22 research outputs found

    A review of the benefits of electronic detonators

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    Computerized drilling and the electronic timing of detonations are two technological breakthroughs which have had an important role in updating drilling and blasting excavation methods, although the electronic timing of detonators is still a comparatively infrequent technical solution to precision blasting problems. On the basis of an extensive collection of published cases, this paper reviews the successes achieved and the main expected advantages from the electronic ignition devices. After describing the primary characteristics of these detonators, some elements will be considered, in order to better understand their applications in different conditions, both in open pit and underground sites: extension of the time delay number, freedom in the choice of time intervals between detonations, timing accuracy, reduction of vibrations, control of back-break and fragmentation. The results are compared to those obtained by pyrotechnical timing devices, and summarized in the concluding remarks

    ADVANTEX: Research of innovative tools to support the logistics of the use of excavation materials produced by the Lyon-Turin railway line for the best sustainability and circular economy of the process

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    The Mont-Cenis Base Tunnel is the key work of the new Lyon-Turin railway line. The project envisages a total volume of 37.2 million tons of excavated material over a period of 10 years: a considerable part of the excavated material will be used for the tunnel lining (con-crete or railway embankments) and for the embankments of the open-air sectors, while the remaining part will be transported by rail, conveyor belts, and heavy vehicles to the temporary and permanent storage sites. To maximize the circular economy and the efficiency of the materials logistic, TELT is working with the Politecnico di Torino (Department of Environment, Land, and Infrastructure Engineering, Department of Structural, Geotechnical and Building Engineering, and Department of Applied Science and Technology) and the Interdepartmental Laboratory SISCON - Safety of Infrastructures and Constructions, to study innovative solutions for the char-acterization and reuse of the excavated materials. Given that the materials are substantially undif-ferentiated during the excavation and that the geological classification requires long and complex additional verification activities, which can negatively affect the process, a significant sample of materials excavated at the survey tunnel of La Maddalena (place where the base tunnel will be excavated) were analyzed. The objective of this first phase is the search for new technologies and new processes for the early characterization of the excavated material in order to determine its intended use, designing green concretes (defining its sustainability and mechanical characteristics for structural use, through synthetic parameters, including durability analysis) and backfilling, seeking innovative tools for optimal logistics, in order to “industrialize” the identification process and optimal technologies for automatic process control and traceability, in order to give strength and speed to all activities. The subject of this work is the results of the early characterization experimentation process with the application of artificial intelligence and possible innovative circu-lar solutions

    Valutazione del processo di taglio con filo diamantato in due cave di marmo

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    Le tagliatrici a filo diamantato sono comunemente impiegate in Italia per l’estrazione di rocce ornamentali (sia marmi sia rocce dure, come graniti e gneiss) fin dagli anni ‘70. La loro introduzione ha notevolmente influito sulla produttività e sull'efficienza del lavoro. Nonostante la diffusione di queste macchine sia avvenuta a livello mondiale, si registra, ancora oggi, la mancanza di una ricerca in grado di migliorare le condizioni operative e l'efficacia del processo. Inoltre, gli studi fin qui condotti per determinare a priori i fattori che influenzano le prestazioni delle perline diamantate nel taglio di diversi tipi di materiali non sono esaustivi. La perlina diamantata interagisce con la roccia durante la segagione e la velocità di taglio dipende dalle proprietà fisiche e meccaniche di quest’ultima. La tensione del filo crea una reazione sulla superficie che a sua volta provoca un'azione abrasiva tra la perlina e il materiale lapideo. Questa azione di taglio dipende dall’abrasività, così come dalla resistenza della roccia. Sulla base di queste premesse è stata effettuata in 2 cave di marmo una ricerca congiunta tra Italia e India per confrontare le caratteristiche dei diversi fili diamantati utilizzati, attraverso l'analisi delle loro prestazioni. La ricerca ha avuto come obiettivo anche quello di permettere uno scambio di know-how sui metodi di estrazione e sulle tecniche di taglio: le diverse prove sono state effettuate sia sul posto che in laboratorio e sono stati raccolti i relativi dati. Sono stati studiati i siti di Carrara e di Ambaji (India). In entrambe le cave è stata utilizzata una tecnica di taglio mista “a filo diamantato e a catena”, ma la ricerca si è concentrata principalmente sulle prestazioni del filo. Sono stati raccolti dati sul filo diamantato per delineare le prestazioni del processo, vale a dire: potenza installata, geometria di taglio, velocità di taglio, lunghezza del filo, tensione applicata, diametro del cavetto e delle perline, numero di perline/metro. Inoltre, sono stati raccolti campioni di marmo, per effettuare le prove meccaniche di laboratorio. La presente ricerca effettua un confronto tra le prestazioni delle macchine e dei fili utilizzati nelle due cave e offre suggerimenti per aumentare la durata e la produttività del processo. Mediante la correlazione dei dati ottenuti dai campioni indiani e italiani, si è stabilito che i fili utilizzati a Carrara hanno avuto un rendimento migliore rispetto agli altri. Ciò è dovuto non solo al tipo di materiale da tagliare, ma anche alla struttura del filo

