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    American Journey 1949-50 Bruno Morassutti

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    Bruno Morassutti (1920-2008), tre anni dopo aver conseguito la laurea allo Iuav, nel febbraio del 1949 parte per gli Stati Uniti alla volta di Taliesin: un programma di apprendistato presso le due residenze di studio di Frank Llyod Wright. La permanenza a Taliesin East nel Wisconsin dura da maggio a settembre 1949. Da ottobre dello stesso anno a marzo dell’anno successivo il giovane architetto segue la comunità wrightiana a Taliesin West in Arizona. Come racconta lo stesso Morassutti, questa esperienza stimola in lui una spiccata tendenza a guardare avanti, ridimensionando le nozioni legate al passato storico. Durante il soggiorno Morassutti prende visione diretta e fotografa opere di Wright nei vari periodi della sua attività con una fotocamera caricata a pellicola positiva a colori. Il reportage ricopre, con poche immagini, anche opere di altri architetti presenti sul territorio americano in quegli anni. Anche se la fotografia d’architettura a colori è agli esordi, il risultato di questa preziosa ricognizione fotografica consiste in circa quattrocento diapositive, che durante proiezioni allo Iuav e in molte altre Università italiane consentiranno agli studenti di architettura di arricchire la propria conoscenza di Wright. Anche Carlo Scarpa ne farà oggetto di lezioni e riflessioni trattenendole in un prestito definitivo. Fra le importanti “ricadute” dell’esperienza di Morassutti a Taliesin e dell’incontro con il Maestro non si può non mettere in evidenza il ruolo che queste immagini hanno avuto nella stampa architettonica italiana, citando il numero 227 di Casabella dedicato a Wright in occasione della sua scomparsa, Domus 305 con il reportage sulla costruzione dei laboratori Johnson Wax, Domus 356 con il necrologio di Wright dello stesso Morassutti

    L'exigence de la construction

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    saggio sulla tecnica della costruzione nelle opere di Pouillon come tecnica della composizione architettonica e del progetto di architettur

    Cantiere Milano

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    A dieci anni dal supplemento Milano 2001 di Casabella 690, 100 pag. a cura dello stesso autore, che si era evidenziato come uno delle prime aperture di discussione sulle riviste di architettura della situazione milanese dopo un periodo di silenzio interlocutorio, ‘Cantiere Milano’ è il titolo dell’articolo che apre Milano 2010, 50 pag. di Casabella 789 dedicate allo stato della trasformazione della metropoli lombarda. L’articolo si occupa di mostrare l’avanzamento delle realizzazioni , dei progetti annunciati, avviati, non conclusi e della proposta allora in atto del PGT e del completamento della stagione delle aree dismesse con i progetti degli Scali Ferroviari. L’articolo ipotizza la fine della stagione dei grandi progetti nell’ambito della mancata realizzazione dell’area metropolitana, realizzata dal completamento reti e dal permanere dei vincoli dei parchi che, assieme alla costruzione della città diffusa della residenza e delle attività, costituiscono la vera opportunità di costruzione della Grande Milano. La rassegna tratteggiata nell’articolo sembra confermare la natura dell’urbanistica milanese: una costante presenza simultanea di una doppia immagine che rifletta opportunità e strategie nelle tappe della trasformazione della città contemporanea. Il testo è accompagnato da cartografie sintetiche delle trasformazioni e delle opportunità urbanistiche

    Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana – VI Edizione - Menzione d'Onore sezione Riconversione e Restauro conferita a Giulio Barazzetta e SBG Architetti per progetto, direzione lavori e direzione artistica del Restauro della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia, Baranzate, Milano, 2006-2015.

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    Il restauro della chiesa di Nostra Signora della Misericordia di Baranzate si è proposto di ristabilirne l’aspetto originale, adeguandolo a esigenze e comfort richiesti, in riferimento l’edificio inaugurato nel 1958. Questo progetto è la riscrittura della stessa opera da parte degli autori affiancati da progettisti da loro stessi scelti: una condizione molto particolare del restauro che propone una ridefinizione del termine stesso. Ciò che resta della materia dell’edificio originario oggi, costituisce il filo imprescindibile da ripercorrere in questo lavoro, con la sua iconografia testimoniata dagli archivi di Mangiarotti, Morassutti e Favini, straordinariamente documentata da Giorgio Casali. Presiede questo dialogo il diaframma fra interno ed esterno. La facciata, gli strati interposti fra pavimentazioni e struttura preesistente o terreno, sono gli unici luoghi possibili di nuovi elementi costruttivi e installazioni. Nello spazio ricavato nel limite, negli strati della materia, si situa lo scarto fra vecchio e nuovo. Al di fuori della materia si è ri-proposta la percezione di questa architettura il più possibile simile a quella originaria. È questa un’interpretazione del restauro che investiga la differenza fra vero e verosimile, che risiede nella materia della costruzione.The renovation of the Church of Our Mother of Mercy in Baranzate, Milan, aimed to restore its original aspect, adjusting it to the current comfort requirements of the building inaugurated in 1958. This project is the rewriting of the same work, carried out by authors assisted by designers they selected themselves: a very peculiar aspect of the renovations, which sets forth a redefinition of the very term. What remains of the original building material now represents the fundamental path to be followed, with its iconography testified by the archives of Mangiarotti, Morassutti and Favini, extraordinarily documented by Giorgio Casali. This dialogue is overseen by a diaphragm between indoors and outdoors. The facade and the strata lying between the floor and the pre-existing structure or the ground are the only spots where to fit new constructive elements and installations. In the space obtained in the bounds, amid the strata of matter, lies the gap between old and new. Aside from the matter, the goal here was for the public to perceive this piece of architecture almost as if it were the original one. This interpretation of renovation focuses on the difference between real and plausible, which is to be seen in the construction material

    Construction and design in A.Mangiarotti's, B.Morassutti's and A.Favini's works

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    progettazione integrata, autorialità e teamwork nell'opera degli autor
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