68 research outputs found

    Il controllo presidenziale sulle leggi. prospettive della presidenza Mattarella

    Get PDF
    Il lavoro si propone di leggere i primi interventi sulla funzione legislativa operati dal Presidente Mattarella cercando di ragionare tanto attorno ai possibili orientamenti del Quirinale alla luce delle prassi affermatesi in materia, quanto piĂč in generale attorno alle continuitĂ  e alle discontinuitĂ  rispetto non solo al piĂč recente passato, ma anche a una piĂč risalente stagione costituzionale apertasi alla fine degli anni Settanta, giunta a maturazione nei primi anni Novanta e sbrigativamente definita nei termini di un passaggio tra una Prima e una Seconda Repubblica, ma in realtĂ  attraversata da dinamiche complesse, in cui linee di crisi interne e internazionali hanno concorso a una trasformazione della forma di governo, e allo smarrimento del significato che questa formula ha avuto per un quarantennio, senza tuttavia averne ancora acquistato un altro dotato di una qualche stabilitĂ 

    Le eredità dell’esperienza costituzionale romana del 1849

    Get PDF
    La Repubblica romana del 1849 e i testi costituzionali che la scandirono hanno lasciato molteplici ereditĂ  alla storia costituzionale successiva, italiana ed europea, e il rilievo di queste differenti ereditĂ  varia nel succedersi delle stagioni costituzionali. Questo lavoro si propone di indagare tali lasciti. All’Italia statutaria, il 1849 romano la vicenda romana consegnĂČ un lascito eminente mitico: simbolico e polemico. Rispetto al costituzionalismo liberal-moderato dell’octroi albertino, quella breve repubblica, nella sua proiezione nazionale, si propone quale mito-motore della tradizione democratico-repubblicana nazionale. Per i costituenti del secondo dopoguerra, la Costituzione romana del 1849 costituĂŹ un importante punto di riferimento e, al contempo, una fonte d’ispirazione, come testimoniano anche le risonanze tra i cataloghi di princĂŹpi. Inoltre, quella esperienza costituzionale Ăš caratterizzata da una “temporalitĂ  paradossale”, in cui la “attuazione” costituzionale precedette e accompagnĂČ la scrittura della Costituzione, accompagnata da un dibattito aperto e non dottrinario, capace di indagare i nodi di fondo della scrittura di un moderno testo costituzionale. Oggi, quella repubblica romana di metĂ  Ottocento rileva soprattutto per la cultura costituzionale, offrendo agli studiosi la possibilitĂ  di indagare il risalire nel tempo di alcuni elementi caratterizzanti la cultura costituzionale democratica italiana, di alcuni suoi interrogativi di fondo.The Roman Republic of 1849 and the constitutional texts that marked its days influenced in many ways the subsequent constitutional history of Italy and Europe as a whole. The importance of such diverse influences varies according to the succession of constitutional seasons, and this work aims to analyze the impact of these legacies. To the Italian Kingdom of Statuto Albertino, the experience of Roman Republic left a legacy especially mythical: symbolic and polemical. Unlike the moderate liberal constitutionalism of the Albertine octroi, that short experience, in its national scope, tended to become a driving-myth of the national democratic-republic tradition. For the constituents of the post WWII era, the Roman Constitution of 1849 represented a landmark and, at the same time, a source of inspiration, as demonstrated by its impact on the catalogue of principles. Moreover, that constitutional experience was characterised by a “paradoxical temporality” in which the constitutional “implementation” preceded and accompanied the writing of the Constitution, along with a wide-ranging debate, open and not only theoretical, capable of exploring the key issues of writing a modern constitutional text in great depth. Nowadays, that mid-nineteenth century Roman Republic is important especially for constitutional culture as a whole, providing scholars with the possibility to study how some characteristic features of Italian democratic and constitutional culture, and some of its outstanding issues, are rooted in history

    L'avventura come rimedio. le debolezze del liberalismo italiano in emilio salgari

