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Meccanismi di risposta del lichene Parmotrema perlatum allo stress ossidativo. 
I licheni sono associazioni simbiotiche tra funghi e uno o più partner fotosintetici, quali alghe o cianobatteri. Essi non dispongono né di organi attivi per l’assorbimento di acqua, né di strutture di scambio gassoso e tessuti protettivi, per cui l’intera superficie del tallo dipende direttamente dall’atmosfera in termini di apporto idrico e nutrizione minerale. Per questo motivo, essendo estremamente reattivi in presenza di sostanze in grado di alterare la normale composizione dell’aria, i licheni possono fornire preziose informazioni sullo stato dell’ambiente. Nei paesi industrializzati, negli ultimi decenni l’inquinamento da anidride solforosa (SO2), che fino a ieri rappresentava la principale causa del declino delle comunità licheniche, è progressivamente diminuito grazie alla costante riduzione delle emissioni. Tuttavia, è aumentata la concentrazione di altri agenti nocivi, tra cui l’ozono (O3), che, potendo persistere ad alte concentrazioni anche lontano dalle aree in cui si forma, è da considerarsi il contaminante potenzialmente più pericoloso a cui gli ecosistemi agro-naturali e urbani sono (e saranno) esposti, soprattutto nell’area Mediterranea.
Nel presente studio è stata valutata la risposta fisiologica e biochimica all’O3 (250 ppb, 5h d-1, per 14 giorni consecutivi), di talli di Parmotrema perlatum (Huds.) M. Choisy (specie epifita moderatamente idrofitica), idratati e non, mantenuti ad una umidità relativa dell’80% (optimum metabolico per la simbiosi in esame). L’indagine ha preso in considerazione (i) l’attività dei principali metaboliti ed enzimi coinvolti nel ciclo di Halliwell-Asada e (ii) alcuni parametri fisiologici (mediante misure in vivo della fluorescenza della clorofilla a) legati all’efficienza del trasporto elettronico. È emerso che la fumigazione non determinava cambiamenti significativi dell’efficienza del PSII, in termini di rapporto Fv/Fm, rispetto ai controlli in aria filtrata, indicando che la funzionalità del fotosistema e la sua capacità di ridurre l’accettore primario (QA) non sono disturbate dall’inquinante. Dall’analisi delle risposte biochimiche è stato osservato un significativo accumulo del contenuto in acqua ossigenata (H2O2) per entrambi i set di campioni (idratati e non), con un incremento pari a 39% e 31%. L’attività dell’ascorbato perossidasi è aumentata solo nei talli non idratati (+74% rispetto al controllo); in quelli idratati si è assistito ad un significativo aumento dell’attività della superossido dismutasi, della deidroascorbato reduttasi e del contenuto in glutatione nella sua forma ossidata, rispettivamente con un +21%, +60% e +14% rispetto al controllo.
La disidratazione influenza in maniera più marcata rispetto all’O3 la vitalità di P. perlatum, inducendo la progressiva formazione di elevati livelli di ROS nel mico- e nel fotobionte. L’esposizione all’inquinante non aggrava significativamente la situazione sopracitata e gli stessi meccanismi biochimici e fisiologici, che permettono al lichene di fronteggiare gli scompensi idrici, vengono attivati come risposta allo stress ossidativo
Pyrazolium- versus Imidazolium-Based Ionic Liquids: Structure, Dynamics and Physicochemical Properties
Ionic liquids (ILs) composed of two different pyrazolium
cations
with dicyanamide and bisÂ(trifluoromethanesulfonyl)Âimide anions have
been synthesized and characterized by NMR, Kamlet–Taft solvatochromic
parameters, conductivity and rheological measurements, as well as
ab initio calculations. Density functional calculations for the two
pyrazolium cations, 1-butyl-2-methylpyrazolium [bmpz] and 1-butyl-2,3,5-trimethylpyrazolium
[bm<sub>3</sub>pz], provide a full picture of their conformational
states. Homo- and heteronuclear NOE show aggregation motives sensitive
to steric hindrance and the anions’ nature. Self-diffusion
coefficients <i>D</i> for the anion and the cation have
been measured by pulsed field gradient spin–echo NMR (PGSE-NMR).
The ionic diffusivity is influenced by their chemical structure and
steric hindrance, giving the order <i>D</i><sub>cation</sub> > <i>D</i><sub>anion</sub> for all of the examined
compounds.
The measured ion diffusion coefficients, viscosities, and ionic conductivity
follow the Vogel–Fulcher–Tammann (VFT) equation for
the temperature dependencies, and the best-fit parameters have been
determined. Solvatochromic parameters indicate an increased ion association
upon going from bisÂ(trifluoromethanesulfonyl)Âimide to dicyanamide-based
pyrazolium salts, as well as specific hydrogen bond donor capability
of H atoms on the pyrazolium ring. All of these physical properties
are compared to those of an analogous series of imidazolium-based
ILs