    Combined use of explosives and cutting machines in urban demolition

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    The method described in this paper involves vertically slicing a building in order to obtain a set of tower-like elements that have to be separately blasted down. Its advantageous features, as well as its drawbacks, have been underlined, referring to different structural characteristics of both the building and of the surrounding environment. Criteria have been given to defi ne the slicing programme, cutting methods, machinery and performances together with simple predictive calculations and examples of successful operations. The analysed and discussed cases have been taken from literature and from directly studied operations

    Valutazione del processo di taglio con filo diamantato in due cave di marmo

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    Le tagliatrici a filo diamantato sono comunemente impiegate in Italia per l'estrazione di rocce ornamentali (sia marmi sia rocce dure, come graniti e gneiss) fin dagli anni ‘70. La loro introduzione ha notevolmente influito sulla produttività e sull'efficienza del lavoro. Nonostante la diffusione di queste macchine sia avvenuta a livello mondiale, si registra, ancora oggi, la mancanza di una ricerca in grado di migliorare le condizioni operative e l'efficacia del processo. Inoltre, gli studi fin qui condotti per determinare a priori i fattori che influenzano le prestazioni delle perline diamantate nel taglio di diversi tipi di materiali non sono esaustivi. La perlina diamantata interagisce con la roccia durante la segagione e la velocità di taglio dipende dalle proprietà fisiche e meccaniche di quest'ultima. La tensione del filo crea una reazione sulla superficie che a sua volta provoca un'azione abrasiva tra la perlina e il materiale lapideo. Questa azione di taglio dipende dall'abrasività, così come dalla resistenza della roccia. Sulla base di queste premesse è stata effettuata in 2 cave di marmo una ricerca congiunta tra Italia e India per confrontare le caratteristiche dei diversi fili diamantati utilizzati, attraverso l'analisi delle loro prestazioni. La ricerca ha avuto come obiettivo anche quello di permettere uno scambio di know-how sui metodi di estrazione e sulle tecniche di taglio: le diverse prove sono state effettuate sia sul posto che in laboratorio e sono stati raccolti i relativi dati. Sono stati studiati i siti di Carrara e di Ambaji (India). In entrambe le cave è stata utilizzata una tecnica di taglio mista "a filo diamantato e a catena", ma la ricerca si è concentrata principalmente sulle prestazioni del filo. Sono stati raccolti dati sul filo diamantato per delineare le prestazioni del processo, vale a dire: potenza installata, geometria di taglio, velocità di taglio, lunghezza del filo, tensione applicata, diametro del cavetto e delle perline, numero di perline/metro. Inoltre, sono stati raccolti campioni di marmo, per effettuare le prove meccaniche di laboratorio. La presente ricerca effettua un confronto tra le prestazioni delle macchine e dei fili utilizzati nelle due cave e offre suggerimenti per aumentare la durata e la produttività del processo. Mediante la correlazione dei dati ottenuti dai campioni indiani e italiani, si è stabilito che i fili utilizzati a Carrara hanno avuto un rendimento migliore rispetto agli altri. Ciò è dovuto non solo al tipo di materiale da tagliare, ma anche alla struttura del fil
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