9 research outputs found

    Cortisol in hair: a comparison between wild and feral cats in the north-eastern Alps

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    The quantification of glucocorticoid metabolites in hair is a non-invasive tool that provides important information regarding the endocrine status and represents a valuable method for studying potential stressors that may affect carnivores under both natural and non-natural conditions. Cortisol is the main glucocorticoid hormone of the hypothalamic-pituitary-adrenal gland axis and is considered a standard stress indicator for animal welfare. The current study aimed to compare cortisol levels extracted from hair of both dead, frozen European wildcats (Felis silvestris silvestris) and living feral individuals (Felis silvestris catus) living in different environmental conditions. The results obtained revealed that wild individuals exhibited a significantly (p < 0.001) higher cortisol concentration (n = 15, mean \ub1 SD = 8.91 \ub1 4.48 pg/mg) than feral ones (n = 10, mean \ub1 SD = 3.57 \ub1 1.25 pg/mg), probably as a result of both the physiological and/or environmental factors to which each subspecies was subject. This is the first study in which cortisol concentrations have been compared within the Felis silvestris subspecies, thus enriching the scarce information available for the Felidae. Nevertheless, further research is needed to better understand the various physiological and ecological factors affecting the adrenocortical activity of species or populations living in different environmental contexts

    SPECIES IDENTIFICATION GUIDE

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    The overall objective of the project NAT2CARE - Mobilisation of citizenship for the recover and the conservation of the Natura 2000 transboundary areas \u2013 is to improve the status and the presence of the biodiversity within the project partners\u2019 Natura 2000 areas (the Julian Prealps Nature Park, the Triglav National implementing Natura 2000 habitat and species measures, by improving their integrated and cross-border anagement, by raising environmental awareness and training, and by increasing the promotion of ecosystem services

    Fidelity of corncrakes (Crex crex) to a singing position during one breeding season

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    In the avian world, site fidelity may be considered as the tendency of individuals to remain in the same area during breeding season. The Corncrake (Crex crex) is a polygynous species, with some males moving considerable distances to new singing areas. The aim of this study was to quantify site fidelity of male Corncrakes during one breeding season. We used telemetry in two monitoring areas to track bird movements and estimate their home ranges. In Slovenia, a high dynamic situation among males was shown, with replacement of individuals in some singing areas. Meanwhile in Italy, a high site fidelity during daylight was shown. Monitoring of Corncrakes relies on counting singing males during breeding season; however, this work provides evidence that males can change their position, possibly leading to an underestimate of singing males. Our results highlight an important problematic in monitoring a polygynous bird

    INTERAZIONE TRA GRANDI CARNIVORI E SISTEMI ZOOTECNICI ALPINI: STATO DELL\u2019ARTE E IMPLICAZIONI FUTURE

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    Le pratiche zootecniche estensive in aree alpine, oltre a rappresentare un patrimonio culturale e tradizionale, svolgono un ruolo fondamentale in termini di servizi ecosistemici offerti. Uno dei principali svantaggi legati a suddette pratiche deriva dalla potenziale interazione negativa con i predatori che vivono sul territorio. Il conflitto tra carnivori e attivit\ue0 zootecniche rappresenta una delle principali cause che ha portato al declino di varie specie di predatori in tutto il mondo. I grandi carnivori svolgono un ruolo essenziale all\u2019interno dell\u2019ecosistema poich\ue9 essendo collocati all\u2019apice della catena alimentare la loro assenza produce un effetto a cascata su tutti i livelli della catena trofica alterando l\u2019equilibrio ecosistemico. I dati raccolti nel presente lavoro mettono in evidenza l\u2019esistenza di un conflitto tra grandi carnivori (orso bruno e lupo) e zootecnia a livello delle Alpi centro-orientali (Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto) che sembra essere strettamente connesso alla densit\ue0 specifica di ogni carnivoro a livello regionale. Nella Provincia Autonoma di Trento gran parte degli attacchi registrati nel 2019 (aumentati rispetto al 2018) sono avvenuti ad opera di orsi, mentre in Veneto a carico di lupi (senza particolari differenze in termini di numero di attacchi fra il 2018 e il 2019). In Friuli la densit\ue0 di ogni specie \ue8 relativamente bassa. Tuttavia, da quando un branco di lupi si \ue8 stanziato a livello dei Magredi pordenonesi, il numero degli attacchi \ue8 aumentato considerevolmente. In base ai risultati presentati \ue8, quindi, di fondamentale importanza la collaborazione sinergica fra Enti di Ricerca e Autorit\ue0 Locali al fine di monitorare lo status e la distribuzione di questi predatori, oltre che identificare e promuovere l\u2019utilizzo di misure per favorire la coesistenza nel medio e lungo termine

    INTERAZIONE TRA GRANDI CARNIVORI E SISTEMI ZOOTECNICI ALPINI: STATO DELL\u2019ARTE E IMPLICAZIONI FUTURE

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    Le pratiche zootecniche estensive in aree alpine, oltre a rappresentare un patrimonio culturale e tradizionale, svolgono un ruolo fondamentale in termini di servizi ecosistemici offerti. Uno dei principali svantaggi legati a suddette pratiche deriva dalla potenziale interazione negativa con i predatori che vivono sul territorio. Il conflitto tra carnivori e attivit\ue0 zootecniche rappresenta una delle principali cause che ha portato al declino di varie specie di predatori in tutto il mondo. I grandi carnivori svolgono un ruolo essenziale all\u2019interno dell\u2019ecosistema poich\ue9 essendo collocati all\u2019apice della catena alimentare la loro assenza produce un effetto a cascata su tutti i livelli della catena trofica alterando l\u2019equilibrio ecosistemico. I dati raccolti nel presente lavoro mettono in evidenza l\u2019esistenza di un conflitto tra grandi carnivori (orso bruno e lupo) e zootecnia a livello delle Alpi centro-orientali (Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto) che sembra essere strettamente connesso alla densit\ue0 specifica di ogni carnivoro a livello regionale. Nella Provincia Autonoma di Trento gran parte degli attacchi registrati nel 2019 (aumentati rispetto al 2018) sono avvenuti ad opera di orsi, mentre in Veneto a carico di lupi (senza particolari differenze in termini di numero di attacchi fra il 2018 e il 2019). In Friuli la densit\ue0 di ogni specie \ue8 relativamente bassa. Tuttavia, da quando un branco di lupi si \ue8 stanziato a livello dei Magredi pordenonesi, il numero degli attacchi \ue8 aumentato considerevolmente. In base ai risultati presentati \ue8, quindi, di fondamentale importanza la collaborazione sinergica fra Enti di Ricerca e Autorit\ue0 Locali al fine di monitorare lo status e la distribuzione di questi predatori, oltre che identificare e promuovere l\u2019utilizzo di misure per favorire la coesistenza nel medio e lungo termine
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