657 research outputs found

    The nature and evolution of humoral immune responses to influenza virus

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    Influenza epidemics and pandemics have been and will be a major public health problem. In the course of life, everybody experiences several infections with influenza virus. However, these infections provide insufficient immunity against new infections since the virus constantly changes. How consecutive infections shape our repertoire of influenza virus-specific antibodies and how this affects the response to a newly encountered virus strain is poorly understood. In this thesis we used blood samples from young, adult and elderly individuals from the Lifelines cohort to study the antibody responses to 5 influenza virus strains which circulated between 1934 and 2009. We observed that very potent but highly virus strain-specific antibodies were highest against a virus strain encountered early in life for all age groups. Yet, other antibodies, less potent but also less specific for a certain virus strain, were highest against recently encountered strains. We could show that these latter antibodies, so far often overlooked, could provide partial protection against infection with a new virus strain. Our observations imply that influenza vaccines should be designed to induce broadly reactive antibodies, even if moderately potent, to protect against newly emerging influenza virus strains

    ‘Vasari’s Vite and Italian artists in sixteenth-century England’

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    Vasari’s Vite provide valuable information about the way in which Italian art reached England, sometimes mentioning specific names of merchants and agents controlling the market. The migration of artists could in fact only occur with the backing of merchant-bankers who provided the financial means to undertake such costly and difficult trips, guaranteed a certain amount of work and in many cases even provided housing in their own company lodgings. The paper presents new archival evidence confirming the correctness of the leads offered in the Vite and argues that the movement of work and people was largely in the hands of a group of Florentine merchants with very close ties to the Medici in Florence and Rome

    Dentro e fuori l’ossimòro

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    Questo libro contiene sette osservazioni sull’improvvisazione: paradosso e archetìpo che molto ha da insegnare a tutti noi. Questo libro nasce dall’esperienza di improvvisare in musica. Questo libro vive le pratiche del pensare l’improvvisazione. Questo libro trascende gli specifici contesti di chi, di come e perché si improvvisa. Perché in questo libro improvvisare è metodo. Perché in questo libro improvvisare è al contempo strumento e scopo. Perché in questo libro improvvisare è azione nella vita quotidiana. Perché in questo libro le pratiche dell’improvvisare sono fuor di metafora: fonte di sapere per le scienze umane e sociali. Oltre i confini certi, quelli che separano ciò che è dentro da ciò che fuori. Se ne consiglia la lettura non solo ai musicisti, ma a chi sia consapevole dell’urgenza di tradurre l’esperienza in simboli, riducendo le distanze tra indicatori e ciò che è indicato. Se ne sconsiglia la lettura a chi sia pieno di certezze sull’identità e sulle fondamenta dell’innovazione: senza dubbi sui modi, tanti, sempre eterogenei, di stare, e poi restare, insieme

    A prescribed scalar and boundary mean curvature problem and the Yamabe classification on asymptotically Euclidean manifolds with inner boundary

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    We consider the problem of finding a metric in a given conformal class with prescribed non-positive scalar curvature and non-positive boundary mean curvature on an asymptotically Euclidean manifold with inner boundary. We obtain a necessary and sufficient condition in terms of a conformal invariant of the zero sets of the target curvatures for the existence of solutions to the problem and use this result to establish the Yamabe classification of metrics in those manifolds with respect to the solvability of the prescribed curvature problem.Comment: 25 page

