85 research outputs found

    Monitoring e fiducia nella relazione genitori-figli adolescenti

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    The aim of this cross-cultural study is to investigate two key processes of parent-child relationship during adolescence: parental monitoring and parental trust. A comparison between the perceptions of 375 Italian adolescents and 377 Chilean adolescents was made. Students filled out a self-report questionnaire at school. Findings show similarities between the two countries, as well as significant differences; in particular, Italian and Chilean adolescents have different perceptions of the relationship with fathers, whereas they share similar perceptions of the relationship with mothers

    La coppia on the road. Il legame di coppia di fronte alle sfide del ciclo della vita

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    In questo libro faremo per così dire un viaggio, accompagneremo metaforicamente - prendendo a prestito il titolo di un recente volume di Scabini e Cigoli (2012) - la coppia “alla ricerca” del suo legame, alla scoperta delle sue qualità, delle mete affascinanti a cui tende, delle principali sfide e degli eventi critici che incontra lungo il suo percorso, ma anche delle risorse, delle ricchezze che ha in sé per meglio affrontare questo viaggio. Nell’intraprendere questo itinerario ci faremo guidare dal modello relazionale-simbolico (Scabini e Cigoli, 2000; Scabini e Iafrate, 2003), modello psicosociale e clinico di ricerca e di intervento, una “bussola” utile per orientarsi nella conoscenza della famiglia, dei suoi legami interni e di quelli con la comunità di appartenenza, e che offre preziose indicazioni anche per la cura e per la promozione dei legami stessi. Alla base di questa prospettiva possiamo rintracciare una lettura della famiglia come “organizzazione di relazioni”, a dire della compresenza e dell’interdipendenza tra i diversi ambiti relazionali che la caratterizzano. All’interno di questa trama relazionale, il legame di coppia rappresenta l’asse portante, il punto di snodo della storia familiare. In particolare la coppia - come approfondiremo nel corso del libro - è chiamata a dar vita e mantenere nel tempo il proprio patto coniugale, un patto fiduciario di reciprocità, che non è dato una volta per tutte e non vive di automatismi, ma va continuamente nutrito affettivamente ed eticamente (Cigoli e Scabini, 2006). Potremmo dire che le coppie sono chiamate a prendersi cura e rinnovare il loro patto coniugale non solo nella fase di costituzione, ma lungo tutto il ciclo di vita, in risposta alle sfide quotidiane, così come agli eventi critici normativi e non normativi. Abbiamo suddiviso il nostro viaggio in quattro fasi. Per iniziare abbiamo pensato di fornire i riferimenti utili a partire da una sorta di cartina che illustrasse la realtà del legame di coppia nella nostra società. Abbiamo poi proseguito sulle tappe fondamentali che il viaggio della vita di coppia attraversa, per affrontare poi le sfide che i partner possono incontrare nel loro itinerario, siano esse prevedibili o meno, scelte o non scelte. Nell’ultima fase ci siamo soffermate sugli interventi utili per aiutare le coppie ad affrontare meglio i momenti di difficoltà e per arricchire le proprie competenze e capacità e la consapevolezza di sé

    Crescere tra emozioni e regole

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    Nella nostra societ\ue0 il rapporto tra genitori e figli \ue8 riconosciuto come un rapporto cruciale e di grande valore; tale legame viene indicato come il pi\uf9 durevole e l\u2019unico veramente stabile nella vita. Il principale compito evolutivo cui sono chiamati i genitori consiste nel prendersi cura responsabilmente dei figli, nella duplice direzione di garantire fiducia, calore, accettazione, ma anche di trasmettere appartenenza e dare direzione alla crescita, il che implica necessariamente il sapere e volere dare regole. Nell\u2019attuale contesto socio-culturale vengono enfatizzati gli aspetti affettivi, mentre sullo sfondo rimangono gli aspetti etici e valoriali. In realt\ue0 affetto e regole non rappresentano scelte educative alternative, ma rappresentano piuttosto i due poli della relazione educativa. Lungo tutto l\u2019arco di vita dei figli, i genitori devono ridefinire il loro patto genitoriale e ricomporre sempre un nuovo e pi\uf9 adeguato equilibrio tra le dimensioni affettive di \u201ccura\u201d e quelle etiche di \u201cresponsabilit\ue0\u201d qualificanti i legami familiari. Solo in questo modo \ue8 possibile che la relazione genitoriale sia autenticamente generativa, capace di trasmettere il valore della famiglia e dei legami nella societ\ue0

    Tante coccole, ma patti chiari

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    Fiducia e close-relationships: i nuovi volti della fiducia

