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    N,N-dialchilcarbammati metallici come precursori di ossidi misti, soluzioni solide e ossidi funzionalizzati.

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    Sintesi di nanoparticelle di ossidi metallici, soluzioni solide ed ossidi funzionalizzati tramite idrolisi di dialchilcarbammati metallici. Sono stati ottenuti, in alta resa come fasi pure, prodotti contenenti rapoorti stechiometrici tra i metalli compatibili con quelli utilizzati nei precursori

    Pm10 e traffico: quale correlazione nella pianura padana ?

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    Provvedimenti di riduzione delle emissioni. Applicazione del modello PARVEA (PARco veicolare e Variazione delle Emissioni Atmosferiche associate). Possibili soluzioni

    Fattori del suolo che influenzano la disponilità dei metalli per le piante

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    The knowledge of the interactions between metals and soil components is of great importance to evaluate the availability of the trace elements to plants as well as the potential danger of metals to soil and water beds. The main factors affecting the equilibrium and interaction meccanisms between metals and the most active soil costituents in the absorption processes are discussed in this paper

    Conservazione e sicurezza strutturale di colonne in ghisa prodotte e montate in opera nel XIX secolo

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    riassunto esteso e presentazione orale al convegno Workshop IGF - Problematiche di Frattura nei Materiali per l'Ingegneria, Forni di Sopra (UD), 7/1/2010 - 9/1/201

    Sviluppo di un codice per la previsione delle proprieta di fouling e slagging di carboni

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    Questo documento costituisce la relazione tecnica finale del contratto Servizio per lo sviluppo di un codice per la previsione delle proprietà di fouling e slagging di carboni, Contratto d'appalto nr. 44AV0671, stipulato tra il CRS4 e l'ENEL-CRT. In esso viene inizialmente descritto il modello fisico-matematico su cui è basato l'algoritmo per la descrizione delle caratteristiche delle ceneri volatili ottenute dalla combustione di particelle di una data specie di carbone. Carbone che, a sua volta, è descritto da un insieme di dati sperimentali che vanno dai dati ASTM (American Society for Testing and Materials) ai molto più dettagliati dati CCSEM (Computer Controlled Scanning Electron Microscopy). Nella seconda parte del documento viene presentato l'algoritmo di calcolo e lo schema generale del codice, scritto in Fortran 90, che implementa un tale algoritmo. Il codice denominato CHARCO è il deliverable principale del contratto di cui sopra. Successivamente è presentata una descrizione dettagliata del codice numerico, delle strutture dei dati di input e output, e del suo utilizzo. Di ogni Subroutine viene data un'esplicita descrizione del suo ruolo con frequenti richiami alla parte modellistica, e del suo flusso di dati in input/output. Nella sezione dei risultati sono presentati alcuni degli output che è possibile ottenere dall'esecuzione del codice CHARCO. Sono riportati esempi di risultati ottenuti a partire da input sperimentali caratterizzanti il carbone Ashland. Tali input sono stati forniti dall'ENEL-CRT stesso. Un'interpretazione critica dei risultati è anch'essa presentata. Nella sezione riguardante gli sviluppi futuri viene brevemente descritta l'estensione modellistica e algoritmica necessaria per la descrizione dei processi di accrescimento dei depositi sui fasci tubieri scambiatori di calore. Tale estensione si configura come il deliverable significante, sia in termini interpretativi che di ritorno economico, del progetto di ricerca avente come oggetto la comprensione della tendenza al fouling/slagging delle ceneri ottenute dalla combustione di carboni polverizzati. Notiamo che una tale estensione costituisce la base di partenza per la produzione di pacchetti software per il controllo degli stessi fenomeni nei casi della combustione di miscele di carbone, di miscele con RDF (Refuse Derived Fuels), e nella gassificazione. Nella sezione finale sono riportate le conclusioni e un breve sommario. Al presente documento è allegato il codice CHARCO

    Analisi finanziamenti europei e possibili riferimenti per la partecipazione alle attività previste dal Settimo Programma Quadro

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    Quali scenari energetici? Un quadro complessivo per orientare le scelte di investimento: Finanziamenti Comunitari, Nazionali e Regionali Importi, agevolazioni e Finanziamenti in Piemont

    Sviluppo di un codice per la previsione delle proprieta di fouling e slagging di carboni: parte prima