    Manuale, ma non troppo

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    «Conoscere il principio di Archimede insegna a nuotare? Sapere tutto dei fotoni migliora la vista?». Sono le domande con cui Tullio De Mauro presenta questo manuale, invitandoci a smentire la loro apparente saggezza e a condividere un sapere che ci permetta l’uso responsabile di parole, testi e frasi. È ciò che questo manuale insegna a praticare. Il Manuale di educazione al pensiero critico è la prima proposta didatticamente strutturata per una via italiana al critical thinking e fornisce sia una mappa di questo settore di studi, sia un metodo ordinato per coordinarlo con le discipline tradizionali. Il Manuale di educazione al pensiero critico si articola in nove capitoli, altrettanti dialoghi e diciotto unità di apprendimento piane e didascaliche, che ascendono progressivamente dalla comprensione degli enunciati all’analisi del ragionamento fino alle dinamiche del dialogo orale o scritto. Il Manuale di educazione al pensiero critico insegna a valutare i propri pensieri e i modi in cui li si difende, insegna a rendere trasparenti e logicamente coerenti i discorsi, insegna a cogliere errori e sofismi, proponendo un percorso di sviluppo correlato di queste “competenze trasversali”. Il Manuale di educazione al pensiero critico descrive inoltre l’organizzazione del discorso scritto ed è dunque una guida preziosa sia al leggere che allo scrivere testi argomentativi. Il Manuale di educazione al pensiero critico è un libro ricco di esercizi e giochi di intelligenza, per il lettore che voglia esercitarsi al problem solving partendo da conoscenze solide e generali. Il Manuale di educazione al pensiero critico è perciò un ideale compagno di strada per gli studenti dei primi anni di tutti i corsi afferenti alle Classi di Scienze Umane e Sociali: Lettere, Filosofia, Economia, Scienze della Formazione, Scienze della Comunicazione, Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza. Esso aiuta a recuperare velocemente eventuali gap formativi e a progredire in fretta. Il Manuale di educazione al pensiero critico può essere usato nella scuola media superiore per arricchire i corsi di filosofia e delle altre discipline umanistiche, prefigurandone un’evoluzione conforme alle esigenze dei nostri tempi. Se ne consiglia la lettura e l’adozione ai docenti che vogliano essere mentori, con saggezza e senso dell’artigianato, delle conoscenze e delle competenze che i nativi cartacei possono trasmettere ai nativi digitali. Come scrive ancora De Mauro, esso offre «un’occasione preziosa di partecipazione effettiva al rinnovamento concreto di contenuti e modi della didattica delle nostre università e scuole». Se ne sconsiglia la lettura a tutti coloro che ritengono che creare una buona scuola sia solo un problema di costruzione di gerarchie di comando e di obbedienza, di messa in efficienza degli apparati, di gestione tecnica priva di idee e di fantasia

    Non-Euclidean ideal spectrometer

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    We describe the mathematical scheme for an anomaly-free ideal spectrometer, based on a 2-dimensional plane medium with conical regions of bounded slope. Moreover, the construction may be realised in many different configurations.Comment: 9 pages, 5 figure

    For a theory of music economics

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    The aim of this article is to explore the various paths open to research and practice communities in confronting issues that new social and technological scenarios have opened up - within economy of music as a discipline, and within the wider frame of inclusion as laid out in the UN 2030 agenda. In particular, reference is made to what is happening in musical subcultures and countercultures, in their interaction with the institutional culture in light of a technological paradigm shift set in motion by the advent of digital platforms. We will propose that organizations which fit within the tradition of management studies have a lot to learn from artistic organizations. Artistic organizations incorporate a strategic management approach which links together processes, communities and practice, they constitute sites of organizational innovation that often arise from countercultures, and are also able to influence wider economic contexts linked to the emergence of digital technologies

    Francesco Piro, Manuale di educazione al pensiero critico. Comprendere e argomentare, prefazione di Tullio De Mauro, Napoli, 2015, Editoriale Scientifica - Collana punto org., pp. 280

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    “Il nostro impegno consiste nel portare la scuola del Novecento in questo secolo. Ciò significa saper innovare contenuti e metodi senza stravolgere un modello educativo che funziona e che ha prodotto eccellenze nei secoli, da Galileo a Fabiola Gianotti. Perciò non intendiamo sostituire il modello knowledge-based su cui si fonda la scuola italiana con il modello skill-based più tipico del mondo anglosassone. Il nostro obiettivo è di sviluppare nuove competenze e nuove abilità pratiche, sulla base di una solida conoscenza teorica”. Così afferma il Ministro Stefania Giannini in una intervista con Armando Massarenti pubblicata il 22 febbraio 2015 su “Il Sole 24 ore”. Con tatto e al tempo stesso con ferma decisione, Giannini pone una questione di fondo per lo sviluppo economico e culturale del nostro Sistema-Paese: se è vero che l’educazione scolastica (e universitaria) in Italia è basata sulla trasmissione di conoscenze, è altresì fondamentale riconoscere come la trasmissione di conoscenze non basta più, da sola, per formare il personale oggi necessario a sostenere nel lungo periodo la competitività delle aziende e, più in generale, di tutte quelle organizzazioni (Istituzioni, Terzo settore etc.), dove prendono corpo i processi di creazione di valore. Ciò che urge sempre di più, in un mercato del lavoro dove la flessibilità è metodo, è un personale dotato di competenze trasversali, ovvero di competenze che hanno una base metacognitiva, più che cognitiva
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