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    Dictionary of Ancient and New Poetry by Nikolai Fedorovich Ostolopov as a stage in the formation of the rhetorical tradition in Russia

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    Приводится интерпретация риторического раздела трехтомного «Словаря древней и новой поэзии», созданного Николаем Федоровичем Остолоповым. Н.Ф. Остолопов работал над словарем с 1806 по 1821 г. по заданию петербургского «Вольного общества любителей словесности, наук и художеств». Н.Ф. Остолопов творчески перерабатывает достижения предшественников и предлагает собственную типологию тропов и фигур речи

    Книжные и журнальные источники "Собрания стихотворений, относящихся к незабвенному 1812 году" Н. М. Кугушева (статья вторая)

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    Статья излагает результаты изучения книжных и журнальных источников, вошедших в состав поэтической антологии Н.М. Кугушева «Собрание стихотворений, относящихся к незабвенному 1812 году» (1814). Стихотворения были заимствованы из журналов и брошюр 1812-1814 гг. и сохранили тесную связь с их коммуникативными стратегиями. Статья намечает модели коммуникации «Русского вестника», «Сына отечества», «Вестника Европы», «Друга юношества», «Чтений в Беседе любителей русского слова», «Санкт-Петербургского вестника» и малоформатных книжных изданий военного времени, отразившихся в антологии Н.М. Кугушева и воплотивших стремление к национальной консолидации

    Труды по русской и славянской филологии. Литературоведение

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    http://tartu.ester.ee/record=b1053702~S1*es

    \u201cSulle ali di una risata belante\u2026\u201d Il Vangelo secondo Venedikt Erofeev e altri scritti

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    Il presente lavoro intende indagare il laboratorio creativo di Venedikt Vasil\u2019evi\u10d Erofeev (1938-1990), uno dei maggiori autori del secondo Novecento russo noto in tutto il mondo per il suo romanzo Moskva-Petu\u161ki. Nella prima parte della tesi viene tracciato un profilo biografico dello scrittore e ricostruito il contesto storico e culturale di cui egli \ue8 parte. Vagabondo senza fissa dimora, vissuto ai margini dell\u2019ufficialit\ue0 negli anni della stagnazione bre\u17eneviana, Erofeev incarna nella sua persona tratti di figure tipiche della tradizione nazionale, dallo jurodivyj (il folle in Cristo della cultura cristiano-ortodossa) allo strannik (il pellegrino alla ricerca di s\ue9), sorta di \u201carchetipi\u201d della storia russa che egli attualizza in un originale percorso di \u17eiznetvor\u10destvo, di creazione esistenziale nel quale finzione e realt\ue0, arte e vita risultano indistinguibili. Oggetto d\u2019attenzione della seconda parte del lavoro sono le letture attraverso le quali lo scrittore (eclettico lettore) recupera fonti e modelli a lui congeniali; di tutte queste molteplici suggestioni si trova traccia nei zapisnye kni\u17eki, i quaderni d\u2019appunti che Erofeev compil\uf2 quasi quotidianamente e che costituiscono una raccolta all\u2019apparenza confusa di frammenti e idee sugli argomenti pi\uf9 disparati. Questa tendenza quasi maniacale alla catalogazione ricorda l\u2019approccio all\u2019organizzazione del sapere tipico della cultura barocca. Nella terza sezione della tesi vengono analizzati tre testi ancora oggi poco noti a pubblico e critica: Blagaja vest\u2019 (La buona novella, 1962), narrazione in prosa ritmica rimasta incompleta, il racconto Vasilij Rozanov glazami \u117kscentrika (Vasilij Rozanov visto da un eccentrico, 1973) e Moja malen\u2019kaja leniniana (La mia piccola leniniana, 1988), un collage di citazioni leniniane. In queste opere Erofeev recupera modelli di riferimento che si diverte a sovvertire: l\u2019analisi delle tecniche stilistiche, delle soluzioni compositive e delle immagini adottate consente di individuare i procedimenti che ricorrono con pi\uf9 frequenza nella scrittura dell\u2019autore, basata sul capovolgimento delle fonti, l\u2019abbattimento di miti e tab\uf9 e il rovesciamento insieme giocoso e serio di logiche ordinarie e stereotipi
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