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Valutazione della morfometria ossea nel paziente affetto da osteoporosi secondaria ad iperparatiroidismo.
L’osteoporosi è l’osteopatia metabolica più diffusa nel mondo occidentale, essa è causata da una patologica riduzione della massa ossea e da alterazioni microarchitetturali dello scheletro che portano ad un marcato aumento del rischio di frattura.
Vengono riconosciute due forme prevalenti di osteoporosi: la primaria a tipica insorgenza post menopausale; la secondaia dovuta a patologie di vario tipo e disendocrinie. Abbiamo scelto di valutare un gruppo selezionato di pazienti affetti da osteoporosi secondaria ad iperparatiroidismo, a causa dell’elevato impatto sociale di questa patologia. Si è voluto utilizzare l’indice corticale, che come riportato in letteratura è un parametro che può fornire utili informazioni sulle modificazioni a cui il tessuto osseo va in contro in seguito a patologia osteoporotica, come strumento di raffronto tra i pazienti con osteoporosi secondaria e un gruppo di controllo omogeneo per età e sesso.
Le misurazioni sono state effettuate tramite un programma computerizzato che ha permesso la valutazione delle immagini digitalizzate, a livello della seconda metacarpo falangea e dell’omero, ad una distanza dall’epifisi pari al diametro massimo della stessa, correggendo così l’errore legato alla diversa distanza dalla quale vengono effettuati i radiogrammi.
I risultati così ottenuti sono stati oggetto di valutazione statistica
Epidemiologia de la fractura a l'atenció primà ria de catalunya
Utilitzant una base de dades amb informació clÃnica extreta de l'historial d'Atenció Primà ria (AP) a Catalunya, hem portat a terme un estudi de cohorts retrospectiu l'any 2009, incloent individus 50 anys. Hem identificat les fractures osteoporòtiques majors utilitzant codis CIE-10. 2.011.430 individus van ser inclosos. La incidència total va ser de 10'91/1.000 persones-any. La fractura més freqüent entre les dones va ser la d'avantbraç i entre els homes la vertebral simptomà tica. Totes les fractures van augmentar amb l'edat però es van observar diferents patrons segons localització. Aquesta informació és rellevant per la planificació dels serveis d'AP al nostre paÃs
Bifosfonati e disfunzione renale
Disphosphonates and renal impairmentOsteoporosis and chronic kidney disease (CKD) are two frequent pathological conditions in the adult and geriatric population and often coexist. These conditions ..
Osso e infiammazione
Negli ultimi due decenni molti studiosi hanno
messo in evidenza le complesse interazioni tra tessuto osseo
e sistema immunitario, le quali hanno portato allo sviluppo
di una branca di ricerca classificata come Osteoimmunologia.
La ricerca in questo campo ha un grande potenziale,
quello di poter fornire una migliore comprensione
della patogenesi di numerose malattie che colpiscono entrambi
i sistemi, osseo e immunitario, chiarendo così le basi
molecolari per sviluppare nuove strategie terapeutiche
Osteoporosis in men: a case report
Osteoporosis in men is frequently not considered, underdiagnosed and often undertreated. In contrast with osteoporosis occurring in women, the genesis is frequently secondary (30-60%) with a complex diagnostic approach. A careful anamnesis and physical examination associated with laboratory and instrumental evaluation are necessary for an accurate diagnosis. The clinical case presented concerns a 70-year-old man with negative family history for osteoporosis and a personal history of depression, HBV carrier, and chronic obstructive pulmonary disease (COPD) in a heavy ex-smoker with history of alcoholism. The comprehensive geriatric evaluation allowed us to diagnose a multifactorially secondary osteoporosis associated to osteomalacia probably generated by the combination of alcohol abuse with consequent severe malnutrition, heavy smoking and COPD, physical inactivity and rapid weight loss
Studio RIFRA: il rischio fratturativo in Italia
L'osteoporosi \ue8 un disordine scheletrico cronico-evolutivo, caratferizzato dalla perdita dell'equilibrio
del metabolismo osseo con conseguente degenerazione quantitativa e qualitativa che compromette la
resistenza dell'osso e predispone ad un aumentato rischio di fratture. Colpisce soprattutto il sesso
femminile,conunaprevalenza del33%nelrange tra60eT0aacheaumentaconl'avanzaredell'et\ue0.
Pu\uf2 rimanere clinicamente silente e successivamente manifestarsi con fratture (vertebrali 100.000
casi/anno, di polso 85.000 casi/anno e femorali 80.000 casi/anno). Le fratture da fragilit\ue0 comportano
gravi conse gse\ueeze, sia a livello clinico individuale che sociale ed economico; rappresenrano pertanto
una fonte di disabilit\ue0 complessa, che in quanto tale necessita di una presa in carico globale.
Lo studio RIFRA nasce da un'idea del GISMO per rispondere alla necessit\ue0 primaria di quantificare il
reale rischio fratturativo in Italia attraverso una specifica scheda e di valutare l'influenza delle
comorbilit\ue0 e delle terapie corelate al rischio di frattura. L'obiettivo secondario analizzare \a
percentuale di pazienti sottoposti a trattamento farmacologico in relazione ai valori densitometrici e
alle pregresse fratture, nonch\ue9 valutare la prevalenza di fratture da fragilit\ue0 nella popol azione in studio
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