9,737 research outputs found
Da Milano a Galliano: qualche nuova riflessione sulla committenza dell'arcivescovo Ariberto di Intimiano
Uomo di chiesa e di potere, dotato di un carattere energico e ambizioso, di un forte carisma e di un\u2019indomita coscienza del proprio ruolo istituzionale, Ariberto di Intimiano \ue8 stato uno dei pi\uf9 grandi arcivescovi di Milano (1018-1045), fiero erede di sant\u2019Ambrogio, il fondatore della chiesa milanese, dal cui esempio sembra aver tratto ispirazione per la propria azione politica e pastorale, come attestano le testimonianze fornite dalle fonti e gli indizi rintracciabili nelle numerose opere d\u2019arte da lui promosse e/o commissionate, a partire dalla ristrutturazione e dalla decorazione nel 1007 della chiesa plebana di San Vincenzo a Galliano, di cui era stato custode negli anni iniziali del suo cursus honorum. Proprio una attenta rilettura delle fonti documentarie, delle notizie fornite dalle cronache dell\u2019epoca, dei dati archeologici e delle evidenze pittoriche pertinenti a questo cantiere, poste in relazione con il corpus delle altre opere promosse dall\u2019arcivescovo e con i caratteri della sua azione e della sua personalit\ue0 messe a fuoco dagli studi pi\uf9 recenti, permette di avanzare un\u2019inedita interpretazione degli interventi eseguiti a Galliano per volere del prelato e di cogliervi l\u2019emblematico avvio di quel piano preordinato di assimilazione della propria figura a quella di sant\u2019Ambrogio su cui Ariberto incardin\uf2 tutta la sua successiva azione politica e pastorale
Taking stock of SLSN and LGRB host galaxy comparison using a complete sample of LGRBs
Long gamma-ray bursts (LGRBs) and superluminous supernovae (SLSNe) are both
explosive transients with very massive progenitor stars. Clues about the nature
of the progenitors can be found by investigating environments in which such
transients occur. While studies of LGRB host galaxies have a long history,
dedicated observational campaigns have only recently resulted in a high enough
number of photometrically and spectroscopically observed SLSN hosts to allow
statistically significant analysis of their properties. In this paper we make a
comparison of the host galaxies of hydrogen-poor (H-poor) SLSNe and the
Swift/BAT6 sample of LGRBs. In contrast to previous studies we use a complete
sample of LGRBs and we address a special attention to the comparison
methodology and the selection of SLSN sample whose data have been compiled from
the available literature. At intermediate redshifts (0.3 < z < 0.7) the two
classes of transients select galaxies whose properties (stellar mass,
luminosity, star-formation rate, specific star-formation rate and metallicity)
do not differ on average significantly. Moreover, the host galaxies of both
classes of objects follow the fundamental metallicity relation and the
fundamental plane of metallicity. In contrast to previous studies we show that
at intermediate redshifts the emission line equivalent widths of the two
populations are essentially the same and that the previous claims regarding the
higher fraction of SLSN hosts among the extreme emission line galaxies with
respect to LGRBs are mostly due to a larger fraction of strong-line emitters
among SLSN hosts at z < 0.3, where samples of LGRB hosts are small and poorly
defined.Comment: 7 pages, 4 figures, accepted to Astronomy & Astrophysic
Il complesso del ponte di San Rocco a Vimercate. Identit\ue0 e storia
Con le sue due poderose porte medievali a torre passante poste a inquadrare i resti di un ponte in pietra d'et\ue0 romana, quello di San Rocco a Vimercate \ue8 l'unico ponte fortificato d'et\ue0 antica e medievale sopravvissuto in Lombardia. Frutto di una serie di campagne costruttive scalate sull'arco di oltre mille e cinquecento anni, si presenta come un complesso edilizio stratificato, segnato da numerosi interventi di trasformazione, manomissione e restauro, che vi hanno determinato profonde mutazioni degli assetti strutturali e funzionali, trasformandolo in una sorta di palinsesto architettonico di non aguile lettura. Sorto probabilmente nel IV secolo come ponte a cinque arcate al servizio della strada che dal vicus romano di Vimercate si indirizzava verso l'attraversamento dell'Adda, dopo una presumibile fase di decadenza altomedievale viene recuperato nell'XI secolo come elemento liminare della perimetrazione del borgo e fornito nel XII secolo di una porta a torre passante aperta alla gola, eretta sulla testata occidentale. Nella seconda met\ue0 del XIV secolo, nell'ambito forse dei vasti interventi di realizzazione di una efficiente scacchiera difensiva dello stato promossa dai Visconti, la porta gi\ue0 esistente venne soprelevata e fronteggiata, sulla testata orientale del ponte, da un altro accesso a torre passante, la cui fronte, venute meno le necessit\ue0 difensive del borgo con il passaggio dello stato di milano alla corona spagnola nel 1535, fu per\uf2 riedificata nel XVI secolo, in uno con lo smantellamento delle attrezzature difensive dell'edificio. Che sopravvisse cos\uec per un paio di secoli, finch\ue8, all'inizio dell'Ottocento, non venne ridotto in lunghezza con l'abbattimento della prima arcata est del vallo. Scampato alla distruzione cui sono incorse nella seconda met\ue0 del XIX secolo le altre due porte della cinta muraria vimercate, nel Novecento il complesso \ue8 stato sottoposto a una serie di restauri, l'ultimo dei quali condotto nel 2002.
