatic forcing, up to massive rock slope failures such as large debris avalanches these last ones related to the volcano-tectonic dynamics of a resurgent caldera. the present study focuses on the gravitational deformation that in- volves Mt. nuovo, located in the western portion of Mt. epomeo resurgent block. a high-resolution engineering-geological model was reconstructed according to a multi-modelling approach sup- ported by field geo-structural evidences and constrained by pas- sive seismic investigations. it revealed a complex morpho-struc- tural setting and led to the identification of a multiple compound mechanism, involving a rock mass volume of about 190 million of cubic meters. the obtained geological model shows a partial structural control of the pre-existing tectonic pattern on slope deformation mechanisms, highlighting geometric and volumetric similarities between the Mt. nuovo ongoing deformation and an already oc- curred rock avalanche. the defined conceptual evolutionary mod- el allows to hypothesize the role of inner pressures constraining the shear zone initiation and propagation and making reliable a future scenario of generalized collapse. Starting from these new field and laboratory data, numerical models will be reconstructed in order to depict the evolution of the gravitational slope deformation, evaluate its sensitivity and constrain future evolutionary instability scenarios

    DAMP signaling in fungal infections and diseases

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    Fungal infections and diseases predominantly affect patients with deregulated immunity. Compelling experimental and clinical evidence indicate that severe fungal diseases belong to the spectrum of fungus-related inflammatory diseases. Some degree of inflammation is required for protection during the transitional response occurring temporally between the rapid innate and slower adaptive response. However, progressive inflammation worsens disease and ultimately prevents pathogen eradication. The challenge now is to elucidate cellular and molecular pathways distinguishing protective vs. pathogenic inflammation to fungi. In addition to fungal ligands of pattern recognition receptors (pathogen-associated molecular patterns, PAMPs), several host-encoded proteins, the damage-associated molecular patterns (DAMPs), are released during tissue injury and activate innate recognition receptors. DAMPs have been shown to regulate inflammation in fungal diseases. The DAMP/receptor for advanced glycation end-products axis integrated with the PAMP/Toll-like receptors axis in the generation of the inflammatory response in experimental and clinical fungal pneumonia. These emerging themes better accommodate fungal pathogenesis in the face of high-level inflammation seen in several clinical settings and point to DAMP targeting as a novel immunomodulatory strategy in fungal diseases.Supported by the Specific Targeted Research Project ALLFUN (FP7–HEALTH–2009 Contract number 260338) and the Italian Grant Application 2010 Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (Research Project FFC#21/2010) with the contribution of funded Francesca Guadagnin, Coca Cola light Tribute to Fashion and Delegazione FFC di Belluno). Agostinho Carvalho and Cristina Cunha were financially supported by fellowships from Fundação para a Ciência e Tecnologia (contracts SFRH/BPD/46292/2008 and SFRH/BD/65962/2009, respectively)

    Strand directionality affects cation binding and movement within tetramolecular G-quadruplexes

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    Nuclear magnetic resonance study of G-quadruplex structures formed by d(TG3T) and its modified analogs containing a 50-50 or 30-30 inversion of polarity sites, namely d(30TG50-50G2T30), d(30T50- 50G3T30) and d(50TG30-30G2T5’) demonstrates formation of G-quadruplex structures with tetrameric topology and distinct cation-binding preferences. All oligonucleotides are able to form quadruplex structures with two binding sites, although the modified oligonucleotides also form, in variable amounts, quadruplex structures with only one bound cation. The inter-quartet cavities at the inversion of polarity sites bind ammonium ions less tightly than a naturally occurring 50-30 backbone. Exchange of 15NH+ 4 ions between G-quadruplex and bulk solution is faster at the 30-end in comparison to the 50-end. In addition to strand directionality, cation movement is influenced by formation of an all-syn G-quartet. Formation of such quartet has been observed also for the parent d(TG3T) that besides the canonical quadruplex with only all-anti G-quartets, forms a tetramolecular parallel quadruplex containing one all-syn G-quartet, never observed before in unmodified quadruplex structures