    Get PDF
    Le opere di Salgari, anche in ragione della loro connotazione di genere, offrono al giurista un’occasione per riflettere sui limiti dei processi di unificazione nazionale e di costruzione di un’identità civica, sulle carenze culturali ed etiche delle dirigenze liberali e sui loro riflessi istituzionali. In questa chiave, i romanzi dei “cicli malesi” riportano all’attenzione la vicenda coloniale italiana, ancora poco considerata dai giuristi nonostante la densità delle sue implicazioni per le vicende costituzionali “metropolitane”. Allo stesso tempo, tuttavia, quegli stessi romanzi rivelano una interessante inattualità se letti nel prisma della letteratura per ragazzi. Distante dalla pedagogia ufficiale dell’Italia umbertina e fascista, il mondo di Sandokan e della pirateria malese continua a ricordare ai giovani lettori che i cattivi sono i prepotenti e i fanatici, e che l’amico o la compagna possono venire da paesi lontani.The works of Salgari, because of their literary genre connotation, offer to the legal scholar an opportunity to meditate about the limits of the national unification processes and of the edification of a civic identity, as well as on the ethical and cultural deficits of liberal leaders, and on how these shortcomings are reflected at institutional level. In this perspective, the novels of the “Malaysia series” raise several questions about the Italian colonial experience, still insufficiently considered by legal scholars despite the density of its implications for the “metropolitan” constitutional vicissitudes. At the same time, however, these novels reveal an interesting anachronistic side if read through the prism of children’s literature. Sandokan’s world, with its Malaysian pirates, has nothing to do with mainstream pedagogy in the late nineteenth century and in fascist Italy. It keeps reminding young readers that baddies are bullies and fanatics, and that a friend or a mate may well be a person coming from a faraway land

    Brevi considerazioni storico-comparative su cittadinanza, ius sanguinis e ius soli nella vicenda italiana

    Get PDF
    The essay begins with a reconstruction of the different cultural approaches to the constitutional notion of citizenship which lie behind the notions of ius sanguinis and ius soli; legislative developments on these matters are analysed considering the various sources of law and the areas (such as gender, race, class, religious beliefs
) historically influenced by citizenship as a factor of inclusion/exclusion. The following part includes a historical overview of Italian legislative measures concerning citizenship. The first two examples are the 1849 Constitution of the Repubblica romana and the 1865 Civil Code, the former representing a ‘democratic’ vision of citizenship, while the latter is an example of the ‘liberal’ vision, in nineteenth century constitutional culture. A further case is law n. 555 of 1912, enacted in view of the major emigration flows from Italy which had begun already shortly after the unification of the country: this act was aimed at granting that migrants and their descendants would maintain Italian citizenship. Meanwhile, the colonial experience introduced major factors of ‘complication’ in the vision of Italian citizenship, introducing many forms of fragmentation and hierarchy based on race and origin. The regulation on citizenship presently in force is Act n. 91 of 1992, which eliminated the remaining forms of gender discrimination in this field and transposed the new EU norms on European citizenship, but did not respond in the same way to other historical developments, such as the changes in migration flows. Indeed, according to the 1992 Act, Italian citizenship remains granted to individuals who no longer have any real relationship with Italy, while it is very difficult to acquire for people who have lived in the country for a long time and actively participate in economic and social life, and also for their offspring, born in Italy or arrived in the country at a very young age. The failure of many attempts to reform the legislation on citizenship is a further proof of its shortcomings in promoting effective integration of second generation immigrants. Furthermore, the surge of a form of populism which is more and more openly publicizing its xenophobia, confirms how urgent it is to rethink the rules on the acquisition of citizenship, in an increasingly pluralistic and ‘post-national’ social context

    Doveri costituzionali (dir. cost.)

    No full text
    Il tema dei doveri non gode di particolare fortuna nella giurisprudenza e nella dottrina costituzionale, specie se comparato a quello dei diritti. Eppure, i doveri al pari dei diritti concorrono a definire i contenuti del discorso costituzionale della cittadinanza. In questa sede, muovendo da una premessa tesa a evidenziare il ruolo storicamente svolto dai doveri nel connotare l’identità civica e nel perimetrare la comunità dei cittadini, si svolge un ragionamento d’insieme sul nesso tra doveri e solidarietà istituito dall’art. 2 Cost. Di seguito – richiamati gli specifici doveri costituzionalmente previsti, ma rinviando alle singole voci l’analisi dei profili giuridici che ciascun dovere pone – si esaminano le principali direttrici della giurisprudenza costituzionale in materia di doveri politici, economici e sociali, concludendo con un richiamo alle tematiche che di recente vengono sollecitando una ripresa della riflessione sui doveri costituzionali

    Il referendum sull’immigrazione: l’intervento di soggetti terzi, la natura composita dell’oggetto referendario, il limite degli obblighi internazionali

    No full text

    La costituzione della repubblica romana del 1849 come modello

    No full text
    SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La proclamazione della Repubblica e i caratteri ge- nerali del dibattito costituente. – 3. I principi fondamentali. – 4. Cittadinanza, diritti e doveri. – 5. Ordinamento dei poteri e forma di governo. – 6. Le garanzie costituzionali: la parabola del Tribunato, l’organizzazione della magistratura e la rigidità del testo costituzionale. – 7. Conclusioni
    • 

    corecore