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    Stimolazione cognitiva nei soggetti affetti da lieve deficit cognitivo amnesico mediante un intervent individualizzato ed ecologico

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    Con il crescere dell\u2019attenzione da parte della comunit\ue0 medico-scientifica nei confronti della malattia di Alzheimer, una grande parte degli studi si \ue8 rivolta alla fase prodromica, detta Mild Cognitive Impairment (MCI), con l\u2019obiettivo di identificare criteri validi per individuare soggetti a rischio di sviluppo di MA. Tra i sottotipi di MCI individuati, \ue8 di particolare interesse la forma amnestica che pu\uf2 essere a singolo dominio (sd) o a dominio multiplo (md) se, oltre alla memoria, colpisce almeno un\u2019altra funzione cognitiva (Petersen e Negash, 2008). Lo scopo dello studio \ue8 quello di costruire un intervento strategicamente orientato al miglioramento o mantenimento della funzionalit\ue0 cognitiva nei soggetti con a-MCI e al benessere complessivo della persona. 30 pazienti con diagnosi di a-MCI (secondo i criteri indicati da Petersen 2008) sono stati suddivisi in due gruppi, omogenei per et\ue0 e scolarit\ue0. Il confronto tra gruppi (Kruskal-Wallis - SPSS: Statistical Package Social Sciences) a T.0 non mostra alcuna differenza significativa nei test considerati. In T.1 si evidenzia un miglioramento significativo della funzionalit\ue0 attentiva e mnesica del gruppo A rispetto al B. Le funzioni esecutive e la velocit\ue0 di risposta non subiscono invece significative modificazioni (Tabella 1). Nell\u2019analisi interna al gruppo A (Friedman \u2013 15 sogg) tra T.0 e T.1 si registra un miglioramento significativo alle prove di attenzione selettiva, che viene parzialmente perso nella fase di assenza di trattamento (differenza tra T.0 e T.2 su 10 sogg non significativa). La memoria risente positivamente del trattamento (confronto tra T.0 e T.1 con un mantenimento) che mantiene l\u2019effetto in T.2 ( confronto tra T.2 e T.0 p= .083). I risultati ottenuti, preliminari, portano a ritenere che l\u2019intervento mirato sulle abilit\ue0 metacognitive e di acquisizione di strategie mnestiche possa portare ad un miglioramento specifico delle abilit\ue0 di memoria che sembra mantenersi nel tempo. Viceversa, i miglioramenti delle funzioni attentive, evidenti alla fine del training intensivo, tendono a ridursi con il tempo, probabilmente perch\ue9 pi\uf9 strettamente connessi ad un effetto di allenamento. Ulteriori analisi dovranno essere effettuate al completamento dello studio, soprattutto finalizzate a comprendere le possibili strade da intraprendere per aumentare l\u2019effetto temporale dei benefici connessi all\u2019intervento di stimolazione cognitiva

    Cognitive Stimulation of Executive functions in Mild cognitive impairment: specific Efficacy and Impact in memory.

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    Executive functions play an important role in the maintenance of autonomy in day-to-day activities. Nevertheless, there is little research into specific cognitive training for Mild Cognitive Impairment (MCI). We present the results of a program which aims to teach specific strategies and metacognitive abilities in order for patients to be able to carry out attentional and executive tasks. Two groups (A and B) were compared in a cross-over design. After the first evaluation, Group A (but not B) participated in a six month cognitive stimulation program. After a second assessment, only Group B received treatment and then a final evaluation was carried out on both groups. The results show that: i) both groups improved their performance as an effect of training; ii) improvements generalized to memory and general cognitive tasks; iii) in the interval without training, Group B's performance worsened and iv) Group A partially maintained their results over time

    Cognitive Stimulation in a-MCI: an experimental study

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    Nowadays, preventing the effects of mental decline is an international priority, but there is little research into cognitive training inmild cognitive impairment (MCI). We present the results of a program aimed at teaching memory strategies and improvingmetacognitive abilities. This was associated with training to ameliorate caregivers\u2019 assistance. Two groups (A and B) werecompared in a crossover design. After the first evaluation, group A (but not B) participated in a 6-month cognitive stimulationprogram. After a second assessment, only B received treatment and then a final evaluation was carried out on both the groups.The results show that (1) both the groups improved their performance as an effect of training; (2) improvements are specific tothe functions trained; (3) in the interval without intervention, performance of group B worsened; and (4) group A has maintainedtheir results over time. In conclusion, our results show that specific training may reduce memory impairment in MCI
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