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Le confische e i sequestri in materia di reati tributari dopo il "decreto fiscale" n. 124 del 2019
Il tratto qualificante della riforma dei reati tributari in materia di imposte dirette ed IVA attuata con il d.l. n. 124 del 2019, convertito con modificazioni nella l. n. 157 del 2019, risiede, da un lato, nell’inasprimento delle pene detentive, dall’altro lato, nell’introduzione di inedite sanzioni patrimoniali. La nuova confisca “allargata” disciplinata dal combinato disposto degli artt. 12 ter d. lgs. n. 74 del 2000 e 240 bis c.p. prevista per la massima parte dei reati fiscali contestati al contribuente persona fisica si affianca alla confisca ex art. 19 d. lgs. n. 231 del 2001 applicabile alla “persona giuridica” per i nuovi reati presupposto individuati dall’art. 25 quinquiesdecies d. lgs. n. 231 del 2001 commessi nell’interesse o a vantaggio dello stesso ente (da ultimo modificato con l’attuazione della Direttiva PIF). Si impone una lettura sistematica della materia, ispirata alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte costituzionale, per limitare il rischio di pene sproporzionate, anche a fronte di una prassi che utilizza ampiamente la confisca ex art. 12 bis d. lgs. n. 74 del 2000 e, nei confronti dell’evasore seriale, la confisca di prevenzione, anticipando tali sanzioni con altrettanti sequestri.Decree Law n. 124/2019 (conv. in Law. N. 157/2019) lastly amended Leg. Decree n. 74/2000 in order to enhance its effectiveness in combatting tax evasion, through the introduction of more severe criminal sanctions. Notably, both the provision of extended confiscation (Artt. 12 ter Leg. Decree n. 74/2000) and the new direct liability of legal entities for tax fraud committed by their representatives (Art. 25 quinquiesdecies Leg. Decree no. 231/2001, lastly amendend by Decree Law n. 75/2020) increase powers of confiscating and freezing proceeds of fiscal offences. Thus, it is essential to ensure that the fight against tax evasion respects fundamental rights and the requirements of fairness and proportionality, as required by European Court of Human Rights and Italian Constitutional Court
Gli atti
Si analizza la disciplina degli atti del procedimento penale contenuta nel libro II del codice di rito
Immigrazione (diritto processuale penale)
Si compie una ricostruzione sistematica della complessa disciplina riservata dal legislatore all'immigrato clandestino, quale risulta da numerosi interventi del legislatore e della Corte costituzionale. Particolare attenzione \ue8 riservata all'analisi delle varie espulsioni sia "amministrative" sia "giurisdizionali" e delle interferenze della normativa speciale del Testo unico in materia di immigrazione con quella del codice di procedura penale e dell'ordinamento penitenziario
Articolo 39 Rappresentanza dell'ente
L'Autore commenta l'articolo 39 d.lgs. n. 231/2001, esaminando le peculiaritĂ della partecipazione dell'ente al procedimento, attraverso l'analisi dei contributi ricostruttivi della dottrina e della giurisprudenza
Le indagini "suppletive" ed "integrative" delle parti. Metamorfosi di un istituto
L'A. esamina il potere delle parti di svolgere indagini suppletive e integrative
Chiusura e avviso di conclusione delle indagini preliminari
Si analizza la disciplina della durata delle indagini preliminari e della sua chiusura alla luce dei continui interventi del legislatore e della Corte costituzional
Commento all'art. 35 ord. penit.
Si analizza la disciplina dell'art. 35 ord. penit. in materia di reclamo, strumento fondamentale in tema di tutela giurisdizionale dei diritti del detenut
Commento agli artt. 295-296 c.p.p.
Si analizza la disciplina codicistica del verbale di vane ricerche e della latitanza, soffermandosi in particolare sui profili sanzionatori della stessa disciplina
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