2,829 research outputs found

    L'uso sociale dei beni confiscati alle mafie: un inedito volto sociale della sanzione penale

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    Si tratta di una ragionata analisi, su dati e informazioni di natura giudiziaria, del vasto fenomeno dei reati contro il patrimonio consumati da organizzazioni criminali sul territorio della Regione Campania. Segue un ampio panorama di indagine giuridica sulla legislazione di contrasto ai capitali provento di illecito

    DAL FATTO ALL'AUTORE: PERCORSI DI PERICOLOSITA' SOCIALE

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    L’oggetto della ricerca attiene alla rilevanza del concetto di pericolosità del soggetto imputabile, autore di reato, nell’ambito del diritto penale e, in particolare, alla centralità che tale nozione assume sia nel tradizionale campo delle misure di sicurezza, sia, in misura crescente, nell’ambito della stessa pena. La ricerca si propone innanzitutto di indagare le origini anche sociali di una prospettiva connessa alla pericolosità del soggetto, in larga parte da attribuirsi all’allarme sociale che il recidivismo legato a determinate tipologie delittuose suscita. Attraverso un’analisi empirica della categoria e delle difficoltà legate al suo accertamento si mettono poi in luce le problematiche che una sua valorizzazione fa emergere, in particolare qualora il rischio di recidiva venga assunto a presupposto di un quantum sanzionatorio ulteriore alla pena, dato dalla misura di sicurezza. Ma numerosi interrogativi sorgono anche dalla constatazione del rilievo che la pericolosità assume all’interno della stessa pena, dove “tipi d’autore”, considerati pericolosi, assumono importanza, in funzione di pura neutralizzazione del soggetto, nell’ambito di fattispecie astratte di reato, di circostanze aggravanti, di percorsi penitenziari peculiari. Dalla prospettiva empirica emerge, infine, il ruolo che la valutazione del rischio di recidiva potrebbe rivestire, se adeguatamente valorizzata, nella creazione di un percorso rieducativo e trattamentale individualizzato e conforme a Costituzione.The focus of this research is the concept of dangerousness in criminal law and its increasing relevance not only in the context of measures to prevent dangerousness, but also under the penalty deserved for the wrongdoing. The research investigates the origins of the concept to include the social perspective of dangerousness, due to the social alarms that recidivism of certain types of crimes arouses. Empirical analysis of the predictable level of dangerousness identifies and expands on the implications that prediction carries, especially when the risk of recidivism is assumed and increased punishments are applied. Additionally, more questions arise relating to the credence given to the level of dangerousness within the penalty itself. Whenever different types of perpetrators, deemed dangerous, are punished with increased sentences, dangerousness gains relevance, without regard to the mere neutralization of an offender, aggravating factors, or peculiar imprisonment history. Finally, from empirical observations arises the possibility that the risk of recidivism could assume, if adequately considered, the creation of a rehabilitation plan individually tailored and conforming to the Constitution

    L’aggravante speciale del delitto di estorsione delle "più persone riunite" al vaglio delle Sezioni Unite

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    Il lavoro affronta il problema della controversa interpretazione della circostanza aggravante delle 'più persone riunite' prevista per il delitto di estorsione di cui all'art. 629 c.p. Dopo aver ricostruito il contrasto giurisprudenziale circa il corretto significato da attribuire alla locuzione 'più persone riunite' ripercorrendo i due diversi orientamenti, soggettivo ed oggettivo, si sottolinea come l'unico condivisibile e compatibile con il tenore letterale della disposizione sia il secondo

    Il diritto all\u2019assistenza linguistica nel processo penale: profili di diritto costituzionale europeo

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    This article emphasizes that the protection of the right to interpretation and translation in criminal proceedings represents a big achievement for the guarantee of the constitutional due process of law in Italy. It is argued that the right to an interpreter constitutes a good standpoint to see the evolution of the rights of suspected or accused persons in criminal proceedings. After a brief introduction on the relevance of the use language in the Italian le- gal system the article analyses the actions undertaken by the Italian Parliament in implementing the EU Roadmap for strengthening procedural rights of suspected or accused persons in criminal proceedings. The first result of this gradual action is Directive 2010/64/EU on the right to interpretation and translation. The Directive con- firms the determination of the EU to follow a very prudent approach on the issues concerning procedural rights, characterized by a cautious gradualness and a strong link with the ECHR. However, the introduction of harmonization in this field is surely a strengthening of the basic rights protected by the Court of Strasbourg. The article, then, discusses the implementation of the Directive 2010/64/EU in Italy with the legislative decree n. 32 of 2014, which modifies a few articles of the Italian Code of Criminal Procedure. Finally, the article deals with the problems concerning real efficacy of these initiatives and their adequacy to respond to the need of guarantees in criminal proceedings, especially in the preliminary inquiry stage

