6 research outputs found

    Pyoderma gangrenosum of the “sinus mammarum” in ulcerative colitis

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    The first part of this article deals with the report of a patient suffe - ring from pyoderma gangrenosum of the “sinus mammarum” associa - ted with asymptomatic ulcerative colitis. This is followed by a revision of the present epidemiological, etiological, pathogenetic and clinical knowledges about this systemic manifestation of chronic phlogosis of the colon. The Authors have analysed the treatment for this condition and emphasized the resistance of the cutaneous ulcer encountered to conven - tional medical therapy of the underlying colonic disease which proved to be efficacious only on the latter; this led to integrate traditional treatment with the use of perilesional injections of small doses of calcic heparin as an alternative to immunosuppressive drugs or surgery. Topical antithrombotic treatment, which can be justified by the histo - logical findings of phenomena of the vasculitis in the edge of pyoderma gangrenosum, demonstrated to be crucial and represents a peculiarity in the case here reported, which is unique in the literature as far as the Authors know, since it has not been experimented by anyone else

    L’impiego di un’originale pinza nella chirurgia per via anteriore dell’ernia inguinale primitiva

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    Gli Autori propongono l’impiego di un’originale pinza a punta smussa da dissezione e passafettuccia negli interventi di ernioplastica inguinale protesica tension-free con ‘mini-inguinotomia’. In acciaio inossidabile e della lunghezza di 16 cm, lo strumento è costituito da due branche con impugnatura a occhiello, chiusura a cremagliera e articolazione pressoché identiche a quelle dei comuni ferri chirurgici; è lievemente curvo nella sua parte distale, laddove presenta un’ampia punta smussa e un altrettanto largo morso da presa del tutto originali. Il singolare ferro chirurgico dà all’operatore la possibilità di effettuare in modo agevole e delicato l’isolamento, per via smussa e in prossimità del tubercolo pubico, del funicolo spermatico dalla parete posteriore del canale inguinale, andando a sostituirsi al dito indice ripiegato a uncino che, utilizzato con gesti ‘sgraziati’, ‘grossolani’ e causa di trazioni nelle ampie incisioni, non può essere adoperato nelle ‘mini-incisioni’ per il limitato spazio disponibile nel focolaio operatorio. In successione di tempo la nuova pinza consente di provvedere in modo più semplice e rapido del tradizionale impiego di un grosso passafili alla sospensione su fettuccia di gomma degli elementi funicolari inguainati dalla fascia cremasterica. Nel complesso la pinza a punta smussa da dissezione e passafettuccia, il cui prototipo è dagli Autori routinariamente utilizzato negli interventi di ernioplastica inguinale protesica con accesso mini-inguinotomico, consente l’esecuzione di gesti chirurgici facili, prudenti, eleganti, precisi, efficaci e soprattutto sicuri

    Il trattamento chirurgico degli sventramenti spontanei: tecnica originale di protesizzazione della parete addominale

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    Gli Autori si soffermano sulla correzione chirurgica degli sventramenti spontanei e ne puntualizzano le indicazioni e gli obiettivi. Precisate le possibilità e definiti i limiti delle metodiche chirurgiche tradizionali dell’affezione, discutono sul razionale di un’innovativa e originale tecnica di protesizzazione della parete anteriore dell’addome, messa a punto per la cura degli importanti divari fra i due retti e frutto di una sorta di eclettismo e di integrazione di alcune fasi operatorie del procedimento di autoplastica di Quénu e della tecnica di Welti-Eudel e Chevrel. Descrivono, quindi, la sequenza dei tempi operatori della metodica ideata e presentano la preliminare esperienza clinica maturata con la stessa, i cui risultati definiscono lusinghieri e incoraggianti riguardo all’efficacia curativa (in senso cosmetico e funzionale) immediata e duratura, alla sicurezza e alla compliance del paziente. Gli Autori ritengono di potere sostenere, alla luce dei risultati ottenuti, l’indubbia affidabilità della protesizzazione della parete addominale nel trattamento dei grandi sventramenti spontanei e si prefiggono di esprimere sulla metodica un definitivo giudizio dopo ulteriori esperienze cliniche su casistiche più ampi
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