6 research outputs found

    Museo e parco delle Latomie a Siracusa

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    La straordinaria magnificenza paesaggistica di questo giardino ipogeo inciso nella cava lapidea ha suggerito un´architettura basata sulla rinuncia a dimostrare ossessivamente la propria esistenza. Fondando la costruzione su pochi e semplici elementi si è voluto dunque mettere in scena il paesaggio e ricostruire quelle relazioni che si erano perdute nel tempo tra le Latomie dei Cappuccini e il mare. Tutto il progetto è giocato sulla tensione tra l´astrazione materica della costruzione e la scenografica naturalità manipolata del paesaggio. Sul bordo delle Latomie un lungo muro abitato e articolato accompagna il pendio della strada. Alcune aperture rivelano scorci del paesaggio. Nello spessore del muro si sviluppa il percorso museale che si apre sugli ambienti di accoglienza e sulle sale del museo. Dietro al muro, il museo si sviluppa come un vero e proprio lacerto morfologico moresco di patii, terrazze, vicoli e stanze, che costituiscono i vani al chiuso e all´aperto di questo spazio espositivo. I muri, la luce, il vuoto e gli scorci visivi sono gli elementi che ridisegnano il luogo. Il muro in blocchi di pietra arenaria di Caltanisetta è l´elemento figurativo dominante

    Comunicare la democrazia. Stampa e opinione pubblica alle origini della Repubblica

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    Comunicare la Democrazia. Stampa e opinione pubblica alle origini della Repubblica è una mostra promossa e indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, per celebrare il settantesimo anno dalla nascita della Repubblica italiana, attraverso un focus sul ruolo che la stampa ebbe nel testimoniare un passaggio cruciale per la storia italiana. L’idea progettuale propone una pedana delimitata sul lato lungo da due coppie di diaframmi abitati. L’area spazio è segnata nel senso longitudinale da una serie di nastri tesi tra cilindri, su cui scorrono le immagini che esprimono i contenuti esposti, coadiuvate dall’audio che diviene parte integrante dell’esperienza immersiva. L’intero allestimento allude alle rotative della stampa tipografica e le videoproiezioni sui teli mettono in evidenza il loro largo e frenetico impiego durante la nascita della Repubblica

    Progetto architettonico per i lavori di ripristino del decoro della casa della III Armata e degli spazi adiacenti, destinati all'allestimento di spazi espositivi quali parti integranti del Memoriale diffuso della Grande Guerra. Sacrario Militare di Redipuglia

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    In occasione delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso la Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale, ha intrapreso il progetto di valorizzazione dei Memoriali connessi ai Sacrari militari. In questo quadro si colloca il progetto del Memoriale della Casa della Terza Armata, che ambisce ad integrare il restauro e la conservazione con una ricerca progettuale contemporanea adottando la strategia del riciclo per stabilire legami inediti tra la smisurata, retorica e astratta dimensione del Sacrario e la scala domestica e umile della Casa/Memoriale. Il progetto sceglie di costruire accanto al costruito, proponendo una lettura creativa delle tracce e delle storie che vi sono depositate e che inevitabilmente si intrecciano con il presente ed il futuro di chi si dispone a rileggerle. Ne deriva un processo di sovrascrittura teso a costruire nuove relazioni di senso e di forma fra le preesistenze mediante l’immissione di un insieme di “frammenti” strutturati, di corpi distinti (la Piazza, la Porta, il Muro, il Corridoio, il Basamento), raccolti attorno alla Casa come testimoni fossili di un palinsesto sul quale permangono le tracce di una sorta di archeologia del contemporaneo

    Piazza delle Pietre d'Italia. I° stralcio del Progetto architettonico per i lavori di ripristino del decoro della casa della III Armata e degli spazi adiacenti, destinati all'allestimento di spazi espositivi quali parti integranti del Memoriale diffuso della Grande Guerra. Sacrario Militare di Redipuglia

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    Il progetto del Memoriale della Grande Guerra “Casa della III Armata” di Fogliano Redipuglia prende avvio dalla riconfigurazione degli spazi esterni ai piedi del Colle Sant’Elia, prospiciente il grande Sacrario Militare. A tal proposito si è deciso di dividere l’intero progetto in un primo stralcio funzionale, avente per oggetto la realizzazione di una grande area che misura l’estensione bidimensionale di una superficie quadrata di venti metri di lato. La struttura quadrangolare è simbolo di definizione e delimitazione, recinto e codice di un ordine concettuale, figura della terra, dell’arresto, dell’istante isolato, dell’immanenza. Essa riunisce i caratteri della figura regolare con la perpendicolarità ed essendo la più semplice struttura modulare, attraverso i suoi nove nodi si può frammentare in figure simili con progressioni infinite rinvenibili nei numerosi “tributi” che a questa figura hanno dedicato molti artisti di ogni epoca e luogo. Il tappeto diviene, quindi, il naturale recapito geometrico del Sacrario e cerniera visiva dei percorsi che convogliano tutte le direzioni principali. La sua figura quadrata restituisce dignità formale ad uno spazio dai margini indefiniti e scarsamente relazionati con il contesto. All’interno di questo quadrato sono collocate 8047 pietre, una per ogni Comune italiano, assemblate secondo un motivo geometrico di scomposizione triangolare della forma quadrata, riferibile alle decorazioni lapidee realizzate secondo l’antica tecnica dell’opus sectile, rielaborata agli inizi del ‘900 dalla scuola del Bauhaus in opere pittoriche e di tessitoria, principalmente nel lavoro di Anni Albers. Il pavimento è stato montato a secco su una struttura di sostegno incassata nel terreno, un sistema costituito da una serie di supporti in acciaio, opportunamente dimensionati per sostenere i carichi di progetto, sormontati da una griglia metallica sulla quale le singole pietre vengono fissate mediante ancoraggi chimici. Ogni pietra è separata dalle altre in modo da consentire all’impianto di illuminazione sottostante di lasciar filtrare la luce prigioniera tra le fughe delle pietre. Di notte il tappeto lapideo si trasforma in un braciere, una lampada che prosegue l’illuminazione del Sacrario verso la Casa della III Armata offrendo al visitatore uno spazio segnato dal passaggio tenue delle scie luminose sulla superficie naturale della pietra. L’inaugurazione del tappeto, avvenuta con una cerimonia solenne il 9 Novembre 2015, costituisce la prima testimonianza di una serie di opere incentrate sul restauro conservativo del Sacrario Militare di Redipuglia e sulla ridefinizione del ruolo della “Casa della III Armata” all’interno del Parco della Rimembranza

