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    ECACL (European and Chinese Approach to Commercial Law)

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    L'ordinamento cinese ha avuto, negli ultimi decenni, una profonda evoluzione, per molti aspetti correlata alla clamorosa crescita in termini economici di cui \ue8 stata protagonista la Repubblica Popolare. Questo ha fatto s\uec che all'enorme interesse riservato dall'imprenditoria occidentale a tale mercato si sia accompagnata una crescente attenzione della dottrina europea e nordamericana nei confronti delle innovazioni che hanno caratterizzato, in tempi recenti, quell'ordinamento giuridico. Il fenomeno, proprio per via della sua correlazione con la sottostante realt\ue0 economica, ha interessato in maniera particolare il diritto commerciale, ossia quella branca del diritto che ha certamente, tra i diversi suoi ambiti d'indagine, i temi dell'innovazione e della globalizzazione. La conoscenza, in Europa, delle soluzioni normative implementate in Cina a partire dagli scorsi anni '80 \ue8 tuttavia \u2010 per motivi storici, geografici e per l'ostacolo costituito dalle rilevanti differenze linguistiche \u2010 ancora oggi insufficiente, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti attuativi. In effetti la dottrina italiana, nella sua quasi totalit\ue0. ha sempre privilegiato, nel proprio approccio comparatistico, l'Occidente all'Oriente, e ci\uf2 \ue8 ancor pi\uf9 vero se ci si limita a considerare gli studi giuridici caratterizzati da una specifica attenzione alle ragioni economiche: la carenza d\u2019innovazioni in ambito economico che ha contraddistinto la realt\ue0 cinese lungo gran parte del Novecento, in uno con la difficolt\ue0 a reperire dati su tale ambito, hanno difatti costituito un serio impedimento a questa tipologia di studi. Le lacune ricordate abbisognano, tuttavia, di essere colmate. Lo sviluppo dell'apparato produttivo e commerciale della Cina ha infatti poggiato anche su un ordinamento giuridico sempre pi\uf9 articolato e sofisticato e per ci\uf2 stesso contrassegnato da istituti di cui \ue8 bene che il legislatore italiano abbia compiuta conoscenza. Il progetto di seguito descritto intende quindi contribuire a colmare tale gap, tramite un'attenta disamina di taluni, specifici aspetti del diritto commerciale cinese, nell'ottica di appurare quali scelte legislative possano essere utilmente recepite nella nostra realt\ue0 giuridica, alla luce di criticit\ue0 e aspetti positivi. A ci\uf2 si giunger\ue0 tenendo ovviamente in considerazione i diversi modelli di sviluppo economico implementati: da un lato il c.d. \u201csocialismo di mercato\u201d, dove lo Stato svolge una funzione di pianificazione complessiva e partecipa in prima persona all'agone imprenditoriale, dall'altro una tendenziale adesione ai principi liberisti, con l'autorit\ue0 statuale che in linea di principio si limita a reprimere e, prima ancora, prevenire, le condotte abusive poste in essere dai competitor privati. La ricerca che qui si propone sar\ue0 condotta utilizzando differenti metodi interpretativi \u2010 fra cui quello noto come law and economics \u2013 cui accederanno profili di analisi economica in senso stretto. Le numerose modifiche apportate in questi ultimi anni, al sistema di diritto commerciale cinese, hanno suggerito di procedere ad una selezione che trova il suo filo conduttore nel principio della libert\ue0 d'impresa, il quale presenta una differente estensione, all\u2019interno dei due ordinamenti oggetto di disamina, in virt\uf9 delle diverse strategie politiche di base. Conseguentemente, sono state individuate le seguenti aree di ricerca, sulla base delle considerazioni esplicitate nel paragrafo \u201cIdea e obiettivi\u201d: libert\ue0 d'impresa sul piano organizzativo nel diritto societario cinese; capitale e responsabilit\ue0 dei soci: raffronto tra Italia 2 e Cina; la responsabilit\ue0 sociale d'impresa in Cina; la nuova legge cinese sulle class action in materia di securities; propriet\ue0 intellettuale e IA: Europa e Cina a confronto; accesso al mercato cinese e scelte organizzative nei processi d\u2019internazionalizzazione. L'invito presente nel bando a varare un progetto che coinvolga il Dottorato di ricerca attivo presso l'Ateneo maceratese viene accolto sotto due profili. Innanzitutto, il gruppo vede tra i partecipanti una studentessa del Corso di Dottorato in Diritto e innovazione. Inoltre, si proporr\ue0 al Collegio dei Docenti del Dottorato l'inclusione, nel programma istituzionale di attivit\ue0, dei seminari che saranno organizzati nell'ambito del progetto e del convegno che concluder\ue0 quest'ultimo, cos\uec da esporre ai dottorandi i risultati delle ricerche svolte in un contesto di confronto e arricchimento reciproco. L'attivit\ue0 di disseminazione e divulgazione dei risultati parziali e finali del progetto avr\ue0 luogo attraverso seminari e pubblicazioni scientifiche in riviste di classe A e open access. Inoltre, la comunicazione dei risultati conseguiti avverr\ue0 anche tramite iniziative \u2013 quali conferenze e workshop \u2013 destinate a svolgersi attraverso i canali extra\u2010accademici rappresentati da Confindustria Macerata, in quanto rappresentativa di una categoria naturalmente interessata ai risvolti pratici delle ricerche condotte, e dagli Istituti Confucio di Macerata e Venezia, in quanto punti di riferimento privilegiati di ogni iniziativa volta ad incrementare la conoscenza della realt\ue0 cinese. La presentazione del complesso dei risultati raggiunti avverr\ue0 invece in un convegno conclusivo, con la partecipazione in presenza dell'intero gruppo e di esperti esterni ad esso. I lavori progettuali si concluderanno con la pubblicazione, auspicabilmente all'interno della Collana curata dal Dipartimento di Giurisprudenza UniMC e comunque in open access, degli atti del convegno. \uc8 infine previsto il deposito telematico presso il Laboratorio di innovazione delle registrazioni dei seminari, del convegno e del materiale informativo medio tempore prodotto. Responsabile del progetto \ue8 il prof. Alessio Bartolacelli, coordinatore scientifico \ue8 il dott. Carlo Emanuele Pupo. Il gruppo di ricerca \ue8 formato da studiosi dotati di competenze adeguate alla realizzazione del progetto ideato e che si sono gi\ue0 confrontati con le metodiche proprie delle collaborazioni scientifiche. Il team dei giuristi \ue8 interamente riconducibile all'area privatistica, atteso che ricade nell'ambito del diritto privato la disciplina delle transazioni tra privati e la configurazione, da parte dei consociati, del modello organizzativo da utilizzare nell'esercizio dell'attivit\ue0 economica. Il team degli economisti, con i quali s\u2019instaurer\ue0 quel dialogo interdisciplinare richiesto dal bando, garantisce la massima coesione, data la comunione di metodiche di lavoro. L'attivit\ue0 di ricerca sar\ue0 caratterizzata da una continua dialettica interdisciplinare

