27 research outputs found

    PETROLIO E BIODIVERSIT\uc0 IN VAL D\u2019AGR Linee guida per la valutazione di impatto ambientale di attivit\ue0 petrolifere onshore

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    L\u2019estrazione di petrolio e gas in aree ad elevata biodiversit\ue0 comporta una serie di impatti significativi su specie ed ecosistemi, quali la contaminazione del suolo, dell\u2019acqua e dell\u2019aria, la deforestazione, la frammentazione degli habitat. Anche in Italia vi sono attivit\ue0 petrolifere che interessano aree ad alta biodiversit\ue0. \uc8 il caso della concessione \u201cVal d\u2019Agri\u201d, in Basilicata, che si sviluppa sul giacimento di petrolio onshore pi\uf9 grande d\u2019Europa, interessando diversi siti della Rete Europea Natura 2000 e il Parco Nazionale Appennino Lucano Val d\u2019Agri Lagonegrese. Il volume offre un quadro articolato delle attivit\ue0 petrolifere presenti nella concessione, dei documenti e degli Studi di Impatto Ambientale. L\u2019analisi \ue8 stata effettuata applicando al caso di studio le linee guida LIPIM, elaborate dall\u2019autore, per l\u2019identificazione, la valutazione e la mitigazione degli impatti ambientali legati alle attivit\ue0 di estrazione petrolifera in aree continentali ad elevata diversit\ue0 biologica. Le linee guida LIPIM sono il frutto di un ampio lavoro di raccolta e analisi critica della letteratura tecnico scientifica esistente e rappresentano, per diversi aspetti, un unicum sia a livello nazionale sia internazionale

    Gestire o nascondere i conflitti socio-ambientali? La Social Licence to Operate nelle attività petrolifere dell’Amazzonia ecuadoriana

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    The main objective of this research was to critically examine the concept of Social Licence to Operate (SLO) in an oil concession of the Ecuadorian Amazon inhabited by indigenous villages. In this paper we present the qualitative data of the semi-structured interviews and the household survey with village residents. The main findings revealed the important role of the involvement of communities in the decision-making processes (procedural fairness), people’s perceptions of company’s socio-environmental impacts, the management of forms of protest and social services in the communities. Particularly, the results suggested that procedural fairness and the respect of communities’ right of self-determination are the basic requisite for the application of the SLO concept in the study area

    Unburnable and Unleakable Carbon in Western Amazon: Using VIIRS Nightfire Data to Map Gas Flaring and Policy Compliance in the Yasun\ued Biosphere Reserve

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    In the Amazon Rainforest, a unique post-carbon plan to mitigate global warming and to protect the exceptional bio-cultural diversity was experimented in 2007\u20132013 by the Ecuadorian government. To preserve the rainforest ecosystems within the Yasun\ued-ITT oil block, the release of 410 million metric tons of CO2 would have been avoided. The neologism \u201cyasunization\u201d emerged as an Amazonian narrative on \u201cunburnable carbon\u201d to be replicated worldwide. Considering the unburnable carbon, petroleum-associated gas flaring represents the unleakable part. Flaring is an irrational practice that consists of burning waste gases, representing not only a leak of energy but also a pollution source. The general aim of the paper is to monitor gas flaring as a tool, revealing, at the same time, the implementation of environmental technologies in the oil sector and the compliance of sustainable policies in the Amazon region and the Yasun\ued Biosphere Reserve. Specific objectives are: (i) identifying and estimating gas flaring over seven years (2012\u20132018); (ii) mapping new flaring sites; iii) estimating potentially affected areas among ecosystems and local communities. We processed National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) Nightfire annual dataset, based on the elaboration of imagery from the Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) and developed a GIS-based novel simple method to identify new flaring sites from daily detections. We found that 23.5% of gas flaring sites and 18.4% of volumes of all oil industries operating in Ecuador are located within the Yasun\ued Biosphere Reserve (YBR). Moreover, we detected 34 additional flaring sites not included in the NOAA dataset\u201412 in the YBR and one in Tiputini field, a key area for biological and cultural diversity conservation. We also found that at least 10 indigenous communities, 18 populated centers and 10 schools are located in the potentially affected area. Gas flaring can be used as a policy indicator to monitor the implementation of sustainable development practices in complex territories

    Costruire geo-competenze, apprendimento permanente, lavoro decente, quale ruolo per la GIScience e i Sistemi a Pilotaggio Remoto nella promozione degli obiettivi di sostenibilitĂ  al 2030?