    Gara europea a procedura aperta per l'affidamento misto dei servizi di ideazione, progettazione, produzione e fornitura dei contenuti e prodotti multimediali e dei servizi di progettazione degli allestimenti e delle tecnologie interattive del Museo Fellini Stralcio I: allestimenti e installazioni (Castel Sismondo, Fulgor - Casa del Cinema, CircAmarcord)

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    Nell’aprile del 2018 il Comune di Rimini ha bandito il concorso per un museo dedicato alla figura di Federico Fellini, con l’obiettivo di creare un polo museale innovativo e immersivo, di ricerca e creazione artistica, in cui far convivere rigore scientifico, emozione e spettacolo. Il progetto per il Museo Fellini prefigura interventi che attraversano il Centro Storico di Rimini, componendosi di tre assi: 1. Castel Sismondo, nelle cui sale dovranno essere allestiti veri e propri set felliniani, mediante la ricostruzione di materiali scenici e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie digitali; in tale ambito saranno ospitate, in esposizioni temporanee, opere originali di artisti internazionali chiamati a rievocare e rielaborare l’immaginario felliniano; 2. Fulgor – Casa del Cinema, ospitato nei tre piani superiori di Palazzo Valloni, recentemente ristrutturato. I primi due piani dovranno sviluppare e reinterpretare il rapporto tra la terra d’origine e l’intera opera di Fellini. Il terzo piano dovrà essere concepito come un loft living space, uno spazio libero, informale, dove il visitatore potrà immergersi nella visione dei film di Fellini; 3. CircAmarcord, un grande spazio outdoor in cui il visitatore potrà scoprire e sperimentare il cinema di Fellini nei suoi tratti più propriamente fellineschi e ludici. Tale spazio dovrà ospitare spettacoli temporanei, allestimenti e installazioni interattive ispirati ai luoghi, alle situazioni, ai temi dei film. Il Museo Fellini potrà offrire un confronto tra le immagini dei suoi film e della sua opera grafica e quelle della sua Rimini, per permettere al visitatore di estrarre relazioni, concetti e ulteriori prospettive. In un quadrilatero ricco di storia e di cultura e che vede nel gioiello rinascimentale di Castel Sismondo, nella piazza Malatesta, nel cinema Fulgor degli importanti contenitori culturali in cui il visitatore scoprirà e sperimenterà gli aspetti più visionari del cinema di Fellini. Gli elementi urbani di Rimini, attraverso la loro scena fissa e profonda, sono cose che hanno concorso, in combinatorie ogni volta reinventate, alla costruzione di una serie di rappresentazioni straordinarie. Qui, l’omaggio al maestro riminese non è inteso come la creazione di un “parco a tema” esteso alla città, piuttosto come un dono che la città offre alla collettività attraverso l’interpretazione più intima dei meccanismi poetici che hanno attraversato, determinandola, l’opera felliniana. In questo senso il nostro progetto per il Museo Fellini mette a nudo lo spazio e riempie il vuoto attraverso i meccanismi dell’immaginario

    Concorso di progettazione di un Nido e una Scuola Materna al Divino Amore, Roma

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    Un terreno mosso come un fazzoletto spiegazzato è il punto dal quale siamo partiti per progettate l'asilo nido e la scuola materna al Divino Amore. Accanto alle scuole dovevano trovare posto un parcheggio a raso - uno dedicato alle scuole e uno pubblico dell´adiacente centro commerciale - una pista ciclabile, un terminal bus, un parco, una piazza e un giardino per gli edifici scolastici, oltre ad un´infinita serie di prescrizioni mirate ad ottenere spazi educativi "friendly" e in linea con i più attuali sistemi pedagogici. Noi abbiamo fatto poche cose molto nette: le due scuole si assemblano in un unico edificio dagli accessi distinti e provvisto di patii. Esso è posto alla quota di centosei metri e mezzo, su di un podio in pietra scura, staccato dal terreno complesso e istoriato che abbiamo immaginato per trasformare parcheggi, pista ciclabile, terminal bus in un grande parco vegetale. Due braccia si allungano formando una piazza a forma di alambicco, una piazza in leggera pendenza abitata da aiuole verdi e mosse e da una leggera duna inclinata per le recite all´aperto. Lo spazio può essere chiuso con un cancello in modo da garantire sicurezza qualora le maestre volessero usarlo nelle belle giornate. O può, quando la scuola è chiusa, restare aperto per costituire uno spazio protetto di socializzazione. Questo ventre cavo è protetto da due pensiline istoriate. Tutto l´edificio è rivestito da un manto di dischi di terracotta smaltata debitore all´edificio Solimene di Paolo Soleri
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