    Luci ed ombre: il file sharing tra diritto d'autore e diritto alla privacy. Note sull'ordinanza n. 26161/2008 del tribunale di Roma — Sezione proprietà industriale ed intellettuale

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    Da anni, ormai, tanto negli ordinamenti di civil law quanto in quelli di common law, si dibatte in dottrina, in giurisprudenza ed anche nella società civile, sull’annosa questione della fruizione sulla rete Internet dei contenuti digitali protetti dal diritto d’autore1. Le possibilità offerte dalle reti telematiche hanno determinato, negli ultimi anni, un crescente interesse alla loro utilizzazione per il trasferimento di materiali protetti dal diritto d’autore, da diritti cioè connessi al (o propri del) costitutore. Internet, infatti, ha reso possibile diminuire sia i tempi di distribuzione2, sia i costi relativi all’intermediazione della rete commerciale. Sotto il profilo strettamente giuridico, peraltro, la rete telematica ha indotto non poche perplessità, mettendo in crisi un sistema di protezione del diritto d’autore e di proprietà intellettuale tradizionalmente basato sul controllo degli esemplari materiali delle opere (quali l’apposizione della firma dell’autore o dei contrassegni di cui agli artt. 123 e 181 bis, l. n. 633 del 1941). Questa contrapposizione evidente tra il “vecchio” ed il “nuovo” investe trasversalmente la materia della proprietà intellettuale, quella della privacy e della trasparenza nonché, più in generale, il tema dei meccanismi e delle dinamiche di imputazione delle condotte nello spazio globale. La responsabilità degli intermediari della comunicazione, l’enforcement dei diritti di proprietà intellettuale, il difficile e conflittuale rapporto tra privacy e copyright nella società dell’informazione sono solo alcuni dei profili sui quali si è dibattuto nel 2008 il Tribunale di Roma

    Rivoluzione cognitivista e teoria del diritto: un programma di ricerca

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    Questo scritto ha un carattere esclusivamente programmatico. \uc8 dedicato alla presentazione delle linee essenziali di un programma di ricerca nel quale siamo impegnati gi\ue0 da un po\u2019 di tempo, e che intendiamo sviluppare nel prossimo futuro. Nei primi due paragrafi tratteggiamo sommariamente il contesto culturale e scientifico della \u201crivoluzione cognitivista\u201d, nel quale il nostro programma si colloca (behavioural law and economics; responsabilit\ue0 e imputabilit\ue0; euristiche e bias nella decisione giudiziale). Nel terzo paragrafo elenchiamo le linee di ricerca affini gi\ue0 battute da altri autori. Il quarto paragrafo \ue8 dedicato alla formulazione del nucleo centrale del nostro programma: quali sono i processi psicologici soggiacenti alla comprensione, osservanza, produzione, applicazione di regole in genere, e di regole giuridiche in particolare? Successivamente diremo cosa abbiamo gi\ue0 fatto (molto poco), e cosa intendiamo fare in futuro.What we present here are the outlines of a research program. In sections 1 and 2, we give a rough picture of the \u201ccognitive revolution\u201d, the context in which our program situates. In section 3, we briefly review some well-established lines of inquiry germane to ours (behavioural law and economics; criminal responsibility and imputability; heuristics and biases in adjudication). Section 4 is devoted to the core of our research program: what are the psychological processes involved in the understanding, issuing and complying with norms, and in rule-based decision-making? Subsequently, in the last two sections, we give a glimpse on what we have done already (not much), and on what we plan to do in the next future

    Le banche dati dell'Unione europea istituite per finalità di sicurezza e giustizia

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    Il saggio è dedicato alla ricognizione delle modalità di funzionamento, della disciplina e dell’evoluzione normativa delle principali banche dati centralizzate dell’Unione europea. Vengono approfonditi il Sistema d’informazione Schengen, il Sistema di informazione antifrode (AFIS), il Sistema informativo doganale (SID), nonché il TECS di Europol ed EPOC III di Eurojust. Particolare attenzione viene posta alle forme di tutela del diritto alla protezione del dato contemplate nelle fonti che disciplinano i diversi archivi

    Le recenti strategie repressive contro le tossicodipendenze a favore di un nuovo welfare penale

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    Il lavoro di propone di individuare nuove forme di penalità per lo specifico settore delle tossicodipendenz
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