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    La Geographic Information Science ù stata considerata la “causa comune per la ricerca interdisciplinare” (Onsrud, Kuhn, 2015). Nell'era dei sistemi aerei a pilotaggio remoto, l’Università di Padova ha avviato con l’anno accademico 2015/2016 un nuovo master di secondo livello in “GIScience e Sistemi a Pilotaggio Remoto (SAPR) per la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali”. Il master vede la collaborazione di cinque dipartimenti universitari, aziende che operano nel campo della GIScience e dei droni, ONG. Con il volume del 2016 Education for people and planet: Creating sustainable futures for all, l'UNESCO ha avviato il monitoraggio dell'obiettivo 4 dei Sustainable development goals: "Garantire l'educazione di qualità, inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti". In questo contributo si indagano, alla luce degli obiettivi di sostenibilità al 2030, le possibili integrazioni tra apprendimento permanente, lavoro decente, sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica ed il ruolo della GIScience e delle opportunità di utilizzare la piattaforma offerta da un master di secondo livello per facilitare le interazioni tra giovani, imprese, territorio

    Petroleumscape e petrocultura nelle concessioni Val d’Agri e Gorgoglione: analisi territoriale del paesaggio petrolifero della Basilicata

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    La Basilicata viene spesso definita il ‘Texas d’Italia’ in virtĂč della ricchezza di petrolio delle concessioni Val d’Agri e Gorgoglione, che rappresentano l’area petrolifera onshore piĂč importante a scala europea. In un territorio caratterizzato da un’elevata biodiversitĂ  e una peculiare tradizione agroalimentare, si Ăš consolidato un petroleumscape alimentato da una petrocultura ormai molto radicata nell’identitĂ  sociale locale. Il presente articolo mira a delineare le dinamiche che contribuiscono a costituire questo paesaggio petrolifero, frenando la costruzione di percorsi di sviluppo alternativi. Per superare il petroleumscape sono necessari nuovi progetti che riconoscano il ruolo attivo dei cittadini nella definizione dei modelli produttivi che danno forma al territorio in cui vivono, nella direzione di una transizione energetica consapevole e partecipata

    AttivitĂ  petrolifere onshore e biodiversitĂ : linee guida per la valutazione di impatto ambientale e loro applicazione al caso di studio della concessione "Val D'Agri"

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    Obiettivo delle linee guida elaborate durante la redazione della tesi Ăš quello di fornire a eventuali progettisti e valutatori uno strumento con cui compiere un'analisi dettagliata delle attivitĂ  di estrazione petrolifera da esaminare, effettuando una valutazione organica e precisa dell'intero ciclo di progetto delle attivitĂ  petrolifere

    Oltre il petroleumscape: costruire i paesaggi della transizione dai combustibili fossili

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    La centralit\ue0 del petrolio in un sistema economico mondiale che da oltre 150 anni si basa su questa risorsa, ha plasmato gli spazi fisici e culturali del paesaggio quotidiano, producendo un peculiare palinsesto paesaggistico globale che Carola Hein (2018) chiama petroleumscape. La presenza ubiquitaria di questa risorsa nelle pratiche della vita quotidiana (dall\u2019uso come combustibile per i veicoli e il riscaldamento degli edifici, ai derivati plastici), l\u2019hanno reso invisibile agli occhi dei cittadini-consumatori, costruendo un circolo vizioso che alimenta una cultura energetica che ne prevede un sempre maggiore consumo (ibidem)

    Agroecology and sustainable food systems: inquiring technological approaches

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    The introductory chapter of the book, starts by a reflection on the levels of agroecological transition to map the multiplicity of labels for sustainability in agriculture, and the different declinations of Agriculture 4.0 with the corresponding embodied approaches to technologies and innovation for sustainability. The approach adopted in agroecology can be defined \u201ctechnology for all\u201d as a dynamic combination of available tools adapted to the specific locations and cultures of myriads of agroecological small farms, going beyond the universalizing closed menu of technological supply for standardizing conventional large farms. The chapter summarize the \u201cbasket of options\u201d offered by the books as flexible, appropriate and suitable opportunities for the multiplicity of small farmers, herders, fisherfolk, peasants, indigenous people, urban dweller interested in growing directly their food, in safe places caring for humans and non humans, suitable for youths and elders, for women and men

    Agroecologia politica e tecnologie emancipatorie. Riflessioni e pratiche sulla integrazione tra sovranitĂ  tecnologica ed alimentare

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    Il contributo condivide un percorso di ricerca collettivo sulle multiple sovranitĂ  nei rapporti tra cibo, luoghi di consumo e di produzione, adottando l’approccio della tecnologia per tutti volto a superare il positivismo ingenuo delle tecnologie neutre capaci di “produrre di piĂč senza inquinare”. Emergono tre aree di riflessione: la specificitĂ  delle tecnologie dell’informazione geografica nel connettersi con l’agrogeologia; le opzioni tecnologiche appropriate a li- vello di azienda agricola e quelle alla scala di paesaggio. Si conclude presentando il master di primo livello internazionale con doppio titolo in lingua spagnola su “Cambio ClimĂĄtico y agroecosistemas sustentables”, progetto di co-costruzione della conoscenza tra universitĂ  e movimenti contadini tra Italia ed Ecuador
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