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Prevenzione della Malattia di Lyme per i lavoratori esposti al rischio di morso da zecca
La malattia di Lyme è un’affezione multisistemica dovuta a Borrelia burgdorferi, trasmessa all’uomo dalle zecche, che si manifesta con una sintomatologia cutanea, neurologica, articolare e talvolta cardiaca.
E’ tipica nelle nostre regioni nel periodo primavera-estate.
Il periodo di incubazione ha durata variabile, da pochi giorni ad alcuni mesi.
E’ classica la distinzione del decorso della malattia non trattata in tre stadi: il primo caratterizzato da manifestazioni cutanee (eritema migrante) il secondo da manifestazioni neurologiche ed eventualmente cardiache e il terzo da manifestazioni articolari.
Nella maggior parte dei casi l’esordio è contrassegnato dalla comparsa nella sede della puntura della zecca dell’eritema migrante, che inizia con una papula eritematosa, che si espande ad anello, mentre nella zona centrale si osservano aree rosso acceso o vescicolose o necrotiche.
L’eritema è spesso accompagnato da febbre, brivido, astenia, cefalea, artromialgie, linfoadenopatia regionale e talvolta generalizzata. Nel 50% dei casi compaiono eritemi multipli lontani dalla sede della puntura, simili a quello iniziale, ma spesso più piccoli e meno migranti.
La sintomatologia regredisce generalmente in alcune settimane, anche nei casi non trattati, ma nel 25% dei casi l’eritema recidiva. Nel 20-30 % dei casi l’eritema non si osserva.
Dopo alcune settimane o qualche mese dall’inizio della malattia, nel 15-20% dei casi si manifesta l’interessamento del sistema nervoso, e meno spesso (4-8% dei casi), del cuore
Sul rischio da piombo in una fabbrica di accumulatori.
LA SETTIMANA DEGLI OSPEDAL