78 research outputs found

    On the expansion of finance and financialisation

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    In this paper we explore the role of finance in the recent crisis noting that its expansion, in a context of deregulation and globalisation, has boosted financial profits and capital accumulation, but at the cost of a growing systemic instability both in the leading capitalist economy, i.e. the USA, and at the international level. The expansion of finance tends to emerge in certain phases of capitalist development, in particular during periods of countries’ decline. At the same time, each phase has its peculiar aspects and, referring to the recent evolution, we focus on the phenomenon of financialisation, intended as an increasing involvement of economic agents in the working of financial markets.deregulation; renationalisation; capitalist accumulation; instability; inequality

    Constitutive Principles and Regulative Principles of the Ordoliberal Wettbewerbsordnung. On Walter Eucken

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    The recent crisis of the Eurozone has led scholars and activists to critically consider the ordoliberal tradition of thought, in order to underline the ideological and effective primacy of the German interests within EU’s economic and monetary policies. Starting from this last widespread assertion, the author, after having recalled the differences which exist among the liberalism of the “Freiburg School” and that of the “Vienna School”, analyzes and discusses the principles of Walter Eucken’s economic policy, in particular, the “constitutive principles” and the “regulative principles” of his Wettbewerbsordnung. Nevertheless, if it is true that the ordoliberal concept of competition is based on a Leistungsprinzip which requires a starker Staat, how does the Wettbewerbsordnung coexist with EU’s systems of governance? Actually, says the author, the multilevel European governance seems to be better understood if intended as a “hybrid”, with respect to which not always Ordoliberalism plays a role consistent with its tradition

    On the expansion of finance and financialisation

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    In this paper we explore the role of finance in the recent crisis noting that its expansion, in a context of deregulation and globalisation, has boosted financial profits and capital accumulation, but at the cost of a growing systemic instability both in the leading capitalist economy, i.e. the USA, and at the international level. The expansion of finance tends to emerge in certain phases of capitalist development, in particular during periods of countries’ decline. At the same time, each phase has its peculiar aspects and, referring to the recent evolution, we focus on the phenomenon of financialisation, intended as an increasing involvement of economic agents in the working of financial markets

    On the expansion of finance and financialisation

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    In this paper we explore the role of finance in the recent crisis noting that its expansion, in a context of deregulation and globalisation, has boosted financial profits and capital accumulation, but at the cost of a growing systemic instability both in the leading capitalist economy, i.e. the USA, and at the international level. The expansion of finance tends to emerge in certain phases of capitalist development, in particular during periods of countries’ decline. At the same time, each phase has its peculiar aspects and, referring to the recent evolution, we focus on the phenomenon of financialisation, intended as an increasing involvement of economic agents in the working of financial markets

