686 research outputs found

    Progettare una strategia. Italo Insolera: Balma

    Get PDF
    La convivenza tra città antica e città nuova è un tema costante della storia urbana italiana moderna e contemporanea. Gustavo Giovannoni solleva il caso già nel 1913 anche se è dal secondo dopoguerra in poi che il problema appare nella sua importanza, anche operativa. Il tema inizia ad essere studiato e dibattuto negli anni ’50 da Ernesto N. Rogers, Roberto Pane e Antonio Cederna ma il periodo in cui si definiscono le posizioni, che poi accompagneranno il dibattito nei decenni successivi, è quello degli anni ’60. Nel 1967 viene indetto il Concorso per l'ampliamento della Camera dei Deputati a Roma. Uno dei partecipanti è Italo Insolera; egli consegna una proposta che è una riflessione sulle modalità di intervento nei centri storici. L'articolo presenta ed analizza questa proposta

    Phonon renormalisation in doped bilayer graphene

    Get PDF
    We report phonon renormalisation in bilayer graphene as a function of doping. The Raman G peak stiffens and sharpens for both electron and hole doping, as a result of the non-adiabatic Kohn anomaly at the Γ\Gamma point. The bilayer has two conduction and valence subbands, with splitting dependent on the interlayer coupling. This results in a change of slope in the variation of G peak position with doping, which allows a direct measurement of the interlayer coupling strength.Comment: 5 figure

    Vibration Induced Non-adiabatic Geometric Phase and Energy Uncertainty of Fermions in Graphene

    Full text link
    We investigate geometric phase of fermion states under relative vibrations of two sublattices in graphene by solving time-dependent Sch\"{o}dinger equation using Floquet scheme. In a period of vibration the fermions acquire different geometric phases depending on their momenta. There are two regions in the momentum space: the adiabatic region where the geometric phase can be approximated by the Berry phase and the chaotic region where the geometric phase drastically fluctuates in changing parameters. The energy of fermions due to vibrations shows spikes in the chaotic region. The results suggest a possible dephasing mechanism which may cause classical-like transport properties in graphene.Comment: 9 pages, 5 figure

    Raman Fingerprint of Charged Impurities in Graphene

    Full text link
    We report strong variations in the Raman spectra for different single-layer graphene samples obtained by micromechanical cleavage, which reveals the presence of excess charges, even in the absence of intentional doping. Doping concentrations up to ~10^13 cm-2 are estimated from the G peak shift and width, and the variation of both position and relative intensity of the second order 2D peak. Asymmetric G peaks indicate charge inhomogeneity on the scale of less than 1 micron.Comment: 3 pages, 5 figure

    Progettazione, implementazione ed analisi di una rete mesh di sensori 6LoWPAN basata su tecnologia SPIRIT

    Get PDF
    Il lavoro di tesi, tratta lo studio e la creazione di una rete mesh di sensori low-power tramite l'uso del protocollo 6LoWPAN. La rete è stata progettata per il monitoraggio di un ambiente indoor dove i dispositivi tramite cammini multi-hop inviano informazioni su temperatura, umidità e pressione ad un nodo gateway che si occupa di inoltrarli all'esterno della rete

    Luigi G. Jacchia, un triestino a Bologna: dai cieli di Loiano all'epopea spaziale americana.

