Abstract

Un terreno mosso come un fazzoletto spiegazzato è il punto dal quale siamo partiti per progettate l'asilo nido e la scuola materna al Divino Amore. Accanto alle scuole dovevano trovare posto un parcheggio a raso - uno dedicato alle scuole e uno pubblico dell´adiacente centro commerciale - una pista ciclabile, un terminal bus, un parco, una piazza e un giardino per gli edifici scolastici, oltre ad un´infinita serie di prescrizioni mirate ad ottenere spazi educativi "friendly" e in linea con i più attuali sistemi pedagogici. Noi abbiamo fatto poche cose molto nette: le due scuole si assemblano in un unico edificio dagli accessi distinti e provvisto di patii. Esso è posto alla quota di centosei metri e mezzo, su di un podio in pietra scura, staccato dal terreno complesso e istoriato che abbiamo immaginato per trasformare parcheggi, pista ciclabile, terminal bus in un grande parco vegetale. Due braccia si allungano formando una piazza a forma di alambicco, una piazza in leggera pendenza abitata da aiuole verdi e mosse e da una leggera duna inclinata per le recite all´aperto. Lo spazio può essere chiuso con un cancello in modo da garantire sicurezza qualora le maestre volessero usarlo nelle belle giornate. O può, quando la scuola è chiusa, restare aperto per costituire uno spazio protetto di socializzazione. Questo ventre cavo è protetto da due pensiline istoriate. Tutto l´edificio è rivestito da un manto di dischi di terracotta smaltata debitore all´edificio Solimene di Paolo Soleri

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