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    Gobernanza, administración institucional e identidad local: la experiencia de los Planes Territoriales Regionales de Área en Lombardía

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    This paper analyses the planning implementation conducted by the Lombardy Region, in two different inter-municipal realities, as a useful example in a local context: the Area Regional Territorial Plan Alpine Valleys and the Area Regional Territorial Plan of the Franciacorta geographical area. These two complex experiences suggest positive conditions for the implementation of policies of Urban-Rural/Mountain partnerships to reach common goals and enhance urban-rural relationships, and complex institutional/administrative frameworks for activating multi-level governance processes.Este artículo analiza la ejecución de los planes aprobados por la Región de Lombardía en dos realidades intermunicipales diferentes, como ejemplo útil en un contexto local: el Plan Territorial Regional de Área de los Valles Alpinos y el Plan Territorial Regional del Área Geográfica de la Franciacorta. Estas dos complejas experiencias sugieren condiciones positivas para la aplicación de políticas de asociación entre las zonas urbanas y rurales y la montaña para alcanzar objetivos comunes y mejorar las relaciones urbano-rurales, y marcos institucionales y administrativos complejos para activar procesos de gobernanza multinivel

    Gobernanza, administración institucional e identidad local: La experiencia de los Planes Territoriales Regionales de Área en Lombardía

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    Este artículo analiza la ejecución de los planes aprobados por la Región de Lombardía en dos realidades intermunicipales diferentes, como ejemplo útil en un contexto local: el Plan Territorial Regional de Área de los Valles Alpinos y el Plan Territorial Regional del Área Geográfica de la Franciacorta. Estas dos complejas experiencias sugieren condiciones positivas para la aplicación de políticas de asociación entre las zonas urbanas y rurales y la montaña para alcanzar objetivos comunes y mejorar las relaciones urbano-rurales, y marcos institucionales y administrativos complejos para activar procesos de gobernanza multinivelThis paper analyses the planning implementation conducted by the Lombardy Region, in two different inter-municipal realities, as a useful example in a local context: the Area Regional Territorial Plan Alpine Valleys and the Area Regional Territorial Plan of the Franciacorta geographical area. These two complex experiences suggest positive conditions for the implementation of policies of Urban-Rural/Mountain partnerships to reach common goals and enhance urban-rural relationships, and complex institutional/administrative frameworks for activating multi-level governance processes

    The Breath of the Metropolis: Smart Working and New Urban Geographies

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    The paper explores the potentialities of telework, a topic with rich literature published since the 1970s, which has become topical again with its forced application related to the COVID-19 pandemic emergency. The paper carries out an analysis of the potential territorial impact—transport networks and geographies of living—of telework in the Italian national context. The analysis highlights the potential relevance of the application of telework in certain metropolitan areas that present urban poles where economic sectors with a high propensity for telework are centralised. This survey relates the large stock of tourist housing in the vicinity of large metropolitan areas to a potential demand arising from the change in housing preferences towards more pleasant contexts made possible by the application of telework. In conclusion, this work aims to contribute to the construction of a platform for the Italian context—lagging behind but with recent legislative measures on smart working—aimed at favouring the definition of research lines able to enhance the potential offered by the application of telework for environmental, social, and territorial sustainability objectives, and it also aims to outline possible territorial scenarios for the main metropolitan area

    Infrastrutture e compensazioni: considerazioni a partire dalle evidenze lombarde

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    Infrastructure and compensation: considerations from the Lombard context evidence The infrastructure planning is a controversial subject and difficult to deal with, in terms of institutional responsibilities and technical choices. The development of evaluation procedures and the recruitment of environmental compensation measures show an increase in attention around the contextualization of local infrastructure. This contribution, through the experience of Lombardy in place, puts to the fore the search for forms of integration of planning with the planning of infrastructural area, assuming the infrastructure project which array of geographies of voluntary co-planning.Infrastructure programs, compensation, spatial equalization, co-planning

    Paesaggi dell’alimentazione e pianificazione: tensioni e opportunità

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    Quale ruolo e quali strumenti possiede la pianificazione territoriale nel governo delle significative dinamiche che in questi anni attraversano i territori rurali, specie neii contesti prossimi alle aree urbane? La domanda sconta, con particolare riferimento al nostro paese, un doveroso bagno di umiltà degli urbanisti-pianificatori (e a seguire di molti altri addetti ai lavori): la pianificazione per diversi decenni, tutta orientata a normare, con esiti variegati, le dinamiche di urbanizzazione, ha significativamente eluso o non compreso l’agricoltura, e il ruolo fondativo che il settore definito primario (appunto) ha svolto e svolge nell’organizzazione territoriale. Regole e piani negli anni dell’impetuoso sviluppo economico e territoriale si sono concentrati sul costruire, sul costruito e sul costruibile, dedicando alle “aree libere” vaghe assegnazioni di valore e blande indicazioni. Territorio ri-proposto quale spazio-piattaforma per flussi e dinamiche economiche dell’urbanesimo industrialista e post-fordista.Proprio una nuova sintesi complessa del rapporto tra campagna e città rappresenta lo scenario di lavoro che ha visto protagonisti nella pianificazione del nostro paese una scuola “territorialista”3, che ha posto al centro di un nuovo modello di pianificazione e di go- vernance territoriale il “Parco agricolo”. Il parco agricolo si propone quale strumento capace di ricollocare adeguatamente (e ridenominare) gli “spazi aperti” nel quadro della pianificazione; una prospettiva che pone al centro la coltura del territorio per riappropriarsi di una cultura, e coscienza, di territorio (Fanfani 2009, Magnaghi 2010). Le esperienze dei parchi agricoli stanno avendo larga diffusione in Europa quale forma di governance capace di ri-proporre un disegno all’indefinito territorio periurbano, riattribuendogli forza e valore proprio a partire dalla matrice agricola che permane e innerva il corpo territoriale; un laboratorio di cooperazione tra istituzione, realtà economiche, associative, a produrre uno scenario comune desiderabile entro il quale orientare una progettualità, nei luoghi per i luoghi, rinnovata

