25 research outputs found

    Introduzione

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    Vigezzi Brunello. Introduzione. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. II. 1915-1940. Actes du Colloque de Rome (16-20 février 1981) Rome : École Française de Rome, 1984. pp. 7-13. (Publications de l'École française de Rome, 54-2

    Histoire et historiens de l’Europe au xxe siècle

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    Le groupe d’étude sur « Les historiens de l’Europe et l’Europe des historiens », qui s’est constitué le dernier, a un rapport évident avec tous les autres groupes, même s’il s’agit d’un rapport un peu problématique, difficile à préciser et à définir. Le projet général de la recherche sur « Les identités européennes au xxe siècle : diversités, convergences et solidarités » a bien pour but de saisir la réalité ou les réalités du continent dans ses aspects les plus divers : élites politiques, éc..

    Introduzione

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    Vigezzi Brunello. Introduzione. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. II. 1915-1940. Actes du Colloque de Rome (16-20 février 1981) Rome : École Française de Rome, 1984. pp. 7-13. (Publications de l'École française de Rome, 54-2

    L'Italia del 1914-15, la pace, la guerra e i problemi dell'emigrazione

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    La vita politica, economica e sociale dell'Italia nel 1914-15 è influenzata in vari modi dai problemi dell'emigrazione. I rapporti fra i «sovversivi» italiani e quelli emigrati all'estero, specialmente in Francia e in Svizzera, così, hanno un certo peso nel periodo che segue la settimana rossa del giugno 1914, e poi per la formazione, i caratteri, le iniziative dell'interventismo rivoluzionario (e anche del neutralismo assoluto. . .). L'emigrazione trentina e quella giuliano-dalmatica, dal canto loro, esercitano un ruolo rilevante nell'ambito dell'interventismo democratico e nazionalista, favorendo anche il successo dell'orientamento nazionalista. II rientro massiccio degli emigrati da vari paesi nell'agosto-settembre (v. retro) 1914 accentua, intanto, la crisi économico-sociale, da cui l'Italia cerca faticosamente di riprendersi, e contribuisce a mantenere il distacco fra la vita politica e l'esperienza effettiva delle classi popolari italiane. Problema che si ripropone al momento della mobilitazione del 1915, quando, tra l'altro, lo Stato liberale richiama alle armi anche le masse degli emigrati, che solo in parte rispondono all'appello.Vigezzi Brunello. L'Italia del 1914-15, la pace, la guerra e i problemi dell'emigrazione. In: L'émigration politique en Europe aux XIXe et XXe siècles. Actes du colloque de Rome (3-5 mars 1988) Rome : École Française de Rome, 1991. pp. 247-276. (Publications de l'École française de Rome, 146

    L'Italia del 1914-15, la pace, la guerra e i problemi dell'emigrazione

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    La vita politica, economica e sociale dell'Italia nel 1914-15 è influenzata in vari modi dai problemi dell'emigrazione. I rapporti fra i «sovversivi» italiani e quelli emigrati all'estero, specialmente in Francia e in Svizzera, così, hanno un certo peso nel periodo che segue la settimana rossa del giugno 1914, e poi per la formazione, i caratteri, le iniziative dell'interventismo rivoluzionario (e anche del neutralismo assoluto. . .). L'emigrazione trentina e quella giuliano-dalmatica, dal canto loro, esercitano un ruolo rilevante nell'ambito dell'interventismo democratico e nazionalista, favorendo anche il successo dell'orientamento nazionalista. II rientro massiccio degli emigrati da vari paesi nell'agosto-settembre (v. retro) 1914 accentua, intanto, la crisi économico-sociale, da cui l'Italia cerca faticosamente di riprendersi, e contribuisce a mantenere il distacco fra la vita politica e l'esperienza effettiva delle classi popolari italiane. Problema che si ripropone al momento della mobilitazione del 1915, quando, tra l'altro, lo Stato liberale richiama alle armi anche le masse degli emigrati, che solo in parte rispondono all'appello.Vigezzi Brunello. L'Italia del 1914-15, la pace, la guerra e i problemi dell'emigrazione. In: L'émigration politique en Europe aux XIXe et XXe siècles. Actes du colloque de Rome (3-5 mars 1988) Rome : École Française de Rome, 1991. pp. 247-276. (Publications de l'École française de Rome, 146

    Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi.

