Immaginario religioso e magia nella ceramica e negli altri oggetti dei corredi funerari piceni

Abstract

Da tempo nella ben nota varietà degli oggetti deposti nelle tombe picene di età Orientalizzante e arcaica, si è letta, ma sempre solo per sporadiche osservazioni, una testimonianza del mondo religioso dell’Italia antica. Nella ceramica coperta di decorazioni a tratti incisi o impressi secondo uno schema mai uguale a se stesso se pur caratterizzato da elementi figurativi ricorrenti, così come nella interessantissima piccola plastica a raffigurazioni antropomorfe o zoomorfe, o nei variegati pendagli delle tombe femminili, non si finisce di ripercorrere se pur per brevi tratti, i contenuti di una spiritualità forse non compresa fino in fondo nelle sue manifestazioni concrete nemmeno dagli antichi antenati italici. Nella documentazione archeologica della necropoli di Campovalano, è possibile trovare nuovi elementi di confronto, colmare lacune nella sequenza evolutiva di un motivo o di una forma e proporre, a fronte di una maggiore verosimiglianza, letture interpretative. E’ quanto si tenta in questo lavoro per alcuni significativi e ricorrenti documenti il cui portato simbolico, i nessi con rituali o credenze mitiche e religiose, cominciano ad apparirci non solo certi, ma anche in parte leggibili nella loro storia

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AIR Universita degli studi di Milano

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Last time updated on 06/03/2019

This paper was published in AIR Universita degli studi di Milano.

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