17 research outputs found
La Sardegna vandalica e bizantina
Sommario: 1. La migrazione dei Vandali. - 2. Il regno vandalico d'Africa. - 3. I Vandali e la Sardegna. - 4. La fine del regno vandalico d'Africa e la conquista bizantina della Sardegna. - 5. La Sardegna bizantina
Le Diocesi rurali della <i>Proconsularis</i> e della <i>Byzacena</i>: aspetti storici e archeologici
Diverse fonti, storiche ed epigrafiche, testimoniano la diffusa esistenza di diocesi rurali nelle provinciae dell'Africa proconsolare, sebbene queste venissero considerate come manifesta negazione delle disposizioni conciliari che, a varie riprese, avevano rimarcato la non liceità della costituzione di diocesi non solo nei saltus, ma anche nei vici e nelle modicae civitates, affinchè non fosse svilita la dignità episcopale. Il presente contributo prende lo spunto anche dalla documentazione attestante la controversia tra vescovi cattolici e donatisti, per tracciare un quadro della diffusione del cristianesimo africano, a partire dalle provinciae della Proconsularis e della Byzacena
Nuovi documenti epigrafici della Sardegna bizantina
La documentazione epigrafica bizantina della Σαρδηνία si è arricchita in anni
recenti, a fronte di un ridotto numero di testi lapidari greci e latini, tra cui il
frammento di Bosa con la menzione di un Cεργ(ίoς) e una colonnina del battistero di Corpus con l’iscrizione di un Eϋτ[ικoς], entrambi del VI secolo, di un ampio novero di elementi dell’instrumentum, in cui rientrano secondo la tradizione mommseniana anelli digitali, spilloni crinali, tesserulae, exagia e sigilli.
Gli scriventi hanno presentato in un volume del 2004 I sigilli bizantini della Σαρδηνία, l’edizione di tutta la documentazione sfragistica nota della Sardegna, rappresentata, in particolare, dai rinvenimenti del sito di San Giorgio di Sinis nell’ager tharrensis.
A distanza di tre anni dalla pubblicazione di quel testo si presentano in questa
sede 19 documenti dell’instrumentum pertinenti a due aree della Σαρδηνία: da un lato due località rispettivamente dei comuni di Suelli (frazione di Sisini) e di Siurgus Donigala, all’estremità nord-orientale del territorio caralitano, al confine con la Barbaria, dall’altro ancora il fertile sito di San Giorgio di Sinis
La Cristianizzazione dell'ambiente rurale in Sardegna
Nei decenni che intercorrono tra l'Editto di Costantino e il riconoscimento del Cristianesimo come religione di stato da parte di Teodosio, anche la Sardegna dovette conoscere una netta contrapposizione tra le civitates, caratterizzate da una larga maggioranza cristiana e una minoritaria élite municipale legata alla religione avita, e le campagne dove la popolazione, ad onta di sei secoli di romanizzazione, viveva prevalentemente pagatim, perpetuando forme culturali millenarie, soprattutto per quanto concerne i culti
Da Τάρραι πóλισ al <i>portus sancti Marci</i>: storia e archeologia di una città portuale dall’antichità al Medioevo
Nella tradizione degli studi antichistici su Tάρραι le analisi sulla portualità della città rimontano al secolo XIX, con una localizzazione univoca dello scalo di Tharros (definito come bimaris) nel bacino orientale del “Mare morto” del Golfo di Oristano. Il presente lavoro ripercorre cronologicamente la storia del porto di Tάρραι, dalla protostoria al Medioevo, soffermandosi sulle fonti medievali, portolaniche e documentali, e sulle carte nautiche relative al portus sancti Marci
Ricerche di archeologia subacquea nell'area del <i>Korakodes portus</i>
Il presente studio espone i risultati della ricognizione archeologica condotta nell'area circostante l'isolotto di Sa Tonnara e nella parte più occidentale della rada, nella quale si localizza con ogni probabilità l'antico Korakodes portus
Il Relitto tardo-antico di Mandriola-A
Una grossa concentrazione di materiali fittili in un fondale di circa 5 metri, a 50 metri dallo scivolo per imbarcazioni in località Mandriola (comune di San Vero Milis), venne individuata nel 1967, nel corso di alcune ricognizioni effettuate da Bobo Lutzu, anche se il giacimento fu acquisito alla letteratura archeologica solamente venti anni dopo, in occasione della notizia preliminare sul relitto A di Cala Reale (Asinara I).
Nel corso della breve campagna di indagine condotta nel mese di settembre del 2005 sono stati prelevati alcuni di tali campioni fittili, che hanno consentito di precisare meglio la cronologia del relitto e di fare qualche altra considerazione, in rapporto soprattutto alla provenienza del carico e, più in generale, alla frequenza di alcune rotte
La Basilica paleocristiana di Uchi Maius = La Basilique paleochretienne d'Uchi Maius
Studio sulla basilica paleocristiana di Uchi Maius, che testimonia in modo diretto la presenza della comunità cristiana tra il IV e VI secolo
Mare Sardum: merci, mercati e scambi marittimi della Sardegna antica
Il mare Sardum, il mare che porta in Sardegna, è analizzato in questo volume attraverso lo studio delle fonti letterarie, epigrafiche ed archeologiche. L'isola di Sardegna ci appare aperta alle rotte ed alle correnti culturali dell'Oriente e dell'Occidente a partire dalla navigazione micenea del XIV sec. a.C. Le fonti mitografiche illuminano questo moto pendolare in cui è inserita la grande isola mediterranea. A partire dalla fondazione delle prime città fenicie, nella seconda metà dell'VIII sec. a.C., al periodo del dominio di Cartagine e a quello di Roma, i principali porti sardi sono centri di redistribuzione di merci e culture e poli d'imbarco delle risorse della Sardegna.
Nel volume sono studiate le tipologie dei porti isolani, in cui sembra rilevante la localizzazione alla foce dei fiumi e sulle sponde di insenature, destinate a mutarsi in lagune. La documentazione archeologica ed iconografica delle naves sardae è esaminata nella sua interezza, con riferimento particolare alle navi di Sulci e di Olbia. Chiude il lavoro un catalogo dei relitti e dei rinvenimenti subacquei delle coste della Sardegna
Il Territorio di Oschiri dal periodo romano all'età bizantina
Studio sul territorio di Oschiri dal periodo romano all'età bizantina: le fonti antiche sulla romanizzazione, lo stanziamento delle forze armate romane, la viabilità romana, la romanizzazione del territorio, la topografia delle "rovine di Castro", l'insediamento bizantino