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    Post-war recovery in two exhibitions in Rome in Palazzo Venezia in the years 1944 and 1945

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    This paper aims to explain the historical-artistic context and the political significance of two exhibitions of the immediate postwar period held at Palazzo Venezia, Mussolini’s headquarters. They are the Exhibition of the masterpieces of European painting (XV-XVII centuries), which took place from August 1944 to February 1945, and the Italian Art Exhibition at Palazzo Venezia, inaugurated in May and finished in October 1945. The first one is organized and promoted by Allied Military Government, the second one by the National Association for the Restoration of War-Damaged Monuments, founded and directed by the philanthropist Umberto Zanotti Bianco. Numerous events are interlaced in the organization of these exhibitions: the work of the Monuments Men, the rescue work of the mobile artistic heritage by some former officials of the Ministry of National Education, the birth of the Allied Military Government and the new Italian anti-fascist institutions, the need to restore the destroyed artistic heritage and the foundation of Zanotti Bianco’s association. Therefore, anyone who wants to confront with the study of the historical-artistic situation of the Roman and national postwar period, must necessarily deal with the two exhibitions of Palazzo Venezia.Il presente articolo si propone di spiegare il contesto storico-artistico e il significato politico di due esposizioni dell’immediato dopoguerra svolte a Palazzo Venezia, il quartier generale di Mussolini. Esse sono la Mostra dei capolavori della pittura europea (XV-XVII secoli), che ha luogo dall’agosto 1944 al febbraio 1945, e la Mostra d’arte italiana a Palazzo Venezia, inaugurata a maggio e conclusa nell’ottobre 1945. La prima è organizzata e promossa dal Governo Militare Alleato, la seconda dall’Associazione Nazionale per il Restauro dei Monumenti Danneggiati dalla Guerra, fondata e diretta dal filantropo Umberto Zanotti Bianco. Numerose vicende si intrecciano nell’organizzazione di queste esposizioni, tra cui il lavoro dei Monuments Men, le operazioni di salvataggio del patrimonio mobile da parte di alcuni ex funzionari del Ministero dell’Educazione Nazionale, la nascita del Governo Militare Alleato e delle nuove istituzioni italiane antifasciste, la necessità di restaurare il patrimonio artistico distrutto e la fondazione dell’associazione di Zanotti Bianco. Chiunque voglia affrontare lo studio della situazione storico-artistica del dopoguerra romano e nazionale deve necessariamente fare i conti con le due mostre di Palazzo Venezia
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