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Custodire e trasmettere la conoscenza. Recupero, valorizzazione e corretta conservazione del patrimonio librario. XXVI Edizione del Salone Internazionale del restauro, dei musei e delle imprese culturali, Ferrara Fiere Congressi, 18-20 settembre 2019. Atti della Giornata di studio, 19 settembre 2019, a cura di Marina Contarini e Maria Grazia Mondini
La giornata di studio della quale si pubblicano gli atti ha previsto il confronto fra diverse professionalitĂ , connesse alla diagnostica, tutela e restauro del patrimonio culturale, sui temi che riguardano in particolare la salvaguardia del patrimonio librario. Un focus specifico riguardava poi la riflessione sull'uso del mezzo audiovisivo e delle nuove tecnologie per la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale, con riferimento al caso studio del docufilm Tra antiche carte e pergamene: un percorso di restauro (2019) realizzato dal Sistema Bibliotecario dellâUniversitĂ di Ferrara in collaborazione con il se@ - Centro di tecnologie per la comunicazione, lâinnovazione e la didattica a distanza dello stesso Ateneo, e con il patrocinio della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Emilia-Romagna, dell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e dell'Associazione Italiana Biblioteche - Sezione Emilia-Romagna
L'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo e il controllo etico dell'algoritmo
Stiamo vivendo un cambiamento epocale. La vitalitĂ , i valori e lo spirito sono quelli di sempre, ma lâevoluzione tecnologica sta andando velocemente oltre gli schemi sino ad oggi conosciuti, e noi ci sentiamo un poâ disallineati rispetto al mondo che gira sempre piĂš veloce, con sistemi massivi che non riusciamo a governare appieno.
Ă nostro dovere essere informati e âformatiâ, al fine di affrontare uno sviluppo inarrestabile con un approccio necessariamente antropocentrico ed un controllo âeticoâ che tuteli noi e le generazioni che verranno, nellâeterno antagonismo tra la libertĂ di iniziativa privata (art. 41 Cost.) e la necessaria regolazione del fenomeno, al fine di salvaguardare i diritti fondamentali dellâuomo e quelli del consumatore finale.
In un momento in cui è centrale porre in essere tutte le azioni possibili per salvaguardare il pianeta in unâottica di sostenibilitĂ ed economia circolare, fin dalla fase di progettazione dei prodotti, lâIntelligenza Artificiale può rappresentare lâoccasione di non perdere lâopportunitĂ di salvare il pianeta dalla fame, dallâinquinamento, dai cambiamenti climatici, dalla povertĂ , dalle barbarie.
Sebbene, infatti, la capacitĂ di una macchina di mettere in correlazione grandi quantitĂ di informazioni e dati, elaborarli secondo una determinata formula preconfezionata (lâalgoritmo) e dare il risultato previsto e richiesto, può dirsi essere assimilabile allâintelligenza umana, è fuori di dubbio che alla stessa manchi la capacitĂ del c.d. âdiscernimentoâ. Vale a dire, la capacitĂ , tutta umana, di valutare e adattarsi alle molteplici variabili impreviste e/o imprevedibili.
Conseguentemente, il giurista è chiamato a âinterpretareâ e âregolareâ tale fenomeno, vieppiĂš tenuto conto della inevitabile dicotomia tra libertĂ di iniziativa economica privata e salvaguardia dei diritti inviolabili dellâuomo.
Ă intuibile ed evidente che - nonostante la potenza elaborativa, la precisione e la velocitĂ di esecuzione delle macchine consentirĂ un progresso esponenzialmente nei prossimi anni in quasi tutti i settori (i.e. sanitĂ , medicina, agricoltura, ambiente, finanza, impresa, sicurezza, mobilitĂ ) - potranno determinarsi non trascurabili stravolgimenti e problematiche connessi, tra lâaltro, al pericolo del cd. digital divide, al diritto del lavoro, alla cybersecurity, alla privacy ecc.
Occorre, quindi, necessariamente riflettere e considerare la necessitĂ di un âcontrollo eticoâ dellâalgoritmo nonchĂŠ di una sua âregolazioneâ. Ed invero, giĂ vi sono ad oggi, pronunce dei giudici amministrativi (Cons. Stato, Sez. VI; Sent. 8 aprile 2019, n. 2270) che hanno confermato la necessitĂ di trasparenza, accessibilitĂ e âgiustiziabilitĂ â dellâalgoritm