    La tradizione europea del pensiero economico

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    Spalletti \ue8 segretario organizzativo, membro del collegio dei docenti del dottorato e co-curatore della cotutela del titolo di dottorato con l'Universit\ue0 Sorbona di Parigi. Lo scopo \ue8 formare studiosi con una preparazione adeguata alla complessit\ue0 che la ricerca nella Storia del pensiero economico ha raggiunto negli ultimi anni, conformemente anche con le nuove funzioni che la disciplina ha assunto nella formazione di economisti e scienziati sociali. La Storia del pensiero economico svolge infatti il ruolo di riflessione critica sui fondamenti della teoria economica; di riconoscimento dell\u2019influenza esercitata dall'evoluzione delle altre scienze; di approfondimento della teoria che nasce dall\u2019inquadramento del contesto culturale e storico che l\u2019ha determinata. In altre parole, la Storia del pensiero contribuisce a mantenere viva la tradizione europea di considerare la scienza economica come una scienza sociale. Tuttavia i corsi di laurea attuali non sono in grado di fornire un\u2019adeguata preparazione alla ricerca \u2013 ed eventualmente all\u2019insegnamento universitario \u2013 in questo settore. La materia richiede sia la conoscenza della teoria economica contemporanea (non fornita dai corsi di laurea propriamente umanistici) sia un\u2019adeguata preparazione alla ricerca storica (non fornita dai corsi di laurea in economia). Studi recenti hanno messo in evidenza i limiti di un approccio alla Storia del Pensiero economico confinato alla tradizione nazionale (considerata come un\u2019esperienza isolata poich\ue9 sovente gli Italiani studiano gli economisti italiani, i Tedeschi studiano gli economisti tedeschi etc.) ovvero alla tradizione anglosassone dominante. Ci\uf2 ha fatto passare in secondo piano interessanti correnti di pensiero che hanno avuto meno fortuna, o che sono legate a realt\ue0 nazionali diverse. La diffusione delle idee economiche tra i Paesi europei e la ricostruzione delle reti internazionali di collaborazione e di influenze costituiscono i campi di ricerca pi\uf9 innovativi e interessanti e sono ancora quasi interamente da esplorare. In particolare i rapporti tra Germania, Francia, Spagna e Italia sono tutti da ricostruire. Occorre, dunque, essere pronti ad accogliere le indicazioni provenienti dalla Comunit\ue0 scientifica internazionale, che gi\ue0 da tempo ha cominciato a interrogarsi sui meccanismi di trasferimento delle idee economiche attraverso i confini nazionali. Proprio l'istituzione scientifica pi\uf9 autorevole in materia, la Societ\ue0 Europea per la Storia del pensiero economico (ESHET), ha organizzato nel 1999 il convegno: "National Traditions in Economic Thought and the Diffusion of Ideas". Si tratta di filoni di ricerca che richiedono una complessa preparazione (disciplinare e linguistica) per essere adeguatamente affrontati. Non esistono dottorati in Europa che abbiano queste caratteristiche di apertura internazionale e di interdisciplinarit\ue0 tra economia e storia. In Italia i giovani studiosi/e che nutrono interesse in questo campo vi accedono generalmente tramite dottorati in economia e sono costretti ad acquisire faticosamente e isolatamente la strumentazione necessaria e a dedicare tempo e risorse ad approfondire conoscenze che non sono funzionali ai loro interessi di ricerca. Inoltre l\u2019alta specializzazione di questo dottorato, che ha quasi come solo sbocco professionale la ricerca, rende efficiente la scelta di concentrare gli sforzi tra diversi Paesi in un unico corso di studio a valenza internazionale

    Una nota a proposito del rapporto tra etico ed economico nella genesi del pensiero di Adam Smí­th

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    Una nota a proposito del rapporto tra etico ed economico nella genesi del pensiero di Adam SmĂ­t

    Variazioni politiche sul discorso economico neoliberale. Ragionando sull’Europa

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    This introduction analyzes some of the key questions concerning the political variations of the neoliberal economic discourse in today’s Europe. In particular, the relationship between the evanescence of nation-state sovereignty and the rebirth of the “economic nation” is taken into account. In the great transformation imposed by the ongoing economic crisis, the author stresses the importance of grasping not only the German roots of the European Ordoliberalism, but also those of a hybrid politics, based on governance policies, and implicitly imposed by the unfinished character of the great transformation itself.Questa introduzione analizza alcune delle questioni chiave relative alle declinazioni politiche del discorso economico neoliberale nell’Europa odierna. In particolare, Ăš preso in considerazione il rapporto tra l’evanescenza della sovranitĂ  dello stato-nazione e la rinascita della “nazione economica”. L’autore afferma che nella grande trasformazione imposta dalla crisi economica in atto, ciĂČ che Ăš fondamentale cogliere non sono solo le radici tedesche dell’Ordoliberalismo europeo, ma anche quelle di una politica ibrida, basata su governance policies, e implicitamente richiesta dal carattere inconcluso della stessa grande trasformazione
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