26 research outputs found

    "La struttura del questionario utilizzato nella ricerca"; "Il questionario utilizzato nell'indagine"

    No full text

    Alcune riflessioni sull’impresa come sistema aperto alla luce del recente dibattito sulla corporate governance

    No full text

    Improving performance of long-term care networks at their initial stage: an empirical study of factors affecting results

    No full text
    Until now very little research has been carried out on the performance of health and human services networks in evolution. In particular, previous studies mainly referred to "centrally governed services networks" in the US context. According to Provan and Kenis (2008), these networks are "lead organization-governed", and are different from the "participant-governed" model or the "network administrative organization (NAO)" solution. We focused our attention on the Apulia region care services networks (Italy). In the last few years, the governance of these networks has passed from the "participant-governed" model to the NAO approach. We examined how the integration mechanisms work in this type of networks, and if there were challenges to tackle in order to improve their overall performance. These networks were examined at their initial stage, exactly when their governance model moved to a more integrated solution. We collected survey data from 17 health and human services networks out of 45 (38%). The research is carried out by means of statistical methods (OLS). The analysis is cross sectional. The implementation of "rational/technocratic" factors is important but not sufficient to enhance collaboration. The integration at the "professional level" should be kept in mind. In particular, the role of network (case) managers is paramount. Copyright © 2016 John Wiley & Sons, Ltd

    Lo studio dell’economicità di un’azienda sanitaria locale, attraverso l’analisi del bilancio di esercizio “armonizzato”. Il caso dell’Asl di Foggia

    No full text
    Le carenze dei sistemi contabili e conseguentemente dei bilanci di esercizio degli enti del SSN hanno – di fatto – storicamente limitato la possibilità di misurare e valutare la performance economico-finanziaria delle aziende sanitarie. Nonostante tali carenze, tanto in ambito accademico quanto in ambito professionale vengono, comunque, implementati modelli di analisi della performance economico-finanziaria delle aziende sanitarie pubbliche. Nella direzione giusta si è mosso negli ultimi anni il Legislatore. Il nuovo “fascicolo” di bilancio delle aziende sanitarie (D.Lgs. 118/11) presenta notevoli potenzialità informative per i suoi destinatari. Alla luce di tali considerazioni, il presente lavoro si propone di definire un modello logico di analisi dell’economicità delle aziende sanitarie, “facendo leva” sul contenuto informativo del bilancio di esercizio “armonizzato”. Il modello teorico viene applicato al caso dell’Asl di Foggia che è stata interessata dalle misure del “Piano di Rientro 2010-2012” della Regione Puglia. In tale ottica, la scelta di applicare il modello al caso dell’Asl di Foggia appare particolarmente utile, visto che l’azienda presenta una situazione di forte squilibrio economico-finanziario nel primo anno di osservazione (2011) e di equilibrio alla fine del periodo osservato (2014). Diventa possibile verificare che le condizioni di equilibrio in precedenza richiamate non siano precarie, ma durature, nel senso che poggino su una efficiente ed efficace gestione aziendale. Dall’applicazione del modello, è emerso che il miglioramento nel tempo è dipeso, soprattutto, da favorevoli eventi esterni (in particolare, maggiori contributi regionali), piuttosto che da un “progresso” in termini di efficienza ed efficacia (competitività). Pertanto, le condizioni di equilibrio economico-finanziario raggiunte dall’Asl di Foggia non possono considerarsi “stabili”, alla luce del modello

    Management Pubblico. Una visione performance-based

    No full text
    Le amministrazioni pubbliche possono distruggere “valore pubblico”, anziché crearlo, nei casi in cui si dimostrano inefficienti, incapaci di conseguire gli obiettivi programmati, poco attente al tema della qualità dei servizi, restie alla diffusione di dati e informazioni riguardanti le attività svolte, gli organi, i dirigenti e il restante personale; quando mettono a rischio i loro fragilissimi equilibri finanziari, quando rimangono coinvolte in scandali di vario tipo, ecc. Nella visione “performance-based” del management pubblico sia gli organi di indirizzo politico-amministrativo sia i dirigenti concorrono alla creazione/distruzione di valore pubblico, per le decisioni che assumono, per i comportamenti che tengono, per il modo con cui si pongono nei confronti dell’amministrazione e dei suoi vari portatori di interesse. Nel presente lavoro, il cardine su cui ruota l’intera discussione consiste nell’introduzione di logiche aziendali nelle amministrazioni pubbliche, logiche che possono consentire agli organi di governo, ai dirigenti e, in generale, a tutto il personale di meglio operare nell’interesse delle comunità amministrate, sfruttando gli spazi di autonomia decisionale loro concessi, da cui discende l’assunzione di precise responsabilità di risultato. Il capitolo primo, si sofferma sui tratti distintivi del management pubblico, nel tentativo di offrirne una definizione operazionalizzabile, che dia cioè la possibilità di tradurre concetti teorici in variabili osservabili e misurabili. Nei capitoli secondo e terzo si discute dei temi della performance e dell’innovazione manageriale, mentre i capitoli quarto e quinto polarizzano l’attenzione sui compiti e sulle responsabilità del management pubblico, anche alla luce della recente “Riforma Madia della PA” (l. 124/2015)
    corecore