    El teatro musical aplicado a personas con talentos especiales: una experiencia en Liberarte

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    En la actualidad Perú cuenta con un millón y medio de personas que presentan algún tipo de discapacidad, dentro de las cuales el 30% tiene dificultades para llevar a cabo un buen desarrollo de las habilidades comunicacionales. Es por ello que en la presente investigación se muestra las diferentes herramientas comunicacionales que personas con habilidades especiales o discapacidad intelectual –especialmente acentuando los casos de síndrome de Down y autismo– pueden lograr desarrollar y/o mejorar a través de la práctica de teatro musical. Para poder entender esto de una mejor forma, se ha llevado a cabo una observación de los talleres de la escuela Liberarte de Jonathan Oliveros –escuela de teatro musical para personas con talentos especiales. Asimismo, se hace una breve revisión de las distintas formas de aplicar el teatro en distintos ámbitos, partiendo del psicodrama hasta llegar al teatro-terapia. Lo que se pretende, es poder encontrar una forma adecuada de desarrollar de forma óptima ciertas habilidades en este grupo de personas para que a partir de ello, puedan lograr introducirse de una mejor forma en la sociedad y así, finalmente, apuntar hacia una verdadera inclusión social.Tesi

    Improved performances of catalytic G-quadruplexes (G4-DNAzymes) via the chemical modifications of the DNA backbone to provide Gquadruplexes with double 3′-external G-quartets

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    Here we report on the design of a new catalytic G-quadruplex-DNA system (G4-DNAzyme) based on the modification of the DNA scaffold to provide the DNA pre-catalyst with two identical 3′-ends, known to bemore catalytically proficient than the 5′-ends. To this end, we introduced a 5′-5′ inversion of polarity site in the middle of the G4-forming sequences AG4A andAG6A to obtain d(3′AGG5′-5′GGA3′) (orAG2-G2A) and d(3′AGGG5′-5′GGGA3′) (or AG3-G3A) that fold into stable G4 whose tetramolecular nature was confirmed via nuclear magnetic resonance (NMR) and circular dichroism(CD) investigations. Both AG2-G2AandAG3-G3A display two identical external G-quartets (3′-ends) known to interact with the cofactor hemin with a high efficiency, making the resulting complex competent to performhemoprotein-like catalysis (G4-DNAzyme). A systematic comparison of the performances of modified and unmodified G4s lends credence to the relevance of the modification exploited here (5′-5′ inversion of polarity site), which represents a new chemical opportunity to improve the overall activity of catalytic G4s

    HIV-1 induces in vivo platelet activation by enhancing platelet NOX2 activity.

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    OBJECTIVES: HIV-1 patients show increased platelet activation, but the mechanisms involved are not completely clarified. We speculated that HIV-1 might induce in vivo platelet activation by enhancing platelet NOX2-related oxidative stress. METHODS: We measured soluble CD40 Ligand (sCD40L), a systemic marker of platelet activation, in 36 HIV-1 patients under effective combined antiretroviral therapy (cART) and in 10 naïve HIV-1 subjects. As control, 20 healthy subjects (HS) were included. Platelet oxidative stress was measured by platelet NOX2-derived peptide (sNOX2-dp), p47(phox) translocation to platelet membrane and platelet prostaglandin F2α (8-iso-PGF2α). RESULTS: sCD40L was increased both in HIV-1 naïve and cART patients compared to HS (p < 0.001). Platelet sNOX2-dp and 8-iso-PGF2α were significantly higher in HIV-1 naïve subjects compared to those on cART and to HS, and both were mutually correlated (R = 0.734, p < 0.001). A stepwise multivariable linear regression analysis showed that platelet sNOX2-dp (β: 0.803, p < 0.001), HIV-1 infection (β: 0.146, p = 0.014) and age (β: 0.166, p = 0.001) were independently associated to sCD40L levels. CONCLUSIONS: HIV-1 infection is associated with increased platelet oxidative stress, which was related to the activation of NOX2. The independent association between platelet NOX2 activation and plasma levels of sCD40L suggest that in vivo platelet activation may be dependent upon platelet oxidative stress
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