Risultato di una ricerca decennale che non ha trascurato nessun tipo di indagine e/o testimonianza (dall'analisi stratigrafica degli elevati alla lettura dei dati stilistici, dalla ricerca delle fonti documentarie e letterarie alla riscoperta e valorizzazione di quelle iconografiche, dallo studio del contesto ambientale alla ricostruzione delle vicende storiche e militari in cui l'organismo pot\ue8 essere coinvolto) la monografia affronta per la prima volta lo studio dell'edificio in tutti i suoi aspetti: da quelli architettonici e archeologici (tramite un'approfondita analisi stratigrafica degli elevati, analiticamente descritta nel testo e documentata da rilievi stratigrafici e matrici di harris appositamente apprestati), a quelli funzionali, a quelli simboli. Ne risulta una microstoria dalla quale il ponte di San Rocco emerge come una sorta di ideogramma del borgo di Vimercate, che in un certo qual modo riflette e riassume nel divenire delle sue forme, nelle sue complesse vicende architettoniche, nel mutare delle sue funzioni e nella sua fortuna visiva l'identit\ue0 e la storia dell'insediamento
Sistema de realitat virtual per entrenament en laparoscopia
El proyecto está compuesto por un software y un joystick que ayudan a los cirujanos a entrenarse en operaciones de laparoscopia.
Se ha desarrollado un programa que rapresente a pantalla una cuerda virtual que se pueda manejar mediante en joystick.
Este es el primer modulo de un programa de entrenamiento mas compejo: hasta ahora el cirujano puede manejar y soltar la cuerda
de manera realista pero no hay ejercicios implementados aun
Understanding the structure-property relationship in cortical bone to design a biomimetic composite
Bone is a hot topic for researchers, interested in understanding the structure-related properties of the tissue and the effect of aging, disease and therapies on that. A thorough understanding of the mechanical behavior of bone can be helpful to medical doctors to predict the fracture risk, but it can also serve as a guideline for engineers for the design of de novo biomimetic materials. In this paper, we show a complete characterization of cortical bone under static loading (i.e. tensile, compressive, three-point bending) and we carried out tests in presence of a crack to determine the fracture toughness. We performed all the tests on wet samples of cortical bone, taken from bovine femurs, by following the ASTM standards designed for metals and plastics. We also performed microscopic observations, to get an insight into the structure-property relationship. We noted that the mechanical response of bone is strictly related to the microstructure, which varies depending on the anatomical position. This confirms that the structure of bone is optimized, by nature, to withstand the different types of loads generally occurring in different body areas. The same approach could be followed for a proper biomimetic design of new composites
Understanding the Roots of Radicalisation on Twitter
In an increasingly digital world, identifying signs of online extremism sits at the top of the priority list for counter-extremist agencies. Researchers and governments are investing in the creation of advanced information technologies to identify and counter extremism through intelligent large-scale analysis of online data. However, to the best of our knowledge, these technologies are neither based on, nor do they take advantage of, the existing theories and studies of radicalisation. In this paper we propose a computational approach for detecting and predicting the radicalisation influence a user is exposed to, grounded on the notion of ’roots of radicalisation’ from social science models. This approach has been applied to analyse and compare the radicalisation level of 112 pro-ISIS vs.112 “general" Twitter users. Our results show the effectiveness of our proposed algorithms in detecting and predicting radicalisation influence, obtaining up to 0.9 F-1 measure for detection and between 0.7 and 0.8 precision for prediction. While this is an initial attempt towards the effective combination of social and computational perspectives, more work is needed to bridge these disciplines, and to build on their strengths to target the problem of online radicalisation
- …
