42 research outputs found

    Impact of information technology on future floras

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    Some important facilities offered by the information technology to innovate the development of traditional floras are illustrated and discussed. These include: random access interactive tools for the identification of species, low cost, easy updating, virtually unlimited space for high resolution images and texts, on-line utilities, strong synergy between authors and users. It is argued that the combination of printed books with integrated digital utilities and data-sources is the most desirable structure for future floras

    Sui calzoni di taglio S. Francisco e gli abiti di S. Francisco nelle didascalie di un libretto pucciniano

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    «’Frisco trousers» and «’Frisco clothing» in the play by David Belasco. In the absence of evidence in Italian or English, the two expressions are interpreted in the light of historical and economic data relating to the textile industries of theCalifornian city, which allow us to state that they refer to different items of men’s clothing

    Le flore come opere aperte: nuove soluzioni per l’archiviazione e il reperimento di informazioni botaniche

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    Negli ultimi due decenni si sono verificati numerosi cambiamenti nell’approccio sistematico-tassonomico allo studio dei vegetali. La moderna delimitazione di ciascuna specie può includere da un lato conoscenze derivanti dall’indagine a livello ecosistemico e all’estremo opposto quelle derivanti dall’indagine a livello molecolare. La tassonomia del 21° secolo sarà sempre più fortemente orientata verso una definizione “olistica” delle specie, che verranno archiviate non più solo negli erbari, ma anche, e soprattutto, in archivi digitali interattivi, progettati per fungere da “collettori di informazione tassonomica multilivello”. In tali archivi possono infatti confluire dati morfologici, biometrici, ecologici, distributivi, biomolecolari e filogenetici, oltre ad un adeguato complemento di immagini utili all’identificazione di ciascuna specie. La principale sfida per le flore del 21° secolo sarà quella di rendere accessibili, replicabili e facilmente reperibili tutte le informazioni disponibili sulle specie vegetali presenti in un dato territorio. Non più soltanto un manuale per identificare le specie descrivendone i caratteri morfologici ma un’opera aperta ed enciclopedica, concepita per informare su una data specie non solo gli addetti ai lavori, ma anche un pubblico non specialistico, la cui curiosità nei confronti della biosfera e dell’ambiente (di cui la flora vascolare rappresenta la componente di più immediata percezione) è andata crescendo notevolmente negli ultimi anni. Gli strumenti informatici oggi disponibili possono agevolare l’innovazione delle flore, garantendo da un lato il molteplice ordinamento delle specie sulla base di criteri non gerarchizzati, dall’altro la selezione di “gruppi omogenei” di specie attraverso la combinazione di “queries” che possono comprendere simultaneamente le variabili più disparate, dall’habitat al colore dei fiori, dalla presenza del gene Agt1 alla “life strategy”. Mediante la combinazione simultanea di diversi attributi, l’universo di specie reperibile in una data area può essere dunque suddiviso in base a criteri e caratteri scelti dall’utente, in funzione del suo livello di competenza e della sua capacità di osservazione. Oltre a possibilità di ordinamento pressoché infinite, concepite per agevolare il processo di identificazione di una data specie, i moderni strumenti informatici consentono di disporre di spazi virtualmente illimitati ed agevolmente aggiornabili per archiviare informazioni di vario tipo: testi, immagini, grafici, collegamenti. L’incontro tra botanica e informatica, che già da vari decenni produce frutti nelle metodologie di ricerca e di indagine, si arricchisce dunque di un nuovo capitolo: quello delle flore digitali interattive

    ""Flora Italiana Digitale": an interactive identification tool for the Flora of Italy

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    The digital facilities of the second edition of Pignatti's "Flora d'Italia" are presented. A software, called FID (i.e. "Flora Italiana Digitale") will link together a random-access interactive identification tool, a thesaurus, synoptic tables and one template for each single species, including a distribution map (referred to the Italian regions), "ecograms", a text-box and up to 24 high-resolution colour images. The FID follows a "shareware phylosophy". All contents and images can be integrated and/or replaced over time, in order to continuously improve the diagnostic and qualitative performance of the utilities provided. Ideally, the community of users should interact on the web, so that every user could easily become content provider

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    Some important facilities offered by the information technology to innovate the development of traditional floras are illustrated and discussed. These include: random access interactive tools for the identification of species, low cost, easy updating, virtually unlimited space for high resolution images and texts, on-line utilities, strong synergy between authors and users. It is argued that the combination of printed books with integrated digital utilities and data-sources is the most desirable structure for future floras

    Le flore come opere aperte: nuove soluzioni per l’archiviazione e il reperimento di informazioni botaniche

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    Negli ultimi due decenni si sono verificati numerosi cambiamenti nell’approccio sistematico-tassonomico allo studio dei vegetali. La moderna delimitazione di ciascuna specie può includere da un lato conoscenze derivanti dall’indagine a livello ecosistemico e all’estremo opposto quelle derivanti dall’indagine a livello molecolare. La tassonomia del 21° secolo sarà sempre più fortemente orientata verso una definizione “olistica” delle specie, che verranno archiviate non più solo negli erbari, ma anche, e soprattutto, in archivi digitali interattivi, progettati per fungere da “collettori di informazione tassonomica multilivello”. In tali archivi possono infatti confluire dati morfologici, biometrici, ecologici, distributivi, biomolecolari e filogenetici, oltre ad un adeguato complemento di immagini utili all’identificazione di ciascuna specie. La principale sfida per le flore del 21° secolo sarà quella di rendere accessibili, replicabili e facilmente reperibili tutte le informazioni disponibili sulle specie vegetali presenti in un dato territorio. Non più soltanto un manuale per identificare le specie descrivendone i caratteri morfologici ma un’opera aperta ed enciclopedica, concepita per informare su una data specie non solo gli addetti ai lavori, ma anche un pubblico non specialistico, la cui curiosità nei confronti della biosfera e dell’ambiente (di cui la flora vascolare rappresenta la componente di più immediata percezione) è andata crescendo notevolmente negli ultimi anni. Gli strumenti informatici oggi disponibili possono agevolare l’innovazione delle flore, garantendo da un lato il molteplice ordinamento delle specie sulla base di criteri non gerarchizzati, dall’altro la selezione di “gruppi omogenei” di specie attraverso la combinazione di “queries” che possono comprendere simultaneamente le variabili più disparate, dall’habitat al colore dei fiori, dalla presenza del gene Agt1 alla “life strategy”. Mediante la combinazione simultanea di diversi attributi, l’universo di specie reperibile in una data area può essere dunque suddiviso in base a criteri e caratteri scelti dall’utente, in funzione del suo livello di competenza e della sua capacità di osservazione. Oltre a possibilità di ordinamento pressoché infinite, concepite per agevolare il processo di identificazione di una data specie, i moderni strumenti informatici consentono di disporre di spazi virtualmente illimitati ed agevolmente aggiornabili per archiviare informazioni di vario tipo: testi, immagini, grafici, collegamenti. L’incontro tra botanica e informatica, che già da vari decenni produce frutti nelle metodologie di ricerca e di indagine, si arricchisce dunque di un nuovo capitolo: quello delle flore digitali interattive

    Structural Defects in Epitaxial Layers SiC-3C/Si Grown by CVD

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