4,276 research outputs found

    Glassy Materials Based Microdevices

    Get PDF
    Microtechnology has changed our world since the last century, when silicon microelectronics revolutionized sensor, control and communication areas, with applications extending from domotics to automotive, and from security to biomedicine. The present century, however, is also seeing an accelerating pace of innovation in glassy materials; as an example, glass-ceramics, which successfully combine the properties of an amorphous matrix with those of micro- or nano-crystals, offer a very high flexibility of design to chemists, physicists and engineers, who can conceive and implement advanced microdevices. In a very similar way, the synthesis of glassy polymers in a very wide range of chemical structures offers unprecedented potential of applications. The contemporary availability of microfabrication technologies, such as direct laser writing or 3D printing, which add to the most common processes (deposition, lithography and etching), facilitates the development of novel or advanced microdevices based on glassy materials. Biochemical and biomedical sensors, especially with the lab-on-a-chip target, are one of the most evident proofs of the success of this material platform. Other applications have also emerged in environment, food, and chemical industries. The present Special Issue of Micromachines aims at reviewing the current state-of-the-art and presenting perspectives of further development. Contributions related to the technologies, glassy materials, design and fabrication processes, characterization, and, eventually, applications are welcome

    Valutazione del grado di concordanza tra decisioni cliniche nella Sclerosi Multipla basate sulle regole di buona pratica medica e grado di allerta ottenuto attraverso l'applicazione a posteriori delle TOR canadesi. Uno studio osservazionale retrospettivo.

    Get PDF
    Con l’aumento delle possibilità di trattamento nella Sclerosi Multipla, si rende necessaria una rapida valutazione della risposta terapeutica del paziente alla prima linea di terapia, così da permettere una ottimizzazione rapida ed efficace del trattamento. Attualmente non esistono delle linee guida validate che possano essere applicate in modo universale, e la valutazione della risposta clinica è ancora legata in gran parte alla soggettività del giudizio diagnostico del clinico. Sono stati effettuati diversi tentativi di definire degli score oggettivi in grado di definire delle linee di comportamento uniformi. Tra questi, vi sono le Treatment Optimization Recommandations (TOR) pubblicate dal Canadian MS Working Group (CMSWG), revisionate nel 2013. Tali raccomandazioni si basano sulla valutazione delle ricadute, delle immagini di risonanza magnetica e sulle modifiche dell’EDSS ad un anno dall’inizio della terapia di fondo con immunomodulanti. Ne derivano gradi di allerta variabili tra bassa allerta ed allerta elevata, che indicano una verosimile mancanza di risposta alla terapia di fondo. Vengono quindi suggerite delle linee di comportamento da tenere nei diversi gradi di allerta. Il nostro studio si è proposto di applicare retrospettivamente tali raccomandazioni ad un gruppo di pazienti attualmente in seconda linea di terapia, analizzando e confrontando la linea di comportamento tenuta rispetto all’indicazione ottenuta con le TOR e confrontando i nostri risultati con la letteratura. Il grado di concordanza è stato stabilito attraverso il calcolo del coefficiente K di Cohen. Abbiamo riscontrato un moderato grado di concordanza quando le TOR indicavano un eventuale passaggio di terapia, dimostrando un atteggiamento in linea di massima più prudente rispetto a quanto suggerito dal modello. Tale risultato è comparabile a quello ottenuto in uno studio prospettico della durata di 12 mesi condotto in Canada, eseguito per valutare l’applicabilità delle TOR nella pratica clinica. L’analisi dell’anno precedente il passaggio a seconda linea di terapia, ha invece dimostrato come il nostro atteggiamento sia stato più incisivo, essendo risultati tutti i pazienti in uno stato di allerta moderata-elevata con l’applicazione delle TOR, ed avendo noi effettuato il passaggio di terapia a seconda linea. In 4 pazienti l’anno successivo alla prima linea e l’anno precedente la seconda era sovrapponibile, dimostrando una rapida ed efficace gestione della situazione. Il nostro studio, con i limiti dettati dalla bassa numerosità del campione e dall’applicazione retrospettiva dei criteri, ha evidenziato come l’atteggiamento tenuto dal medico sia ancora abbastanza prudente nella valutazione della mancata risposta alla prima linea di terapia, sebbene l’avvento delle nuove seconde linee, più maneggevoli rispetto al mitoxantrone, abbia facilitato, nei casi di più recente diagnosi, una gestione rapida ed efficace del passaggio di terapia

    Image quality at THEMIS: A case study

    Get PDF
    We briefly present the first results of a program which evaluates the parameter r0 of a set of solar granulation images taken at the center of the solar disk. This program might be useful for evaluating the overall optical quality of a solar site
    • …
    corecore