Impatto della vaccinazione e della pregressa diagnosi sul rischio di infezione e di malattia severa associata a SARS-CoV-2. Un’analisi
dei casi diagnosticati nel mese di ottobre 2022
In Italia, l’epidemia di infezioni da SARS-CoV-2 nel corso del 2022 è stata influenzata dalla predominanza della variante Omicron, caratterizzata da alta trasmissibilità, e dalla progressiva eliminazione di quasi tutte le misure non farmacologiche di prevenzione. La combinazione di questi due elementi ha determinato una notevole circolazione virale di SARS-CoV-2 con oltre 24,5 milioni di casi da inizio epidemia. Dato l’alto numero di persone che ha superato almeno una infezione da SARS-CoV-2 e l’alta copertura vaccinale nella popolazione è necessario stimare il ruolo protettivo dell’immunità associata sia al vaccino che all’infezione pregressa nel prevenire l’infezione e la malattia severa da COVID-19. Il presente rapporto fornisce una stima del rischio di infezione e di malattia grave, per il mese di ottobre 2022, sulla base della vaccinazione e della precedente infezione. La massima protezione contro la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 e la malattia severa si realizza attraverso una immunità ibrida (l’effetto combinato della vaccinazione e della pregressa infezione) mentre livelli di rischio più alto si riscontrano sempre tra le persone non vaccinate e senza una precedente diagnosi di infezione. A parità di fascia di età e di pregressa infezione, si osserva una tendenza alla riduzione del rischio di malattia severa associata alla vaccinazione, in particolare se recente