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    CRS4 TR 02In questo documento viene inizialmente descritto il modello fisico-matematico su cui è basato l’algoritmo per la descrizione delle distribuzioni tridimensionali di grandezza e composizione chimica delle inclusioni minerarie per ogni classe di grandezza delle polveri di carbone. Carbone che, a sua volta, è descritto da un insieme di dati sperimentali che vanno dai dati ASTM (American Society for Testing and Materials) ai molto più dettagliati dati CSSEM (Computer Controlled Scanning Electron Microscopy). Nella seconda parte del documento viene presentato l’algoritmo di calcolo e lo schema generale del codice, scritto in Fortran 90. Successivamente è presentata una descrizione dettagliata del codice numerico, delle strutture dei dati di input e output, e del suo utilizzo. Di ogni Subroutine viene data un’esplicita descrizione del suo ruolo con frequenti richiami alla parte modellistica e del suo flusso di dati in input/output. Nella sezione dei risultati sono presentati alcuni degli output che è possibile ottenere dell’esecuzione del codice CARBCO. Sono riportati esempi di risultati ottenuti a partire da input sperimentali caratterizzanti il carbone Ashland. Un’interpretazione critica dei risultati è anch’essa presentata. Nella sezione finale sono riportate le conclusioni e un breve sommario

    Speleogenesi e speleotemi di opale della Cueva Guacamaya, Auyan Tepui, Gran Sabana, Venezuela

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    La Cueva Guacamaya, esplorata nel marzo 2009 dall’elicotterista Raul Arias, è la più vasta cavità a sviluppo orizzontale conosciuta nel massiccio quarzitico dell’Auyan Tepui, nella Gran Sabana Venezuelana. A differenza delle altre cavità esplorate nell’area in precedenti esplorazioni dell’Associazione La Venta, questa grotta presenta morfologie peculiari, sviluppandosi lungo un sottile interstrato di ossidi e argille che interrompe la serie quarzitica della Formazione Mataui. La presenza di speleotemi di opale, di svariate forme e dimensioni notevoli, unite alla presenza di infiorescenze di gesso, per la prima volta segnalate in ambiente quarzitico in tale abbondanza, fanno di questa cavità un’interessante oggetto di studio sia per gli aspetti mineralogici, sia per un futuro progetto di datazione e geochimica degli speleotemi di opale.In March 2009 the Guacamaya cave was discovered on the Auyan Tepui by the helicopter pilot Raul Arias. It represents one of the longest caves explored on this table mountain, the only one known today with a complete horizontal development, comparable with those of the Brewer Cave System, in the Chimantha Tepui (the world largest sandstone cave). This cave presents typical morphologies, developed along an evident interbed of oxides, amorphous silica and clay interposed between hard quartzitic massive banks. In the walls around this layer, a variety of opal speleothems, of unusual dimensions and shapes, together with gypsum flowers and crusts have been documented. This preliminary study focuses on the general morphology of the cave conduits and on the mineralogical compositions and features of the opal-gypsum speleothems

    Electronic properties of transition metal oxide layers for applications in organic solar cells

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    Gli Ossidi di Metalli di Transizione, come quelli di Molibdeno e di Titanio, sono materiali molto promettenti per lo sviluppo di applicazioni per il trasporto di carica nella fabbricazione di celle solari. Questa tesi presenta un lavoro realizzato tra il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Bologna e l'Istituto delle NanoScienze di Parigi della Sorbona - Paris 6 in collaborazione con la Southern Denmark University, che mira a comprendere e modificare le proprietà di tali ossidi per il miglioramento del trasporto di elettroni e lacune in film sottili. Il progetto di ricerca è stato portato a termine ricorrendo a varie tecniche di caratterizzazione strutturale, come la Microscopia a Forza Atomica (AFM), elettrica e chimica, tra cui la Microscopia Kelvin Probe (KPFM), la Spettroscopia di Fotoemissione a Raggi X e Ultravioletti (XPS/UPS) e la Microscopia a Fotoemissione di Elettroni a Raggi X (XPEEM) realizzata presso la sorgente di sincrotrone SOLEIL di Saint-Aubin (Francia). I principali risultati di questo studio includono l'identificazione dell'evoluzione della superficie con la crescita di grani per l'ossido di molibdeno su silicio, la stabilità degli ossidi di molibdeno e titanio su Ossido di Indio e Stagno (ITO) dedotta dal minor numero di aggregati visibili nelle mappe AFM, l'aumento della funzione lavoro quando i materiali sono sottoposti a cicli di riscaldamento (annealing) fino a 450°C e l'interessante comparsa di domini di policristalliti sulla superficie dell'ossido di titanio ad alta temperatura. Differenti analisi con esposizione a radiazioni hanno permesso di investigare gli effetti di luce ultravioletta e raggi X sugli ossidi e di identificare la tecnica di deposizione e le caratteristiche dei materiali più adatte per ridurre la degradazione delle proprietà elettriche causate dalla luce
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