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    Public Administration in the Era of Database and Information Exchange Networks: Empowering Administrative Power or Just Better Serving the Citizens?

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    SUMMARY: 1. Data collection and Data Management in the Era of ICT: who are the \u201cMasters of Data\u201d?.- 2. Public Administration and digital(ized) Data: what\u2019s new?.- 3. Data collection and Data exchange at the national (Italian) and supranational (EU) level: the new Network-Systems of Public Administrations.- 4. The EU Information-Exchange-Networks: Data collection, Data exchange and the creation of shared Databases.- 5. Data-Management-Networks and Public Administration: the Bright Side, and the Dark Side.- 6. Public Administration in the Era of Database and Information Exchange Networks: Empowering Administrative Power or Just Better Serving the Citizens? Conclusions

    Le Projet ReNEUAL. Histoire d'une collaboration scientifique réussie et d'une idée encore à réaliser: la codification de la procédure administrative de l'Union européenne

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    N\u2019ayant pas \ue0 faire face aux contraintes du droit positif qui encadrent, par exemple, la codification \ue0 droit constant \ue0 la fran\ue7aise , le r\ue9seau ReNEUAL a pu d\ue9velopper une m\ue9thode de codification innovante bas\ue9e sur le droit compar\ue9 . Quant au but, Le Code ReNEUAL cherche \ue0 assurer la meilleure d\ue9clinaison possible des valeurs constitutionnelles de l\u2019Union dans le droit de la proc\ue9dure administrative, qui concerne la mise en \u153uvre non l\ue9gislative du droit et des politiques de l\u2019Union. L\u2019id\ue9e de base \ue9tant celle d\u2019essayer d\u2019am\ue9liorer la qualit\ue9 du syst\ue8me juridique de l\u2019Union dans son ensemble, et de favoriser le respect des principes g\ue9n\ue9raux du droit de l\u2019Union . Avec la conviction - partag\ue9e par les membres de ReNEUAL - que de tels r\ue9sultats contribueraient non seulement \ue0 la clart\ue9 des droits et obligations des particuliers et des administrations pertinentes, mais \ue9galement \ue0 la transparence et \ue0 l\u2019efficacit\ue9 du syst\ue8me juridique dans son ensemble

    Karlsruhe über alles? Il ragionamento sul principio di proporzionalità nella pronunzia del 5 maggio 2020 del BVerfG tedesco e le sue conseguenze

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    La sentenza 5 maggio 2020 del zweiter Senat del Bundesverfassungsgericht, nella misura in cui esprime la pretesa del giudice costituzionale tedesco di valutare la legalit\ue0 delle decisioni della BCE sulla base dei principi di attribuzione e di proporzionalit\ue0 \ue8 pi\uf9 che discutibile in punto di diritto. Inoltre essa \ue8 estremamente pericolosa: e non solo perch\ue9 implica che il zweiter Senat, in ultima analisi, rifiuta, sulla base del principio democratico e del controllo delle competenze dell'Unione, l'uniformit\ue0 di applicazione del diritto dell'Unione. Ma anche perch\ue9 essa appare come la lampante dimostrazione di una forma di \u201cbullismo culturale\u201d lamentato ormai da pi\uf9 parti; e che emerge in maniera lampante nel ragionamento svolto sulla proporzionalit\ue0. \uc8 un atteggiamento questo che, nella contingenza causata dall\u2019emergenza COVID-19, potrebbe avere conseguenze davvero tragiche per il futuro dell\u2019Unione.The judgment of 5 May 2020 of the zweiter Senat of the Bundesverfassungsgericht, to the extent that it expresses the German constitutional judge's claim to assess the legality of the ECB's decisions on the basis of the principles of attribution and proportionality, is more than questionable in point of law. Furthermore, it is extremely dangerous: and not only because it implies that the zweiter Senat ultimately refuses, on the basis of the democratic principle and the control of the Union's competences, the uniformity of application of EU law. But also because it appears as the glaring demonstration of a form of "cultural bullying" many complain about, and which emerges in a crystal clear way in the reasoning carried out on proportionality. This is an attitude which, in the contingency caused by the COVID-19 emergency, could have truly tragic consequences for the future of the European Union

    Introduzione

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    Attività e procedimento nel diritto amministrativo europeo, anche alla luce della Risoluzione del Parlamento europeo sulla disciplina del procedimento per istituzioni, organi e organismi dell’Unione europea (il contributo in materia della Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario, nei suoi primi 25 anni di attività)

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    Lo scritto d\ue0 anzitutto conto del percorso di sviluppo seguito dal diritto amministrativo europeo rispetto al tema del procedimento amministrativo, letto anche attraverso i pi\uf9 importanti contributi pubblicati in argomento nella Rivista Italiana di Diritto Pubblico Comunitario. Nella seconda parte fa, invece, un bilancio della situazione ad oggi, anche e soprattutto alla luce della recente iniziativa adottata dal Parlamento europeo per spingere la Commissione ad adottare, finalmente, un Regolamento per la disciplina del procedimento amministrativo relativamente alle attivit\ue0 di Istituzioni, organi ed organismi dell\u2019Unione europea

