4 research outputs found
Pyoderma gangrenosum of the “sinus mammarum” in ulcerative colitis
The first part of this article deals with the report of a patient suffe -
ring from pyoderma gangrenosum of the “sinus mammarum” associa -
ted with asymptomatic ulcerative colitis. This is followed by a revision
of the present epidemiological, etiological, pathogenetic and clinical
knowledges about this systemic manifestation of chronic phlogosis of the
colon.
The Authors have analysed the treatment for this condition and
emphasized the resistance of the cutaneous ulcer encountered to conven -
tional medical therapy of the underlying colonic disease which proved
to be efficacious only on the latter; this led to integrate traditional
treatment with the use of perilesional injections of small doses of calcic
heparin as an alternative to immunosuppressive drugs or surgery.
Topical antithrombotic treatment, which can be justified by the histo -
logical findings of phenomena of the vasculitis in the edge of pyoderma
gangrenosum, demonstrated to be crucial and represents a peculiarity
in the case here reported, which is unique in the literature as far as the
Authors know, since it has not been experimented by anyone else
L’impiego di un’originale pinza nella chirurgia per via anteriore dell’ernia inguinale primitiva
Gli Autori propongono l’impiego di un’originale pinza a punta
smussa da dissezione e passafettuccia negli interventi di ernioplastica
inguinale protesica tension-free con ‘mini-inguinotomia’. In acciaio
inossidabile e della lunghezza di 16 cm, lo strumento è costituito da due
branche con impugnatura a occhiello, chiusura a cremagliera e articolazione pressoché identiche a quelle dei comuni ferri chirurgici; è lievemente curvo nella sua parte distale, laddove presenta un’ampia punta
smussa e un altrettanto largo morso da presa del tutto originali.
Il singolare ferro chirurgico dà all’operatore la possibilità di effettuare in modo agevole e delicato l’isolamento, per via smussa e in prossimità del tubercolo pubico, del funicolo spermatico dalla parete posteriore del canale inguinale, andando a sostituirsi al dito indice ripiegato a uncino che, utilizzato con gesti ‘sgraziati’, ‘grossolani’ e causa di
trazioni nelle ampie incisioni, non può essere adoperato nelle ‘mini-incisioni’ per il limitato spazio disponibile nel focolaio operatorio. In successione di tempo la nuova pinza consente di provvedere in modo più
semplice e rapido del tradizionale impiego di un grosso passafili alla sospensione su fettuccia di gomma degli elementi funicolari inguainati
dalla fascia cremasterica.
Nel complesso la pinza a punta smussa da dissezione e passafettuccia, il cui prototipo è dagli Autori routinariamente utilizzato negli interventi di ernioplastica inguinale protesica con accesso mini-inguinotomico, consente l’esecuzione di gesti chirurgici facili, prudenti, eleganti, precisi, efficaci e soprattutto sicuri
Il trattamento chirurgico degli sventramenti spontanei: tecnica originale di protesizzazione della parete addominale
Gli Autori si soffermano sulla correzione chirurgica degli sventramenti spontanei e ne puntualizzano le indicazioni e gli obiettivi.
Precisate le possibilità e definiti i limiti delle metodiche chirurgiche tradizionali dell’affezione, discutono sul razionale di un’innovativa e originale tecnica di protesizzazione della parete anteriore dell’addome, messa a punto per la cura degli importanti divari fra i due retti e frutto di una sorta di eclettismo e di integrazione di alcune fasi
operatorie del procedimento di autoplastica di Quénu e della tecnica
di Welti-Eudel e Chevrel.
Descrivono, quindi, la sequenza dei tempi operatori della metodica ideata e presentano la preliminare esperienza clinica maturata con
la stessa, i cui risultati definiscono lusinghieri e incoraggianti riguardo all’efficacia curativa (in senso cosmetico e funzionale) immediata e
duratura, alla sicurezza e alla compliance del paziente.
Gli Autori ritengono di potere sostenere, alla luce dei risultati ottenuti, l’indubbia affidabilità della protesizzazione della parete addominale nel trattamento dei grandi sventramenti spontanei e si prefiggono di esprimere sulla metodica un definitivo giudizio dopo ulteriori
esperienze cliniche su casistiche più ampi