307 research outputs found

    Le texte caché racinien : doutes et hypothèses

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    L’articolo studia la funzione che in Britannicus e in Bajazet svolgono i riferimenti a personaggi storici o avvenimenti segnalati dalle fonti di cui si è servito Racine, cioè soprattutto Tacito e gli altri storici che hanno narrato i crimini di Nerone, nonché i vari viaggiatori e diplomatici francesi o inglesi che hanno descritto usi e costumi della Turchia nel Seicento. L’ipotesi è che vi sia un “criptotesto” decifrabile solo mediante la conoscenza di questi elementi intertestuali cui il commento deve quindi dare spazio adeguato. Il dubbio è fin dove possa o debba spingersi questo esercizio di integrazione del senso mediante elementi vari che sono pienamente presenti nel testo solo “in potenza” ma non in atto

    Philosophie nouvelle ou fin de la philosophie dans Le Temps retrouvé

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    Questo intervento si sforza di collocare Proust all’interno del dibattito novecentesco illustrando le varie analogie e differenze rispetto ai punti di vista dei maggiori protagonisti della filosofia di quel secolo. In particolare si cerca di dimostrare che non sono sovrapponibili il percorso disegnato dalla “ricerca” del personaggio che dice “io” (il Narratore) e quello tracciato da Proust nel corso della sua vita a cavallo di due secoli. Questi due itinerari sono addirittura l’uno l’opposto dell’altro, perché la “formazione” del Narratore va dall’iniziale adesione all’oggettività dei valori “esterni” verso una progressiva disillusione che lo libera da questa che finirà per apparirgli “idolatria” e lo farà approdare ad un soggettivismo radicale. Al contrario, Proust ha aderito nella adolescenza e prima giovinezza al soggettivismo del pensiero negativo (decadentismo, simbolismo, Schopenhauer) ma ha recuperato gradualmente un rapporto più unitario e sintetico con le varie sfere della realtà

    La nostalgia del presente in Proust, Helleu e Boldini

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    Descrivendo in Le Côté de Guermantes un quadro del pittore immaginario Elstir, che corrisponde esattamente al celebre Dejeuner des canotiers di Renoir, Proust spiega che la “poetica dell’istante” caratteristica dell’impressionismo implica un “sensus finis” e quindi una nostalgia per il presente felice ma minacciato di morte. Questa chiave di lettura viene applicata anche al pittore francese Helleu (che per altri aspetti è anch’egli un modello di Elstir) e a Boldini, la cui “mondanità” è accompagnata da una percezione dolente della realtà

    Sull’utilità e il danno della storia per il romanzo: Guerra, cronaca e costume nella “Recherche” di Proust

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    Abstract: Parafrasando il titolo di una delle Considerazioni inattuali di Nietzsche, in quest’articolo si mette in luce l’importanza della dimensione storica nella Recherche di Proust, ricordando gli avvenimenti che svolgono un ruolo importante nel romanzo e cercando di esplicitare il significato che essi “aggiungono”, per così dire, alla “fiction”. Nello stesso tempo si prende in esame anche l’ipotesi opposta, e cioè che, sulle orme di Schopenhauer, l’intenzione principale di Proust sia quella di negare qualsiasi valore non solo alla storia ma anche alla dimensione “Tempo”, incapace di modificare i dati essenziali della condizione umana

    The Stochastic complexity of spin models: Are pairwise models really simple?

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    Models can be simple for different reasons: because they yield a simple and computationally efficient interpretation of a generic dataset (e.g. in terms of pairwise dependences) - as in statistical learning - or because they capture the essential ingredients of a specific phenomenon - as e.g. in physics - leading to non-trivial falsifiable predictions. In information theory and Bayesian inference, the simplicity of a model is precisely quantified in the stochastic complexity, which measures the number of bits needed to encode its parameters. In order to understand how simple models look like, we study the stochastic complexity of spin models with interactions of arbitrary order. We highlight the existence of invariances with respect to bijections within the space of operators, which allow us to partition the space of all models into equivalence classes, in which models share the same complexity. We thus found that the complexity (or simplicity) of a model is not determined by the order of the interactions, but rather by their mutual arrangements. Models where statistical dependencies are localized on non-overlapping groups of few variables (and that afford predictions on independencies that are easy to falsify) are simple. On the contrary, fully connected pairwise models, which are often used in statistical learning, appear to be highly complex, because of their extended set of interactions

    A study on the VEGFR2-ligand multi-physics interactions in Angiogenesis.

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    Tumorgrowthissustainedbyangiogenesis,i.e. theformationofnewbloodvesselsfrompre-existing ones. Angiogenesis is modulated by the interaction between tyrosine kinase receptors (TKRs), expressed by endothelial cells (ECs), and extracellular ligands, produced by tumor cells. This interaction triggers the activation of intracellular signaling cascades and kinetic processes, including cell deformationandadhesion,whicheventuallycausecelldivisionandproliferation. VascularEndothelial Growth Factor Receptor-2 (VEGFR2) is a pro-angiogenic receptor expressed on ECs. Ligand stimulation induces the polarization of ECs and the relocation of VEGFR2 in cell protrusion or in the basal aspect in cells plated on ligand enriched extracellular matrix (ECM) [1]. EC response to angiogenic growth factors is regulated by distinct sets of inputs conveyed by TRKs and different co-receptors including integrins, membrane proteins that are responsible of stress fibers formation and cell contractility [2]. Although biochemical pathways following VEGFR2 activation are well established, knowledge about the receptor dynamics on the plasma membrane remains limited. A multi-physics model has been developed [3] to describe: i) the diffusion of VEGFR2 on the cellularmembrane;ii)thechemicalkineticsoftheligand-receptorbindingreaction;iii)themechanical adhesion and spreading of the cell onto a ligand-rich extracellular substrate, in finite strain. The identification of the multi-physics interactions that regulate receptor polarization could open new perspectives to develop innovative anti-angiogenic strategies through the modulation of EC activation
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