    Second asymptomatic carotid surgery trial (ACST-2) : a randomised comparison of carotid artery stenting versus carotid endarterectomy

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    Background: Among asymptomatic patients with severe carotid artery stenosis but no recent stroke or transient cerebral ischaemia, either carotid artery stenting (CAS) or carotid endarterectomy (CEA) can restore patency and reduce long-term stroke risks. However, from recent national registry data, each option causes about 1% procedural risk of disabling stroke or death. Comparison of their long-term protective effects requires large-scale randomised evidence. Methods: ACST-2 is an international multicentre randomised trial of CAS versus CEA among asymptomatic patients with severe stenosis thought to require intervention, interpreted with all other relevant trials. Patients were eligible if they had severe unilateral or bilateral carotid artery stenosis and both doctor and patient agreed that a carotid procedure should be undertaken, but they were substantially uncertain which one to choose. Patients were randomly allocated to CAS or CEA and followed up at 1 month and then annually, for a mean 5 years. Procedural events were those within 30 days of the intervention. Intention-to-treat analyses are provided. Analyses including procedural hazards use tabular methods. Analyses and meta-analyses of non-procedural strokes use Kaplan-Meier and log-rank methods. The trial is registered with the ISRCTN registry, ISRCTN21144362. Findings: Between Jan 15, 2008, and Dec 31, 2020, 3625 patients in 130 centres were randomly allocated, 1811 to CAS and 1814 to CEA, with good compliance, good medical therapy and a mean 5 years of follow-up. Overall, 1% had disabling stroke or death procedurally (15 allocated to CAS and 18 to CEA) and 2% had non-disabling procedural stroke (48 allocated to CAS and 29 to CEA). Kaplan-Meier estimates of 5-year non-procedural stroke were 2·5% in each group for fatal or disabling stroke, and 5·3% with CAS versus 4·5% with CEA for any stroke (rate ratio [RR] 1·16, 95% CI 0·86-1·57; p=0·33). Combining RRs for any non-procedural stroke in all CAS versus CEA trials, the RR was similar in symptomatic and asymptomatic patients (overall RR 1·11, 95% CI 0·91-1·32; p=0·21). Interpretation: Serious complications are similarly uncommon after competent CAS and CEA, and the long-term effects of these two carotid artery procedures on fatal or disabling stroke are comparable
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