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    Il tema della fiducia ha una lunga storia nel pensiero occidentale e negli ultimi decenni il ruolo della fiducia \ue8 stato rivalutato dagli scienziati sociali come aspetto centrale dello sviluppo umano e elemento cruciale per l\u2019esistenza del legame interpersonale e sociale. Tutte le relazioni interpersonali, da quelle familiari a quelle amicali o di lavoro, si basano e fanno conto sulla fiducia. Il legame interpersonale e sociale \ue8 possibile solo se c\u2019\ue8 qualcuno che corre il rischio di fare la prima mossa con una dichiarazione di fiducia nell'altro. Si esce cos\uec dall'autoriferimento assoluto, narcisistico, tentazione tutta moderna quanto sterile, e si fa rivivere, si riattualizza il codice simbolico originario del legame che \ue8 essenzialmente un invito alla risposta, alla reciprocit\ue0. Diventa allora determinante chiedersi: che cosa \ue8 la fiducia

    Familia com filhos adolescentes: a perspectiva relacional

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    In questo contributo ci soffermiamo sulla famiglia con adolescenti, adottando una prospettiva relazionale, che vede la lunga transizione dall\u2019adolescenza alla condizione adulta come una \u201cimpresa evolutiva congiunta\u201d che coinvolge sia gli adolescenti che i loro genitori e il loro network di relazioni significative. Poich\ue9 noto \ue8 il racconto da parte dell\u2019adolescente spesso ambivalentemente teso ad affermare la propria autonomia e a cercare protezione nell\u2019ambiente familiare, pare pi\uf9 utile soffermarsi sul versante genitoriale. Possiamo sinteticamente dire che compito dei genitori in questa fase \ue8 quello di prendersi cura responsabilmente dei figli, dove il termine cura rimanda alle qualit\ue0 affettive dei legami, mentre la responsabilit\ue0 si riferisce principalmente a quelle etiche. Nello specifico, quando i figli sono adolescenti la cura responsabile si traduce in un atteggiamento di \u201cprotezione flessibile\u201d che tiene conto vuoi dei bisogni di dipendenza ancora presenti nella condizione adolescenziale, vuoi dei bisogni di autonomia e della loro difficile e mutevole composizione. Ma i genitori quando hanno figli adolescenti hanno davanti a s\ue9 anche un altro compito verso la generazione precedente, che si esprime nella cura dell\u2019eredit\ue0. Concepire il figlio non come possesso-prodotto della coppia, ma piuttosto come nuova generazione familiare e sociale permette di allargare ulteriormente l\u2019orizzonte e comprendere in che senso il compito educativo dei genitori non si esaurisca nella crescita del proprio figlio, ma richieda un impegno pi\uf9 in generale a prendersi cura delle giovani generazioni a cui i figli appartengono. La genitorialit\ue0 parentale trova allora compimento in una forma di \u201cgenerativit\ue0 sociale\u201d, che si riferisce a un coinvolgimento pi\uf9 ampio con la generazione successiva e al contributo creativo alla societ\ue0 in generale. Solo in questo modo \ue8 possibile che la relazione genitoriale sia autenticamente generativa, capace cio\ue8 di trasmettere il \u201cvalore\u201d della famiglia e dei legami nella societ\ue0

    Sostituire o accogliere? Il compito della famiglia adottiva

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    La presente ricerca si propone di esplorare, a partire da dati di natura sia verbale, sia affettivo-interattiva, sia grafico-simbolica, il tema della rappresentazione dei confini da parte del figlio adottato e dei suoi genitori adottivi, con attenzione specifica alla rappresentazione del confine familiare e alla rappresentazione del confine intersistemico, cio\ue8 del rapporto tra la famiglia adottiva e l\u2019esterno, in particolare l\u2019esterno che ha a che fare con il cammino adottivo o con elementi del passato preadottivo sia del bambino che dei genitori adottivi

    La trasmissione dei valori in tre generazioni familiari: lo studio dell'effetto stereotipico.

