28 research outputs found

    Morphological evolution of Bardigiano horse

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    The Bardigiano horse is a local breed of the province of Parma. Since the institution of the Stud Book in 1977, the breed has improved its diffusion and is currently present with 110 stallions and over 1700 mares in 43 provinces in Italy and beyond that in Germany, Switzerland and Hungary

    Modification of creep and low cycle fatigue behaviour induced by welding

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    In this work, the mechanical properties of Waspaloy superalloy have been evaluated in case of welded repaired material and compared to base material. Test program considered flat specimens on base and TIG welded material subjected to static, low-cycle fatigue and creep test at different temperatures. Results of uniaxial tensile tests showed that the presence of welded material in the gage length specimen does not have a relevant influence on yield strength and UTS. However, elongation at failure of TIG material was reduced with respect to the base material. Moreover, low-cycle fatigue properties have been determined carrying out tests at different temperature (room temperature RT and 538°C) in both base and TIG welded material. Welded material showed an increase of the data scatter and lower fatigue strength, which was anyway not excessive in comparison with base material. During test, all the hysteresis cycles were recorded in order to evaluate the trend of elastic modulus and hysteresis area against the number of cycles. A clear correlation between hysteresis and fatigue life was found. Finally, creep test carried out on a limited number of specimens allowed establishing some changes about the creep rate and time to failure of base and welded material. TIG welded specimen showed a lower time to reach a fixed strain or failure when a low stress level is applied. In all cases, creep behaviour of welded material is characterized by the absence of the tertiary creep

    Plantas medicinais de um remascente de Floresta Ombrófila Mista Altomontana, Urupema, Santa Catarina, Brasil

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    Caratterizzazione della resistenza a ciclaggio termico di rivestimenti a base CoCrAlTaY su superlega di nichel

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    Tra i rivestimenti anticorrosivi innovativi per parti calde di turbine a gas, i più interessanti dal punto di vista economico sono i CoNiCrAlY, depositati sia con tecnica HVOF (High Velocity Oxygen Fuel) che Laser Cladding. Lo scopo principale di questo studio è valutare e confrontare il comportamento a shock termico di rivestimenti di CoNiCrAlY con differente rinforzo (es: Al 2 O3 , zirconia-titania-yttria e TaC in forma e percentuali differenti), depositati per HVOF e Laser Cladding su campioni di superlega di Nichel. La resistenza a shock termico è stata valutata effettuando una tempra in acqua (25°C) dei campioni a partire da una temperatura di 1000°C. Le superfici di rinforzo e la sezione trasversale dei campioni sono state analizzate mediante microscopia ottica (OM) ed elettronica a scansione (SEM), prima e dopo il ciclaggio termico. Le proprietà meccaniche dei campioni sono state misurate sulla sezione trasversale dei rivestimenti mediante prove di micro-durezza. Sulla base delle analisi realizzate la resistenza a shock termico dei rivestimenti HVOF è risultata inferiore a quella dei rivestimenti Laser Cladding, i quali presentano però valori di durezza nettamente più bassi. I cicli termici danno origine alla formazione di cricche e delaminazione/distacco del rivestimento. In tutti i casi le cricche iniziali hanno origine dal bordo del campione

    Caratterizzazione della resistenza a ciclaggio termico di rivestimenti a base CoCrTaAlY su superlega di Nichel CMSX-4

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    Tra i rivestimenti innovativi per parti calde di turbine a gas, i più interessanti sono i CoCrTaAlY depositati con tecnica HVOF (High Velocity Oxygen Fuel) o Laser Cladding (LC). Lo scopo principale di questo studio è quello di valutare e confrontare il comportamento a shock termico di rivestimenti di CoCrTaAlY con differente rinforzo (es: Al2O3, zirconia-titania-yttria e TaC in forma e percentuali differenti) depositati per HVOF e LC su campioni di superlega di nichel CMSX-4 con geometria cilindrica. Per valutare la resistenza dei diversi coating a ciclaggio termico è stato messo a punto uno specifico forno verticale dotato di elevatore automatizzato del porta campione. Ciascun ciclo consiste in una permanenza di 10s a 1000°C seguita da tempra in acqua (max 500 cicli). Il test è stato arrestato al distacco del coating. Le superfici di rinforzo e la sezione trasversale dei campioni sono state analizzate mediante microscopia ottica (OM) ed elettronica a scansione (SEM) prima e dopo il ciclaggio termico. Nell’ambito delle caratterizzazioni, particolare attenzione è stata posta alle proprietà peculiari dei rivestimenti quali evoluzione delle cricche, delaminazioni e adesione. È interessante sottolineare che durante l’analisi della superficie dei vari rivestimenti trattati sono stati osservati dei cambiamenti della morfologia superficiale. In particolare si osserva in alcuni casi la formazione di un network continuo di cricche che partono dal bordo del campione e sono imputabili alle condizioni estreme di raffreddamento e riscaldamento. I rivestimenti LC hanno evidenziato una migliore adesione dopo il ciclaggio. Le proprietà meccaniche dei campioni sono state misurate sulla sezione trasversale di ciascuno dei cinque rivestimenti mediante prove di micro-durezza partendo dalla superficie del rivestimento fino al materiale base. I campioni in LC dopo 500 cicli presentano un profilo di micro-durezza piuttosto appiattito; per i campioni HVOF, la microdurezza decresce dalla superficie del coating verso il Metallo Base. Sulla base delle analisi realizzate la resistenza a shock termico dei rivestimenti HVOF è risultata inferiore a quella dei rivestimenti LC, i quali presentano però valori di durezza più bassi. I cicli termici danno origine alla formazione di cricche e delaminazione/distacco del coating. In tutti i casi le cricche iniziali generano dal bordo del campione

    Caratterizzazione meccanica e microstrutturale di rivestimenti HVOF a base CoCrAlTa con differenti rinforzi

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    In questo lavoro sono stati esaminati rivestimenti realizzati per HVOF, sottoposti a ossidazione a 1100°C per un tempo max di 504 ore allo scopo di ripristinare rivestimenti danneggiati in esercizio. Le polveri dei rivestimenti hanno la componente metallica simile, ma un differente rinforzo ceramico (allumina, zirconiatitania-yttria, carburo di tantalio in forma e percentuali differenti). Lo spessore del rivestimento residuo può variare nel tempo, ma non può essere considerato prettamente un effetto dell’ossidazione, in quanto sono stati utilizzati campioni diversi. I meccanismi di ossidazione operanti nelle serie esaminate possono differire e dipendere dal tipo di rinforzo ceramico. La durezza decresce in modo significativo in prossimità della superficie ossidata per i riporti contenenti ossidi; il rivestimento contenente allumina assume valori paragonabili al materiale base
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