    Trasparenza e accesso agli atti

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    La disciplina sull\u2019accesso agli atti della Pubblica Amministrazione \ue8 uno strumento utilizzato dal nostro legislatore nazionale per realizzare la c.d. trasparenza dell\u2019attivit\ue0 amministrativa. Mentre, tuttavia, sino al 2013 l\u2019accesso agli atti delle Pubbliche Amministrazioni era riservato ai soli ai titolari di una posizione giuridica qualificata (ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall\u2019art. 22 della L. 241/90 come modificato nel 2005) con il D.Lgs. 33/2013 (di recente modificato tramite l\u2019approvazione del D.Lgs. 97/2016 di attuazione della Legge Madia) ha fatto ingresso nel nostro ordinamento il c.d. \u201caccesso civico\u201d. L\u2019accesso civico si affianca dunque, ora, al diritto di accesso \u201cclassico\u201d

    Open-Government, open-data e Azione Amministrativa

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    Il c.d. Open-Government \ue8 descritto come un nuovo modello di amministrazione, basato su una maggiore apertura e disponibilit\ue0 del \u201cgoverno\u201d nei confronti dei cittadini. Ci\uf2 \ue8 reso possibile grazie ad un processo di innovazione tecnico-organizzativa del settore pubblico, che \ue8 supportato dalle nuove tecnologie dell\u2019informazione e della comunicazione ed \ue8 funzionale agli obiettivi del c.d. \u201cOpengov\u201d. In questo specifico contesto, la digitalizzazione del settore pubblico ha condotto ad una rinnovata concezione della funzione amministrativa, in particolare nella prospettiva della cooperazione tra pubbliche amministrazioni, oltre che nella prospettiva del rapporto amministrazione-amministrati. Sullo sfondo emerge la complessa problematica dei c.d. \u201cbig data\u201d: che dal settore privato si trasferisce, prepotentemente anche al settore pubblico dove assume, in verit\ue0, ancor maggiore rilevanza: perch\ue9 (ed in quanto) relazionata alla tematica degli open-data.The concept of Open-Government refers to a new model of administration, based on greater openness and readiness of "government" towards citizens. This is rendered possible thanks to a process of technical-organizational innovation of the public sector, which is supported by the new information and communication technologies and is functional to the objectives of the so called \u201cOpengov\u201d. In this specific context, the digit(al)ization of the public sector has led to a renewed conception of the administrative function, in particular in the perspective of cooperation between public administrations, as well as in the perspective of the administration-citizens relationship. In the background arises the complex problem of "Big data": that from the private sector has moved on to the public sector where it assumes, as a matter of fact, even greater importance: because (and inasmuch as) it is connected to the topic of \u201copen-data\u201d

    Il principio di proporzionalità fra diritto nazionale e diritto europeo (e con uno sguardo anche al di là dei confini dell’Unione Europea)

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    L'analisi, essenzialmente di diritto comparato, prende necessariamente le mosse da un esame delle origini del principio di proporzionalit\ue0: e, quindi, dal diritto tedesco. Se, infatti, l\u2019ingresso del principio di proporzionalit\ue0 nel nostro ordinamento nazionale \ue8 certamente da farsi risalire alla giurisprudenza della Corte di giustizia UE (ed alla potente azione di diffusione di principi e modelli di cui essa si \ue8 resa protagonista nel corso degli ultimi sessant\u2019anni ), le origini del principio sono tuttavia certamente da farsi risalire al diritto tedesco. Dopo di che per il tramite della giurisprudenza della Corte di giustizia di Lussemburgo questo principio si \ue8 successivamente diffuso all\u2019interno degli ordinamenti nazionali di altri Stati membri. Ma, pi\uf9 di recente, si \ue8 esteso anche al di l\ue0 dei confini dell\u2019Unione europea, in ragione del suo enorme potenziale quale strumento di sindacato giurisdizionale dell\u2019azione dei poteri pubblici.The comparative law analysis starts from the origins of the principle of proportionality: and, therefore, from German law. If, in fact, the origin of the principle of proportionality iis certainly to be traced back to the jurisprudence of the EU Court of Justice (and to the powerful dissemination of principles and models of which it has become the protagonist during the last sixty years years), the origins of the principle are however certainly to be traced back to German law. After that, through the jurisprudence of the Court of Justice of Luxembourg, this principle subsequently spread within the national systems of other Member States. But, more recently, it has also extended beyond the borders of the European Union, due to its enormous potential as a tool for judicial review of the action of public authorities

    Accesso civico e trasparenza della Pubblica Amministrazione alla luce delle (previste) modifiche alle disposizioni del D. Lgs. n. 33/2013

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    Per come lo concepiscono e lo disegnano le norme contenute nell\u2019art. 22 ss. della L. 241/90 il diritto di accesso \ue8 stato per lungo tempo concepito come una forma di garanzia riconosciuta a titolo particolare solo a taluni soggetti. In questo quadro generale si \ue8 inserita ora la previsione contenuta nell\u2019Art. 7 della Legge Madia, che indica fra i principi e criteri direttive per modificare il D.Lgs. 33 che \u201cfermi restando gli obblighi di pubblicazione\u201d dovr\ue0 esservi il \u201criconoscimento della libert\ue0 di informazione attraverso il diritto di accesso, anche per via telematica, di chiunque, indipendentemente dalla titolarit\ue0 di situazioni giuridicamente rilevanti, ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati, al fine di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche\u201d.La delega in questione \ue8 stata messa in atto con la Bozza di Decreto che reca la data 11 febbraio 2016
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