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    La trasmissione dei valori tra genitori e figli riveste un ruolo sociale di primaria importanza, essendo la condivisione e la continuità di valori tra le generazioni condizioni chiave per la stabilità della società (Trommsdorff, Mayer e Albert, 2004). La famiglia e il contesto sociale rappresentano le principali fonti nel processo di acquisizione dei valori da parte delle nuove generazioni. Pur riconosciuta a livello teorico, l’interazione tra appartenenza familiare e sociale è stata poco presa in considerazione dalla ricerca (Knafo e Schwartz, 2009): i pochi studi empirici sul tema sono in prevalenza volti a individuare quale fonte incida maggiormente sulle scelte valoriali dei singoli, supponendo un rapporto di “antagonismo” tra esse. Meno numerose sono le ricerche tese a indagare una specificità, nel senso di unicità, legata all’appartenenza familiare che si confronta, non necessariamente in opposizione, con il sociale. Quello della specificità dell’influenza è un tema caro agli studi sulle percezioni interpersonali, che hanno proposto varie strategie per una sua quantificazione. Tra queste strategie la più nota rimane quella di Kenny e Acitelli (1994), i quali hanno introdotto il concetto di effetto stereotipico: questo effetto si riferisce alla tendenza del soggetto a rispondere in un modo tipico, socialmente condiviso (è ciò che, ad esempio, accomuna nelle risposte un adolescente a un qualsiasi altro adolescente o un adulto a un qualsiasi altro adulto). Esso va distinto dal grado di similarità unica, che lega tra loro, nelle rispettive percezioni, due soggetti. Riletta con riferimento alla trasmissione dei valori, questa similarità unica potrebbe essere intesa come quell’eccedenza valoriale che la famiglia è in grado o meno di creare e di far sì che venga condivisa dai suoi membri. L’obiettivo generale del presente studio è quello di misurare la similarità, assunta quale indicatore degli esiti della trasmissione, tra le priorità valoriali di genitori e figli, distinguendo le due componenti (unica e stereotipica) che concorrono a determinarne l’entità. La prospettiva assunta è multigenerazionale: hanno infatti partecipato alla ricerca 381 famiglie, composte da un figlio adolescente (46.2% maschio; età media = 17.01 anni), dal padre e dalla madre; per 257 famiglie sono disponibili anche i dati dei nonni. Per la rilevazione dei valori personali è stato somministrato a ciascun soggetto il Portrait Values Questionnaire (PVQ) (Schwartz, 2005). Le analisi dei dati sono tuttora in corso

    La trasmissione dei valori in famiglia: una misura diadica della similarit\ue0 tra genitori e figli

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    In questo lavoro si \ue8 deciso di indagare la trasmissione valoriale tra genitori e figli, focalizzandosi specificamente sui suoi esiti e lanciando una sfida alla complessit\ue0 che si declina a un duplice livello: 1) teorico, con la scelta di un oggetto di indagine che ha nella relazionalit\ue0 e nella molteplicit\ue0 di condizioni i suoi elementi di connotazione; 2) di metodo, con l\u2019adozione di un impianto di ricerca che sia coerente con i presupposti teorici. Lo sforzo a livello operativo risiede nel tradurre e dar rilievo alla dimensione relazionale e nel tener conto della specificit\ue0 di ciascuna diade familiare. L\u2019attenzione sar\ue0 rivolta alle famiglie con figli adolescenti, in quanto \ue8 nell'adolescenza, e in particolare oggi nella lunga transizione alla vita adulta, il momento cruciale di passaggio del patrimonio valoriale. Riuscire a differenziarsi, cio\ue8 a mantenere sia continuit\ue0 che a trovare una propria autonomia, rappresenta infatti il compito evolutivo cruciale in questa fase del ciclo di vita, compito che coinvolge non solo l\u2019adolescente, ma la sua intera famiglia

    Promuovere valori nei figli adolescenti: uno studio intergenerazionale sulla trasmissione dei valori in famiglia

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    Il presente studio, focalizzato sulla trasmissione dei valori in famiglie con adolescenti, ha inteso misurare l\u2019accuratezza con cui il figlio riconosce i valori che i genitori vorrebbero trasmettergli e la sua disponibilit\ue0 ad accettare quanto percepito, valutando l\u2019incidenza dell\u2019accuratezza e dell\u2019accettazione sull\u2019assimilazione dei valori genitoriali. Le analisi sono state condotte tenendo conto del genere del genitore, del genere e dell\u2019et\ue0 dell\u2019adolescente e considerando il contenuto dei valori. Hanno partecipato all\u2019indagine, mediante la compilazione di un questionario, 381 triadi familiari con un figlio di et\ue0 compresa tra i 15 e i 19 anni. Lo studio ha mostrato come gli adolescenti siano abbastanza accurati nel riconoscere i valori dei genitori e moderatamente disposti all\u2019accettazione. Esso inoltre ha evidenziato come l\u2019accuratezza e l\u2019accettazione promuovano la condivisione di valori tra genitori e figliThis study focused on value transmission in families with adolescents and it measured adolescents\u2019 accuracy in perceiving parental socialization values and adolescents\u2019 acceptance of parental values. Moreover, the study assessed the influence of accuracy and acceptance on the congruence between parents\u2019 socialization values and adolescents\u2019 personal values (assimilation). All the analyses were carried out taking into account parents\u2019 gender, adolescents\u2019 gender and age and the content of values. Participants were 381 family triads with children aged between 15 and 19 and they were asked to fill out a self-report questionnaire. Findings showed that adolescents were quite accurate in perceiving and moderately willing to accept parents\u2019 socialization values. Both accuracy and acceptance were found to be significantly and positively related to assimilatio
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