21 research outputs found

    Ten-Year Experience with Endomyocardial Biopsy after Orthotopic Heart Transplantation: Comparison between Trans-Jugular and Trans-Femoral Approach

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    Background: Endomyocardial biopsy (EMB) is considered the gold standard for monitoring allograft rejection after heart transplantation. EMB is an invasive procedure that may be performed via a trans-jugular or a trans-femoral approach with a complication rate reported as less than 6%. The aim of this study was to evaluate the complication rate after EMBs in heart recipients and to compare the results of EMBs performed via a trans-jugular or a trans-femoral approach. Methods: Medical records of heart recipients undergoing EMBs between January 2012 and December 2022 were retrospectively reviewed. EMB-related complications were classified as major (death, pericardial effusion, hemopericardium, cardiac tamponade requiring a pericardiocentesis or an urgent cardiac surgery, ventricular arrythmias, permanent atrio-ventricular block requiring permanent pacing, hemothorax, pneumothorax and retroperitoneal bleeding) and minor (de novo tricuspid regurgitation, arrhythmias, coronary artery fistula, vascular access site complications). Results: A total of 1698 EMBs were performed during the study period at our institution in 212 heart recipients. There were 927 (55%) EMBs performed through a trans-jugular approach (TJ group) and 771 (45%) EMBs performed through a trans-femoral approach (TF group). A total of 60 (3.5%) complications were recorded, including nine (0.5%) major complications (six cardiac tamponades, two pneumothorax and one retroperitoneal bleeding) and 51 (3%) minor complications (seven coronary fistulae, five de novo tricuspid regurgitation, four supraventricular arrythmias and thirty-five vascular access site complications). No difference was found in total (38 [4%] vs. 22 [3%]; p = 0.16) and major (6 [1%} vs. 3 [0.4%]; p = 0.65) complications (32 [3%] vs. 19 [2%]; p = 0.23) between the TJ group and the TF group. No difference was found in male sex, age at time of EMB and time from HT between complicated and not complicated EMBs. Conclusions: EMBs represent a safe procedure with a low risk of complications. In our experience, EMBs performed via a trans-jugular approach are as safe as the trans-femoral approach

    Rapporto sul fenomeno di uso e abuso di sostanze stupefacenti nella Regione Abruzzo. Anno 2006

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of the Region AbruzzoIl report analizza il fenomeno delle dipendenze nel territorio della ASL Milano 2. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1) uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale; 2) prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3) domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4) mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5) malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Rapporto sul fenomeno di uso ed abuso di sostanze stupefacenti nella Regione Abruzzo. Anno 2005.

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Abruzzo RegionIl report analizza il fenomeno delle dipendenze nel territorio della Regione Abruzzo. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Il fenomeno delle dipendenze nella regione Abruzzo. Rapporto anno 2010

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    -Il Report analizza il fenomeno delle dipendenze nella regione Abruzzo. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Rapporto sul fenomeno di uso e abuso di sostanze stupefacenti nella Regione Abruzzo. Anno 2007.

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Abruzzo Region.Il report analizza il fenomeno delle dipendenze nel territorio della Regione Abruzzo. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Il Fenomeno delle Dipendenze nella Regione Abruzzo. Rapporto Anno 2009

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Abruzzo RegionIl Report analizza il fenomeno delle dipendenze nella Regione Abruzzo. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Sistema Integrato Multicentrico di Indicatori. Rapporto 2005. Provincia di Pescara

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    The SIMI (Integrated System of Indicators multicenter) Project contributes to the development of an integrated management of informative data streams related to drug addicted persons. This report analyzes the phenomenon of addiction on the territory of Pescara province through a description of the network services that provide care and rehabilitation of those addicted. Besides the characteristics of users of local services for addictions, has been developed the analysis of the subjects reported to the prefectures for use of illegal drugs and any action taken. Standard methods of estimation were also applied to quantify the proportion of users of substances that do not relate to services and to identify certain characteristics.Il Progetto SIMI (Sistema Integrato Multicentrico di Indicatori) intende contribuire allo sviluppo di una gestione integrata e sinergica dei flussi informativi relativi ai consumatori di sostanze stupefacenti afferenti alle diverse amministrazioni dello Stato. In linea con quanto proposto dall\u27Osservatorio europeo di Lisbona, per la descrizione e analisi del fenomeno connesso all\u27uso/abuso di sostanze, risulta di fondamentale importanza la possibilit? di ottenere informazioni esaustive e comparabili sulle persone che usano e/o abusano di sostanze psicotrope. Il presente rapporto analizza il fenomeno delle dipendenze sul territorio della provincia di Pescara attraverso la descrizione della rete dei servizi preposti alla cura e riabilitazione dei soggetti tossicodipendenti. Accanto alle caratteristiche degli utenti dei servizi territoriali per le dipendenze, ? stata sviluppata l\u27analisi dei soggetti segnalati alle Prefetture per uso di sostanze illegali e degli eventuali provvedimenti adottati. Sono state inoltre applicate metodologie standard di stima per quantificare la quota parte di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi e per identificarne alcune caratteristiche

    Design and methodology of the screening for CKD among older patients across Europe (SCOPE) study: A multicenter cohort observational study

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    Background: Decline of renal function is common in older persons and the prevalence of chronic kidney disease (CKD) is rising with ageing. CKD affects different outcomes relevant to older persons, additionally to morbidity and mortality which makes CKD a relevant health burden in this population. Still, accurate laboratory measurement of kidney function is under debate, since current creatinine-based equations have a certain degree of inaccuracy when used in the older population. The aims of the study are as follows: to assess kidney function in a cohort of 75+ older persons using existing methodologies for CKD screening; to investigate existing and innovative biomarkers of CKD in this cohort, and to align

    Outcomes and Impact on Life Quality

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    Heart transplant represents the gold standard for end-stage heart failure. Through the years, the survival rate and outcomes of patients undergoing heart trans-plantation have progressively improved. However, short-and long-term complica-tions still represent a fundamental challenge for the transplant physician. As years go by, the risk of acute rejection, infection, and graft dysfunction, typical of the early period after transplant, reduces to be replaced by long-term complications linked to immunosuppressive therapy and progressive chronic rejection. Chronic rejection occurs, with Cardiac Allograft Vasculopathy (CAV), in around 50% of heart transplant recipients at ten years from heart transplantation, leading to even-tual graft dysfunction. Immunosuppressive therapy, through the years, is respon-sible for an augmented risk of malignancy, the leading cause of death after five years from heart transplant (22% of patients.). The most frequent are skin cancers, followed by post-transplant lymphoproliferative-disorders (PTLD) and other solid tumors. Progressive renal failure is another consequence of long-term immunosup-pressive therapy, especially with CNIs. End-stage renal failure (defined by serum Creatinine > 2.5 mg/dl, dialysis, or renal transplant) is experienced by 50% of heart transplant recipients within 15 years from heart transplantation. Furthermore, long-term immunosuppressive therapy with corticosteroids leads to a series of metabolic derangements, including diabetes, hypertension, dyslipidemia, obesity, which are recurrent conditions in heart transplant recipients

    Donor management and organ procurement

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    Description of current techniques for donor management and organ procurement in heart transplantatio
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