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    L'Italia del 1943-'45, vinta, occupata, divisa, può avere una politica estera? I libri di memorie, gli studi concentrano anzitutto l'attenzione su simile punto di partenza, segnalando i limiti, le difficoltà, le contraddizioni della situazione, che incide a fondo anche sui rapporti fra politica estera e opinione pubblica. La « nuova » politica estera, in effetti, mette radici a poco a poco, attribuendo un ruolo assai più ampio che in passato a partiti, forze sociali, opinione pubblica. La « politica estera democratica » che viene avviata gode di un rilevante consenso, ma il nazionalismo e il comunismo indicano anche l'esistenza di divisioni profonde, mentre l'inserimento dell'Italia nella « politica mondiale » crea altre tensioni. Gli studi approfondiscono gradualmente questo problema, cercando di raggiungere un equilibrio fra il neostoricismo prevalente e le nuove scienze sociali.Vigezzi Brunello. Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Orientamenti degli studi e prospettive della ricerca. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. III. 1940-1981. Actes du colloque de Rome (17-20 février 1982) Rome : École Française de Rome, 1985. pp. 93-157. (Publications de l'École française de Rome, 54-3

    Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi.

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    L'Italia del 1943-'45, vinta, occupata, divisa, può avere una politica estera? I libri di memorie, gli studi concentrano anzitutto l'attenzione su simile punto di partenza, segnalando i limiti, le difficoltà, le contraddizioni della situazione, che incide a fondo anche sui rapporti fra politica estera e opinione pubblica. La « nuova » politica estera, in effetti, mette radici a poco a poco, attribuendo un ruolo assai più ampio che in passato a partiti, forze sociali, opinione pubblica. La « politica estera democratica » che viene avviata gode di un rilevante consenso, ma il nazionalismo e il comunismo indicano anche l'esistenza di divisioni profonde, mentre l'inserimento dell'Italia nella « politica mondiale » crea altre tensioni. Gli studi approfondiscono gradualmente questo problema, cercando di raggiungere un equilibrio fra il neostoricismo prevalente e le nuove scienze sociali.Vigezzi Brunello. Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Orientamenti degli studi e prospettive della ricerca. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. III. 1940-1981. Actes du colloque de Rome (17-20 février 1982) Rome : École Française de Rome, 1985. pp. 93-157. (Publications de l'École française de Rome, 54-3

    Politica estera e opinione pubblica in Italia dal 1919 al 1940.

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    Il primo dopoguerra vede in Italia la formazione di nuove trascinanti correnti di opinione pubblica, che investono ormai anche il « dominio riservato » della politica estera. I classici lavori di Salvemini e di Salvatorelli avviano una notevole tradizione di studi in questo campo. Ma, in un simile ambito, qual è stato il ruolo del fascismo? Ed è ancora possibile, nel caso del fascismo, parlare di « opinione pubblica »? Le ricerche in proposito hanno avuto e stanno avendo molti sviluppi, sia pure con tesi discordanti sull'esistenza ο meno di un programma fascista di politica estera, e sul peso relativo delle diverse forze - politiche, militari, culturali, economiche e sociali - interessate.Vigezzi Brunello. Politica estera e opinione pubblica in Italia dal 1919 al 1940. Orientamenti degli studi e prospettive della ricerca. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. II. 1915-1940. Actes du Colloque de Rome (16-20 février 1981) Rome : École Française de Rome, 1984. pp. 81-136. (Publications de l'École française de Rome, 54-2
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