    Get PDF
    In questa tesi di laurea si vuole parlare della vita di Luigi Giuseppe Jacchia (1910-1996), un astronomo italo-americano del secolo scorso che all'inizio dell’era spaziale ha fornito un fondamentale contributo allo studio dell’alta atmosfera terrestre. Si vuole pertanto dare rilevanza ad un personaggio poco conosciuto in Italia, il quale ha raggiunto importanti traguardi a livello internazionale, divenendo anche Presidente della sezione atmosferica del COSPAR (il comitato internazionale per la ricerca spaziale) e della divisione atmosferica dell’Associazione Internazionale di Geomagnetismo e Aeronomia. Nato a Trieste, si trasferisce a Bologna per studiare all'università e trova lavoro all'Osservatorio Astronomico della città, dapprima come volontario e, dopo la laurea in Fisica, come assistente universitario. Si occupa principalmente di osservazioni meteorologiche e dello studio di stelle variabili. Costretto a lasciare l’Italia nel 1938 a causa delle leggi razziali (essendo ebreo), trova lavoro all'Università di Harvard, negli Stati Uniti, dove continua la sua attività con le stelle variabili. In seguito al lancio dello Sputnik I, riesce per primo a costruire un modello in grado di prevedere il moto orbitale dei satelliti artificiali. Ancora oggi i suoi modelli sono i più usati negli studi sull'alta atmosfera. Le informazioni iniziali sulla vita di Luigi, contenute soprattutto in necrologi e voci di generiche enciclopedie, erano alquanto limitate. Dopo numerose ricerche, specialmente su nuove fonti archivistiche e su fonti orali (preziosi colloqui con alcuni parenti) è stato possibile comporre un'immagine più completa della sua personalità, mettendo in evidenza il filo che lega i suoi primi studi a Bologna, la vicenda drammatica delle leggi razziali, la sua importante carriera di scienziato negli Stati Uniti, il paese al quale resterà legato fino alla scomparsa

    Luigi Vietti e l’avventura della Costa Smeralda

    Get PDF
    Luigi Vietti è uno degli architetti che l’Aga Khan chiama, sin dall’inizio, per il grande progetto della Costa Smeralda. La sua opera si caratterizza per alcuni temi che sembrano legati ai suoi primi studi e lavori nei centri liguri di costa. Quella non solo era stata un’occasione fondamentale della sua crescita professionale, ma era anche l’esperienza più simile all’avventura che si accingeva a compiere: in Liguria studierà i nuclei urbani di costa e l’architettura mediterranea colorata. Se per l’opera di Vietti in Costa Smeralda si può parlare di una tarda applicazione dell’ambientismo – la lezione che aveva appreso da Giovannoni alla scuola di architettura di Roma – bisogna riconoscere che egli si trovò nella condizione di “ambientare” architetture in un luogo dove il contesto, almeno quello costruito, non esisteva. Tra le sue prime, e più importanti opere, in Costa Smeralda, ci sono l’Hotel Pitrizza, l’Hotel Cervo e villa La Cerva, tutte costruite nei primi anni ’60.Luigi Vietti is one of the architects that the Aga Khan calls, from the beginning, for the great project of the Costa Smeralda. His work features a number of themes which all appear to be connected to his initial study and work on Liguria’s coastal villages. That had in fact proven not merely to be a fundamentally important experience in his professional development, but was also the most akin one to the adventure he was about to embark on: in Liguria he will study urban coastal settlements and colorful Mediterranean architecture. If Vietti’s work on the Costa Smeralda can be spoken about in terms of a late implementing of environmentalism - the lesson he had learned from Giovannoni at the Rome school of architecture - it should be said that he found himself in situations of blending his architecture in the environment in a place where the built context did not exist. Among his first and most important works on the Costa Smeralda, there are Hotel Pitrizza, Hotel Cervo and villa La Cerva, all built in the early 1960s

    Luigi Vietti e l’avventura della Costa Smeralda

    Get PDF
    Luigi Vietti è uno degli architetti che l’Aga Khan chiama, sin dall’inizio, per il grande progetto della Costa Smeralda. La sua opera si caratterizza per alcuni temi che sembrano legati ai suoi primi studi e lavori nei centri liguri di costa. Quella non solo era stata un’occasione fondamentale della sua crescita professionale, ma era anche l’esperienza più simile all’avventura che si accingeva a compiere:in Liguria studierà i nuclei urbani di costa e l’architettura mediterranea colorata.Se per l’opera di Vietti in Costa Smeralda si può parlare di una tarda applicazione dell’ambientismo – la lezione che aveva appreso da Giovannoni alla scuola di architettura di Roma – bisogna riconoscere che egli si trovò nella condizione di “ambientare” architetture in un luogo dove il contesto, almeno quello costruito, non esisteva. Tra le sue prime, e più importanti opere, in Costa Smeralda, ci sono l’Hotel Pitrizza, l’Hotel Cervo e villa La Cerva, tutte costruite nei primi anni ’60
    corecore