    La compensazione ambientale: una chance per la qualificazione paesistica degli spazi aperti

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    Il contributo si colloca nel quadro di riflessione del volume, dedicato alla applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio. Il tema della compensazione ambientale emerge dal dibattito e dall’evoluzione del quadro normativo recente. Il tema assume rilievo crescente in ragione di due fattori complementari: (i) la diffusione e maturazione delle procedure valutative nei progetti e nelle politiche territoriali, in particolare delle valutazioni ambientali; (ii) la crescente consapevolezza della fragilità degli equilibri ambientali, specie in contesti territoriali dinamici (quali la regione Padana) sottoposti a continue trasformazioni che pongono elementi di crescente criticità alla tenuta dei quadri paesistico-ambientali e al sistema delle relazioni ecosistemiche. L’assunzione del tema della compensazione ambientale qui posta muove dal ritenere tale strumento di rilevante interesse nel governo territoriale alle diverse scale, nella sua specificità di misura “end of pipe” rispetto al processo valutativo e decisionale. Le pratiche di progettazione e di pianificazione più recenti manifestano interesse e qualche elemento innovativo di rilievo per il contesto italiano. Va rilevato come tale crescita di attenzione, sull’esempio di alcune esperienze europee e nordamericane sia riconducibile alla ripresa nel dibattito urbanistico del tema del consumo di suolo, per molto tempo scarsamente considerato

    Rappresentare la diversità paesaggistica. Scenari territoriali in area lombarda

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    Il contributo muove dalla rappresentazione territoriale quale strumento analitico-interpretativo del territorio, nelle differenze degli assetti spaziali e dei tratti distintivi che ne caratterizzano le personalità, complesse e mutevoli. Le esperienze attraversate ci evidenziano, entro una maturazione complessiva della capacità grafiche di rappresentazione (grazie anche all’avanzamento progressivo delle possibilità tecniche offerte dalla strumentazione informatica). come la qualità e la densità delle rappresentazioni denotino uno sguardo più o meno attento a cogliere le specificità dei caratteri paesaggistici dei diversi contesti analizzati. Il laboratorio di riferimento è rappresentato dalla realtà lombarda, che presenta una ricca panoramica di rappresentazioni in forma “scenariale”, sia per una qualificata presenza nella letteratura già dagli anni Sessanta, sia per l’importanza delle trasformazioni territoriali e infrastrutturali che ne hanno sollecitato molteplici rivisitazioni. Il percorso a seguire proposto, utilizzando una selezione significativa di rappresentazioni, si colloca su due scale territoriali: immagini a scala regionale, rivolte alla progressiva definizione di una entità complessa in formazione, che Gottmann già negli anni Settanta del XX secolo arriva a definire con i caratteri di una megalopoli (Muscarà, 2009), e rappresentazioni a scala territoriale, quindi adeguate a fare emergere elementi distintivi e caratterizzazione delle unità territoriali, sempre sospinte da un desiderio di interpretare la straordinaria evoluzione delle forme di città, in Lombardia e in particolare nella regione urbana milanese, negli ultimi decenni. La riflessione alla scala territoriale qui proposta mira a cogliere in particolare il riassetto della configurazione spaziale degli insediamenti, la riorganizzazione delle trame territoriali e dei “campi insediativi” (Ferraresi, Adobati, 2006) che compongono lo “scenario territoriale” considerato. A tal proposito, nella polisemicità propria di un termine ampiamente utilizzato nella letteratura disciplinare (Secchi, 2003), lo “scenario” è qui inteso sia nel riconoscimento di assetti insediativi consolidati, sia nella prefigurazione di una proiezione futura delle traiettorie in atto, una vision fondata su un modello territoriale selettivo e alimentata dall’interpretazione dell’evoluzione di dinamiche di diversa evidenza riscontrate. Il contributo si fonda sulla convinzione che dalla capacità di rappresentazione dei valori, delle criticità e delle volizioni territoriali derivano importanti opportunità di comunicazione e di costruzione di consapevolezza territoriale da parte degli abitanti, quale modalità di costruzione sociale, e locale, delle scelte di governo territoriale (Marson 2000, Magnaghi 2007)

    Le vicende di progettazione del tracciato autostradale Milano-Bergamo

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    Il contributo sviluppa le vicende degli anni Venti del XX secolo legate alla concezione e progettazione del tracciato autostradale di collegamento tra Milano e Bergamo. Con l'ausilio di mappe che disegnano il tracciato di prima concezione (assai poco noto) in raffronto con il ben diverso tracciato poi realizzato, si evidenzia l'importanza del ruolo autostradale nello sviluppo dei territori e il valore di una scelta storica che ha segnato le dinamiche di trasformazione territoriale dei territori investiti.The contribution narrates the events of the 1920s related to the conception and design of the motorway link between Milan and Bergamo. With the help of maps that draw the first concept route (very little known) in comparison with the very different route then created, the importance of the motorway role in the development of the territories and the value of a historical choice that marked the dynamics of territorial transformation of the territories crossed
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